Libri di Matteo Schianchi
Disabilità e relazioni sociali. Temi e sfide per l'azione educativa
di Matteo Schianchi
editore: Carocci
pagine: 168
La disabilità è una relazione sociale: non è un dato o un'entità che si possa concepire e vivere al di fuori di qualsiasi altr
Il debito simbolico. Una storia sociale della disabilità in Italia tra Otto e Novecento
di Matteo Schianchi
editore: Carocci
pagine: 431
Proprio perché riguarda il corpo, la disabilità ci pone da sempre quesiti decisivi
Storia della disabilità. Dal castigo degli dèi alla crisi del welfare
di Matteo Schianchi
editore: Carocci
pagine: 255
Dal "mostro" del mondo greco-romano alla teratologia ottocentesca, dalle pedagogie speciali sviluppatesi a partire dal Seicento agli stermini della Germania nazista, la disabilità fa parte da sempre della storia del genere umano. Nel libro se ne ricostruisce l'articolato percorso storico fino a segnalare il rischio che la crisi dello Stato sociale ci riporti oggi a un "welfare caritatevole" noncurante dei diritti e si registra, al contempo, l'attuale protagonismo di persone e associazioni.
La terza nazione del mondo. I disabili tra pregiudizio e realtà
di Matteo Schianchi
editore: Feltrinelli
pagine: 171
Sono 650 milioni i disabili nel mondo, oltre il 10 per cento della popolazione globale. Tutti insieme popolerebbero la terza nazione del mondo dopo Cina e India. In Italia, sono circa 6 milioni, la seconda regione dopo la Lombardia. Sono le vittime di malattie congenite o acquisite, traumi psichici, incidenti sul lavoro e stradali, tumori. Proprio perché temuta, la disabilità è rifiutata, la sua vista disturba e inquieta. L'handicap è un trauma che sconvolge i corpi, le soggettività, le relazioni degli individui e del mondo circostante. L'handicap è lutto della perdita della "normalità", non una menomazione, ma una specifica condizione umana. Non esiste handicap senza sguardo sull'handicap. Questo sguardo è pieno di pregiudizi, pietismo provati dai "normali" sui disabili e dai disabili su se stessi: qui si creano e si alimentano il rifiuto e l'emarginazione. Lo stato sociale è ancora insufficiente, nella prevenzione e nelle risposte alle forme di handicap. Le politiche sono incentrate sull'assistenzialismo, ma hanno buchi strutturali che fanno dell'integrazione una chimera: barriere architettoniche, risorse insufficienti, leggi parzialmente applicate, nessuna dotazione di strumenti psicologici per affrontare il trauma. Questi deficit contribuiscono a sommergere le persone disabili nelle difficoltà quotidiane, nelle solitudini, nelle forme di povertà, in vite completamente sacrificate all'handicap.