Libri di Mario Lancisi
David Maria Turoldo. Vita di un poeta ribelle
di Mario Lancisi
editore: TS - Terra Santa
pagine: 368
Scomodo, moderno, di sinistra: queste alcune delle etichette affibbiate a padre David Maria Turoldo
Don Milani. Vita di un profeta disobbediente. A cento anni dalla nascita
di Mario Lancisi
editore: TS - Terra Santa
pagine: 64
«Mi ero imbattuto in don Milani per una bocciatura
I folli di Dio. La Pira, Milani, Balducci e gli anni dell'Isolotto
di Mario Lancisi
editore: San Paolo Edizioni
pagine: 224
Chi sono i Folli di Dio? Nella spiritualità russa, sono i portatori di una sapienza che vive nella stoltezza
Processo all'obbedienza. La vera storia di don Milani
di Mario Lancisi
editore: Laterza
pagine: 167
Il 15 febbraio del 1966 si concluse a Roma un processo destinato a segnare la storia politica e culturale del nostro paese. In quel giorno, infatti, don Lorenzo Milani venne processato per il reato di apologia e incitamento alla diserzione e alla disobbedienza civile. La colpa del priore di Barbiana era quella di aver scritto la "Lettera ai cappellani militari" in cui aveva difeso l'obiezione di coscienza al servizio militare e il dovere della disobbedienza a ordini sbagliati. Nel pieno della guerra fredda, questa provocazione doveva essere punita in modo esemplare. Don Lorenzo, già gravemente malato, si difese con una "Lettera ai giudici" poi pubblicata in "L'obbedienza non è più una virtù", uno dei testi antesignani del '68 italiano. Assolto in primo grado, il priore di Barbiana fu condannato nel processo di appello, tenutosi nell'ottobre del 1967, ma la pena fu estinta per la morte del 'reo' avvenuta il 26 giugno dello stesso anno. Seguendo il filo della vicenda processuale, il libro ricostruisce il clima di quegli anni cruciali, i dibattiti e le polemiche intorno al Concilio Vaticano II, il ruolo e il peso di personalità straordinarie come il teologo del dissenso Ernesto Balducci, il 'sindaco-santo' Giorgio La Pira e il cardinale di Firenze Ermenegildo Florit. E soprattutto ricorda a tutti noi la grande lezione di don Milani: non esiste obbedienza vera, profonda, non formale, senza disobbedienza come processo critico di assunzione di responsabilità.
Nient'altro che la verità. La mia vita per la giustizia, fra misteri, calunnie e impunità
editore: Piemme
pagine: 264
A Palermo abitava in un bunker
Gino Strada. Dalla parte delle vittime
di Mario Lancisi
editore: Piemme
pagine: 223
«Questo libro non è una biografia di Strada. Si sa, i viventi non amano molto i libri su di loro. Forse per scaramanzia. Forse perché vogliono essere loro a scegliere il biografo. Forse per altre ragioni che mi sfuggono. Di questo libro porto per intero la responsabilità. La vita di Strada non è pertanto raccontata se non per quei cenni biografici ritenuti necessari a inquadrare la tesi che il libro si propone di sostenere. Il centro dell'interesse del libro sono le vittime di guerra e il no all'uso della forza armata senza "se" e senza "ma". Strada ed Emergency sono i testimoni di un percorso che il libro propone sulla scia della parabola del buon Samaritano. Non è un libro che si colloca al di sopra delle parti e neppure per intero da una sola parte. Ma al di sotto delle parti, là dove si annidano le comuni radici di un'umanità solidale con le vittime e con chi si preoccupa di curarle e rialzarle alla vita».
Fa' strada ai poveri senza farti strada. Don Milani, il Vangelo e la povertà del mondo d'oggi
editore: Emi
pagine: 64
A 80 anni dalla nascita di don Lorenzo Milani, l'EMI ripropone il suo messaggio attraverso i contributi di due autori che ne colgono la bruciante attualità. Mario Lancisi richiama il valore che ha costituito per il "maestro di Barbiana" l'opzione di farsi povero citando una sua frase in punto di morte: "Ragazzi, mi sono salvato, ho passato la cruna dell'ago". La ricerca del regno di Dio nello sforzo di liberazione dei poveri ha "salvato" e liberato quest'uomo-prete. Alex Zanotelli, figura emblematica della missione nel contesto italiano, inserisce la memoria di don Milani nella situazione attuale, caratterizzata dalla globalizzazione economica che uccide milioni di persone a causa dei meccanismi di ingiustizia e di violenza su cui si fonda.