Libri di Marco Ercolani
L'età della ferita. Intorno ai «Diari» di Kafka
di Marco Ercolani
editore: Medusa Edizioni
pagine: 110
Questo libro nasce da un'esperienza onirica
Preferisco sparire. Dialoghi con Robert Walser (1954-1956)
di Marco Ercolani
editore: Robin
pagine: 144
In "Passeggiate con Robert Walser" il critico Carl Seelig descrive vent'anni di incontri e di colloqui con il grande scrittore di Biel. In "Preferisco sparire" il vecchio scrittore, degente dell'ospedale psichiatrico di Herisau, conversa con lo psichiatra ventottenne Karl Weiss, allora tirocinante di quell'istituto. La conversazione è, in realtà, un lungo monologo, che Ercolani immagina svolgersi fra il giugno del 1954 e il dicembre del 1956, e rispecchia il pensiero dell'ultimo Walser sul segreto della scrittura. Il titolo del libro deriva da una frase che lo scrittore ripete, come ossessivo refrain, nei momenti di estrema malinconia.
Il diritto di essere opachi
di Marco Ercolani
editore: La vita felice
pagine: 88
"La capacità di empatia con il vissuto e di adesione alla tensione intrinseca al linguaggio che è propria di questo autore ci accompagna anche in questo libro di poesia: viaggio sapienziale ed esistenziale, un cammino poetico nel buio degli anni, per cercare là dove l'oscurità è più fitta e tentare di intravedere un bagliore di luce, una direzione di senso ancora possibile. Questa poesia di Ercolani ci offire una scrittura che è insieme visionaria e concreta, simbolica e carnale, per cui seguiamo l'autore in quello che appare un viaggio che è sogno-incubo, ma a tratti anche viaggio reale, dove il mondo è colto per frammenti, in dettagli minimi o solo in un'eco. Ne II diritto di essere opachi la poesia, infatti, si fa ricerca per terre e mari di senso e parola, disegnando immagini e offrendoci riflessioni di tono aforismatico, conducendoci via via alla scoperta che "la terra è vuota"." (dalla prefazione di Gabriella Fantato)
Sento le voci. Discorsi di «matti»
editore: La vita felice
pagine: 168
"Sento le voci", seguito ideale di "Anime strane è scritto" "in forma di monologhi" per ridurre al minimo la finzione narrativa. Tutte le storie sono trascrizioni dirette di discorsi di "matti" ascoltati e annotati dal dicembre 2006 al febbraio 2008 nel corso di un anno durante la mia attività psichiatrica, scritti e rivisti con Lucetta Frisa. Protagoniste sono le voci dei "matti" che riferiscono delle loro "voci" durante i colloqui con uno psichiatra che non prende la parola per curare il sintomo ma le annota nel suo diario. Monologhi e racconti tornano nel libro come schegge di un discorso che non potrà mai concludersi, perché interminabile. (Postfazione di Massimo Barbaro)
Vertigine e misura - Appunti sulla poesia contemporanea
di Marco Ercolani
editore: La vita felice
pagine: 208
Quest'opera è "un luogo" in cui la parola e il silenzio sono affiancati, i pensieri e le intuizioni vibrano in un'interrogazione appassionata e così, pagina dopo pagina, "spazi segreti" si mescolano a "luoghi conosciuti"...