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Libri di Mario Fortunato

Il giardino di Bloomsbury

di Mario Fortunato

editore: Bompiani

pagine: 224

Virginia, Nessa, Leonard, Duncan, Quentin
20,00

Sud

di Mario Fortunato

editore: Bompiani

pagine: 304

Le famiglie felici non sono interessanti; quelle complicate sì
14,00

Vita immaginaria di un alloro

di Mario Fortunato

editore: Aboca Edizioni

pagine: 192

Chi scrive romanzi può considerarsi responsabile - materialmente responsabile - delle reazioni che essi possono provocare nel
16,00

Atlante delle città incognite

di Mario Fortunato

editore: Bompiani

pagine: 216

Un uomo sulla sessantina che detesta il suo nome - e ha accettato di malavoglia una reunion a Londra tra vecchi compagni - si
29,00

Autobiografia della gaffe

di Mario Fortunato

editore: Neri Pozza

pagine: 160

«A vent'anni si è così poco sé stessi da non poter essere altro
14,50

Quelli che ami non muoiono

di Mario Fortunato

editore: Bompiani

pagine: 416

Italo Calvino, Alberto Arbasino, Antonio Tabucchi, Daniele Del Giudice, Alice Munro e un imprevedibile scherzo ai danni del pi
15,00

Sud

di Mario Fortunato

editore: Bompiani

pagine: 304

Le famiglie felici non sono interessanti; quelle complicate sì
18,00

Tutti i nostri errori. Trent'anni di racconti in un romanzo controvoglia

di Mario Fortunato

editore: Bompiani

pagine: 320

Tutti i nostri errori raccoglie venti racconti che Mario Fortunato ha scritto e riscritto nel corso degli ultimi trent'anni
17,00

L'Italia degli altri

di Mario Fortunato

editore: Neri Pozza

pagine: 160

"In "Etichette", apparso per la prima volta nel 1930, Evelyn Waugh delinea, tra il serio e il faceto, una sorta di casistica d
15,00

Certi pomeriggi non passano mai

di Mario Fortunato

editore: Nottetempo

pagine: 47

"Scritta da chi è puntuale fino alla mania, che cosa vuol dire questa frase: "Passerò nel primo pomeriggio"? Qual è il primo pomeriggio, quando comincia, quando finisce?" Un uomo aspetta in casa la persona che ama, ma questa non arriva. Eppure si tratta di una persona puntuale, precisa. I minuti passano, passano le ore. Nell'attesa si disegnano le linee di una passione travolgente e inconsueta. Ma intanto nessuno si fa vivo. Che cosa è accaduto? Se Roland Barthes, nei suoi Frammenti di un discorso amoroso, ha fissato nella figura dell'attesa la fatale identità dell'innamorato, in "Certi pomeriggi non passano mai" Mario Fortunato ne restituisce il racconto vivo e vissuto - quel miscuglio di azioni, pensieri e parole che fa di ogni amante l'essere piú irragionevole ma anche piú lucido, che sia dato conoscere.
3,00

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