Libri di Massimo Acanfora
Il cammino che unisce. A piedi tra i borghi e i boschi dell'Alta Valle Cervo
editore: Altreconomia
pagine: 128
L'Alta Valle Cervo è chiamata anche la "Bürsch", ovvero in dialetto walser patria, casa
La guida del viaggiatore contadino. 50 itinerari verdi, 200 ospitalità bio e cucine dell'orto
editore: Altreconomia
pagine: 288
50 itinerari per chi si sente "viaggiatore contadino" e vuole scoprire la bellezza, i saperi e i sapori del mondo rurale
Milano siamo noi. Fuori dai luoghi comuni. Pensare una città autentica e democratica. 20 voci civili
editore: Altreconomia
pagine: 128
La ami oppure la odi
Il ritorno delle cose. La rivincita degli oggetti nell'era del digitale. Carta, vinile, pellicola e altri piaceri analogici
editore: Altreconomia
pagine: 108
Questo libro racconta la "rivincita delle cose": il piacere di tenere in mano un libro, il graffio della puntina sull'Lp, il l
E ora si Ikrea. 25 progetti per far da sé mobili con oggetti usati
di Massimo Acanfora
editore: Ponte alle Grazie
pagine: 128
L'abilità del fare, del costruirsi le cose è antica come il mondo, quindi attuale e imprescindibile, ma pare essere stata un p
Un'altra birra! 265 birrifici artigianali in Italia: luoghi, storie e persone in un mondo in fermento
di Massimo Acanfora
editore: Altreconomia
pagine: 142
Italia, terra di santi, navigatori e birrai. Un fenomeno che ormai conta quasi 300 birrifici artigianali, tra piccoli produttori e brewpub. Un mondo in fermento che coltiva l'attenzione alla qualità e alle materie prime, i legami con il territorio, l'autarchia - ove possibile - e la sostenibilità delle produzioni, il lavoro sociale. Questo libro spilla 265 indirizzi con dati aggiornatissimi e centinaia di etichette - tra cui birre d'eccellenza a livello mondiale prodotte dai microbirrifici italiani. Ma soprattutto racconta 50 storie d'amore, dalla prima "cotta" (che non si scorda mai) all'ultimo fusto prodotto: permette infatti al lettore di incontrare i mastri birrai, persone che di regola antepongono l'autenticità del proprio prodotto al profitto, le relazioni e la cooperazione alla competizione. Storie di artigiani coraggiosi che ravvivano la passione per un prodotto che l'industria ha reso uniforme. Un libro che scopre, attraverso la birra, luoghi bellissimi fuori dalle solite rotte. Con la partecipazione straordinaria di Lorenzo Dabove, in arte Kuaska, grande esperto e fautore del movimento birrario.
Pappamondo 2006. Guida ai ristoranti stranieri e ai negozi di alimentari etnici di Milano
di Massimo Acanfora
editore: Terre di mezzo
pagine: 180
"Pappamondo" è la chiave che dischiude il sesamo della cucina etnica a Milano: 365 ristoranti, 25 aperti di fresco e, come tutti gli anni, il puntuale aggiornamento di tutte le altre insegne. Un vademecum indispensabile per chi vuole sperimentare il fascino di un riad marocchino o l'allegria di una bodeguita caraibica, usare le mani per uno zighinì o le bacchette per il sushi. Incontenibile per l'edizione 2006 il boom del finger food: decine di nuove rosticcerie dove prendere al volo un kebab turco o un samosa indiano. Sempre più vasto anche il capitolo dedicato ai negozi di alimentari esotici. Inoltre, centinaia di indirizzi affidabili e un prezioso vocabolario dei cibi e dei piatti etnici.
Facciamoci le feste. Manuale dell'ecofesta fai da te. Natale, matrimonio, compleanno e altre ricorrenze
di Massimo Acanfora
editore: Ponte alle Grazie
pagine: 143
Tutti vogliamo (e dobbiamo) risparmiare e allo stesso tempo stare insieme con gioia nelle ricorrenze, esprimere il nostro affetto attraverso i regali - piccoli o grandi - e creare un'atmosfera festosa attraverso le decorazioni e i simboli delle diverse feste. Le feste sono importanti in quanto eventi simbolici del nostro percorso personale (compleanni, matrimoni, battesimi, ecc) o sociale (Natale, Pasqua, Halloween) e non dobbiamo farne a meno. Possiamo però festeggiare in modo più sobrio, meno dispendioso. Attraverso il riciclo e la creatività, possiamo mettere in scena tutti i riti tradizionali non solo spendendo meno ma anche dando un tocco personale a feste e occasioni ormai stereotipate, sottolineando la dimensione non formale degli eventi perché smettano di essere vuote celebrazioni del consumismo ma occasioni di reale partecipazione e condivisione.