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Libri di Matilde Serao

Il ventre di Napoli

di Matilde Serao

editore: Mondadori

pagine: 396

«Bisogna sventrare Napoli!» Così Agostino Depretis, presidente del Consiglio, reagì alla vista dei quartieri fatiscenti della
14,00

Contro il telefono

di Matilde Serao

editore: Henry Beyle

12,50

La conquista di Roma

di Matilde Serao

editore: Elliot

pagine: 253

Francesco Sangiorgio, giovane politico della Basilicata pieno di fantasia e di orgoglio tutto meridionale, arriva a Roma in veste di deputato nel periodo post-unitario. Un collega, dinanzi al mirabile panorama della Città Eterna, mentre si commemora il combattimento del Vascello, lo avverte che "Roma non si dà a nessuno... la sua forza, la sua potenza, la sua attitudine è una virtù quasi divina: l'indifferenza". Ma lui, ottimista, gli risponde che saprà conquistarla. I suoi primi discorsi pubblici ottengono un discreto successo. Quando un ministro è costretto alle dimissioni, chi lo sostituisce, don Silvio Vargas, lo prende sotto la sua ala protettrice. Sangiorgio si ritrova a trascorrere lunghi momenti con don Silvio e con la giovane, bella, algida moglie di lui. E s'innamora... Romanzo più polemico che artistico, scritto quando già il contatto col naturalismo francese, specialmente con quello zollano, cominciava a turbare l'ingenuo realismo napoletano e sentimentale della scrittrice, "La conquista di Roma" racconta le conseguenze della mediocrità spirituale, della fatuità degli affetti, delle mezze virtù, e restituisce, forte dell'istinto alla decrittazione e del senso dell'ambiente della Serao, il vigore realistico della vita sociale e politica romana.
16,50

Saper vivere. Norme di buona creanza

di Matilde Serao

editore: Passigli

pagine: 256

8,26

La virtù di Checchina

di Matilde Serao

editore: Manni

pagine: 128

9,30

Il ventre di Napoli

di Matilde Serao

editore: Avagliano

pagine: 192

"Il ventre di Napoli" discende in linea diretta dall'immersione di Hugo nel brulichio dei "Miserabili", dai labirinti indagati da Sue nei "Misteri di Parigi", dall'esasperato realismo del "Ventre di Parigi" di Zola, ma nello stesso tempo proviene dalla più bruciante delle realtà, dall'acquaforte goyesca di Napoli che nessuno prima della Serao aveva forse guardato con tanta intensità, di cui nessuno era riuscito a restituire la stracciona grandezza. Qui l'inchiesta giornalistica, effettuata all'indomani del colera del 1884, diventa un'esplorazione antropologica in "terrae incognitae" che getta sinistri fasci di luce sullo stato di miseria e di abbandono in cui ristagnano i quartieri della città destinati allo sventramento urbanistico.
13,00

La virtù di Checchina

di Matilde Serao

editore: Armando editore

pagine: 96

8,00

L'anima semplice. Suor Giovanna della Croce

di Matilde Serao

editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli

pagine: 257

È il 1901, l'inizio del secolo delle speranze e delle tragedie, quando Matilde Serao inizia a pubblicare sulle pagine di un qu
8,60

Il paese di Cuccagna

di Matilde Serao

editore: Avagliano

pagine: 555

"Tra cent'anni, quando non si sapesse più nulla di Napoli, questo libro basterebbe a resuscitarla"; così scrisse Pietro Pancrazi, grande critico letterario. Questo romanzo, che ruota intorno all'ossessione dei napoletani per il gioco del lotto, è la più colorita enciclopedia della vita popolare, borghese e aristocratica della Napoli tra Otto e Novecento. Con uno sguardo da grande giornalista di cronaca, Matilde Serao costruisce una galleria di ritratti vivacissimi, con uno sconfinato talento per i dettagli che non scade mai nel pittoresco e nel colore locale. E poi le indimenticabili scene di massa: l'estrazione del lotto, il fastoso battesimo borghese, il carnevale, il miracolo di san Gennaro, l'estate napoletana.
18,00

Leggende napoletane. Ediz. italiana e inglese

di Matilde Serao

editore: Guida

pagine: 200

La presenza fisica del Vesuvio, delle isole di Nisida e Capri, di un piatto di pasta, di una porcellana rinomata, persino l'or
13,00

Fantasia

di Matilde Serao

editore: Otto/Novecento

pagine: 281

"Quando muore uno scrittore, vorrei che chi gli vuol bene lo commemorasse in silenzio rileggendo di lui il libro più caro, non solo per ravvivare la gratitudine e il rimpianto, ma anche per riconoscere alla prova questo primato dei poeti e degli artisti, anche di quelli più affannati e derelitti, sul resto degli uomini: che il meglio di loro rimane sempre vivo e respira. Per affetto a Matilde Serao, io mi rileggo sotto questa abetina "Fantasia", che ha quarantaquattr'anni. Davanti al frontespizio è una litografia col ritratto della scrittrice quando ancora ella aveva un mento solo e un collo fuor dalle spalle rotonde. [...] Se oggi uscisse un romanzo con questa rapida presentazione di dieci, di venti ragazze, chiuse in collegio, allineate sui banchi della classe o della cappella, definite al primo tocco, Caterina, Artemisia, Ginevra, Carolina, e Giovanna che senza leggere, gli occhi socchiusi, mordicchia una rosa, e la pallida Lucia dai lenti capelli, dalle labbra troppo rosse, che si regge la fronte con la mano e guarda il professore attraverso le dita, sarebbero gridi di meraviglia: sia detto senza offesa pei viventi." (dall'introduzione di Riccardo Reim)
18,00

Ricordi di Natale

editore: Graphe.it

pagine: 69

«Il ricordo è un modo di incontrarsi» affermava Gibran e questa frase è molto più vera a Natale, quando i momenti delle feste passate tornano a galla e riempiono il cuore. I testi di questo quarto libretto della collana Natale ieri e oggi vogliono proprio ricordare (cioè ridare al cuore) il senso della festa.Con Matilde Serao compiamo un viaggio dove tutto è iniziato: con il suo piglio giornalistico, infatti, Serao descrive Betlemme, la grotta del presepe e il villaggio di Ain Kerem. Le rimembranze di un suo viaggio in Palestina diventano per noi testimonianza di un Natale che non c'è più.Ne L'orango Giulio Laurenti ci guida in un viaggio più intimo in cui nel presepe, come tipica rappresentazione che allestiamo nelle nostre case, figura anche un orango, personaggio insolito, che rappresenta lo spartiacque tra l'infanzia e l'età adulta.I due racconti sono introdotti dalla poesia Febbre di Vittoria Aganoor Pompilj che, ancora una volta, si muove nel vasto orizzonte dei ricordi natalizi.
6,00

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