Libri di Mari Michele
Leggenda privata
di Michele Mari
editore: Einaudi
pagine: 166
L'Accademia dei Ciechi ha deliberato: Michele Mari deve scrivere la sua autobiografia
Tutto il ferro della torre Eiffel
di Michele Mari
editore: Einaudi
pagine: 304
Walter Benjamin, Céline, ma anche lo storico Marc Bloch, il filologo Erich Auerbach, l'editore Donoël, gli industriali Citroën
Dalla cripta
di Michele Mari
editore: Einaudi
pagine: 141
Nel libro ci sono sonetti amorosi, omaggi alla tradizione poetica italiana (Dante, Foscolo, Leopardi), poesie oscene secondo i
Filologia dell'anfibio. Diario militare
di Michele Mari
editore: Einaudi
pagine: 296
Come affrontare quell'esperienza, infima più che infernale, che è stato il C
La stiva e l'abisso
di Michele Mari
editore: Einaudi
pagine: 267
La bonaccia fiacca i venti e un galeone spagnolo, immobile in mezzo all'oceano, diventa il palcoscenico di un dissonante conce
Leggenda privata
di Michele Mari
editore: Einaudi
pagine: 171
L'Accademia dei Ciechi ha deliberato: Michele Mari deve scrivere la sua autobiografia
I demoni e la pasta sfoglia
di Michele Mari
editore: Il Saggiatore
pagine: 754
La letteratura è ossessione
Roderick Duddle
di Michele Mari
editore: Einaudi
pagine: 485
Figlio di una prostituta, Roderick cresce tra furfanti e ubriaconi all'Oca Rossa, fumosa locanda con annesso bordello. Quando la madre muore, il proprietario pensa bene di cacciarlo: quello che entrambi ignorano è che nel destino di Roderick è nascosta un'immensa fortuna, e quel medaglione che porta al collo ne è la prova. Il ragazzino si ritrova alle calcagna una folla di balordi, mentecatti, loschi uomini di legge e amministratori, assassini, suore non proprio convenzionali - ognuno deciso a impadronirsi in un modo o nell'altro di una parte del bottino. E così Roderick fugge, per terra e per mare, in un crescendo di imprevisti, omicidi, equivoci e false piste. "Roderick Duddle" è insieme summa e reinvenzione del percorso letterario di Michele Mari: guardando a Dickens e Stevenson, mai cosi amati, disegna una parabola sulla cupidigia e sulla stupidità dell'uomo, ma anche sulla sua capacità di stupirsi di fronte al meraviglioso.
Io venía pien d'angoscia a rimirarti
di Michele Mari
editore: Einaudi
pagine: 150
Recanati, 1813. In un austero palazzo nobiliare, il giovane Orazio Carlo tiene un diario nel quale riporta le parole e le azioni del fratello maggiore, Tardegardo Giacomo. Ad attirare l'attenzione del ragazzo è il comportamento misterioso di Tardegardo, che si diletta di poesia e ha tranquille abitudini da erudito, ma è anche roso da una sconvolgente irrequietezza. Nel frattempo, in paese, alcuni episodi cruenti turbano la serenità degli abitanti. Si alternano così la rivisitazione della vita e delle opere di un giovane poeta e gli elementi di un romanzo nero, come delitti efferati, coincidenze lunari e antiche vicende di sangue. Riprendendo i modi della prosa italiana dell'Ottocento, il romanzo è l'esecuzione musicale di un apocrifo leopardiano, ed è al contempo un'originale variazione sul tema del doppio.
Sogni
editore: Humboldt
pagine: 154
È un incontro felice, quasi spontaneo, quello tra un grande artista, Gianfranco Baruchello, e uno dei nostri scrittori più imp
Rosso Floyd
di Michele Mari
editore: Einaudi
"Mio padre si chiamava Eric Fletcher Waters. Morì ad Anzio il 18 febbraio 1944. Io sono nato 165 giorni prima della sua morte. La gente mi conosce come Roger Waters, voce, bassista e autore della maggior parte dei testi dei Pink Floyd". Inizia così una delle confessioni dell'immaginaria "istruttoria" che fa da spina dorsale a questo libro. Un romanzo che ricostruisce la parabola artistica dei Pink Floyd facendo coincidere i dati biografici con quelli fantastici, dando forma a un impasto unico modellato intorno a una delle band più celebrate del ventesimo secolo. A sovraintendere a questa febbrile requisitoria sono "i siamesi": due cervelli per un solo corpo, un legame conflittuale come quello che unì Roger Waters e David Gilmour. Ma qual è stato l'originario "evento scarlatto" che ha fatto dei Pink Floyd la leggenda che sono diventati? Sappiamo che Syd "Diamante Pazzo" Barrett - dopo appena due dischi e un'esperienza psichedelica dalla quale non si riprenderà mai più viene allontanato dai suoi stessi compagni. È allora che decide di rinchiudersi nello scantinato della casa di famiglia a Cambridge, in compagnia delle sue amate chitarre e di tutta la musica che ha in testa. La stessa musica che, grazie ai concerti tenuti dal gruppo, continua a fare il giro del mondo: come se il talento visionario di Barrett avesse continuato a influenzare sotterraneamente ogni canzone composta dagli altri Pink Floyd dopo il suo esilio.
Roderick Duddle
di Michele Mari
editore: Einaudi
pagine: 485
Figlio di una prostituta, Roderick cresce tra furfanti e ubriaconi all'Oca Rossa, fumosa locanda con annesso bordello. Quando la madre muore, il proprietario pensa bene di cacciarlo: quello che entrambi ignorano è che nel destino di Roderick è nascosta un'immensa fortuna, e quel medaglione che porta al collo ne è la prova. Il ragazzino si ritrova alle calcagna una folla di balordi, mentecatti, loschi uomini di legge e amministratori, assassini, suore non proprio convenzionali - ognuno deciso a impadronirsi in un modo o nell'altro di una parte del bottino. E così Roderick fugge, per terra e per mare, in un crescendo di imprevisti, omicidi, equivoci e false piste. "Roderick Duddle" è insieme summa e reinvenzione del percorso letterario di Michele Mari: guardando a Dickens e Stevenson, mai cosi amati, disegna una parabola sulla cupidigia e sulla stupidità dell'uomo, ma anche sulla sua capacità di stupirsi di fronte al meraviglioso.