Libri di Marina Cvetaeva
Accampamento dei cigni. Separazione. Versione ritmica con testo russo accentato a fronte
di Marina Cvetaeva
editore: La Vita Felice
pagine: 196
"Accampamento dei cigni" è una raccolta poetica realizzata da Marina Cvetàeva tra il 1917 e il 1920 e pubblicata per la prima
Taccuini 1919-1921
di Marina Cvetaeva
editore: Voland
pagine: 428
Nella Mosca postrivoluzionaria stretta dalla morsa della fame e della guerra civile, Marina Cvetaeva affida alle pagine dei ta
La principessa guerriera. Con testo russo a fronte
di Marina Cvetaeva
editore: Sandro Teti Editore
pagine: 283
A cento anni dalla composizione del poema, la prima traduzione in lingua italiana
Indizi terrestri. Diario moscovita (1917-19)
di Marina Cvetaeva
editore: Guanda
pagine: 200
Questo libro racconta un periodo drammatico della vita della Cvetaeva e della vita russa: il 1917-1918. Nell'ottobre 1917 Marina decide di partire per Mosca; qui trova il marito, col quale riparte quasi subito per la Crimea. Poi rientra a Mosca, dove pensa di prendere la figlia, per riportarla al sud. Ma la guerra divide il paese; Marina resta a Mosca, a fronteggiare problemi di sopravvivenza. La rivoluzione, il disordine, la guerra, la fame, gli affetti troncati, il disagio fisico e la sofferenza degli altri: c'è tutto questo nella testimonianza eccezionale della Cvetaeva, ma c'è anche il diario interiore, l'itinerario personale e emotivo.
A Rainer Maria Rilke nelle sue mani
di Marina Cvetaeva
editore: Passigli
pagine: 144
Questo volume raccoglie tutte le opere di Marina Cvetaeva legate a Rainer Maria Rilke, il poeta prediletto su tutti, che Marina non potè mai incontrare ma che entrò nella sua vita con la potenza di un turbine. Oltre infatti al rapporto epistolare fra i due - e anzi fra i tre, perché è a un altro grande poeta, Boris Pasternak, che si deve la loro amicizia - quell'incontro letterario fece sì che Rilke dedicasse alla Cvetaeva la grande elegia dell'8 giugno 1926, e che Marina, ben oltre la scomparsa del grande poeta praghese avvenuta il 29 dicembre 1926 nel sanatorio svizzero di Val Mont, continuasse a rivolgersi a lui in una serie di opere che sono fra le più intense e importanti nella sua produzione, sia in versi che in prosa. Non opere 'dedicate' a Rilke, ma, come scrive la stessa Cvetaeva, veri e propri "colloqui con Rilke", e ancora di più: "la presonanza e la risonanza - in me della sua morte". Così, da questo punto di vista, i grandi poemi "Tentativo di stanza", "Lettera per l'anno nuovo" e "Poema dell'aria", si illuminano di una luce ulteriore e forse più netta; e con le meno note ma bellissime prose di La tua morte e di "Alcune lettere di Rainer Maria Rilke" vanno a costituire un originale insieme di straordinaria forza espressiva.