Libri di Michel de Montaigne
Sulla crudeltà. Testo francese a fronte
di Michel de Montaigne
editore: La vita felice
pagine: 64
Mi sembra che la virtù sia cosa diversa, e più nobile, delle inclinazioni alla bontà che nascono in noi
Apologia di Raymond Sebond
di Michel de Montaigne
editore: Fazi
pagine: 256
Composta sotto la protezione di Margherita di Valois e considerata come il più filosofico tra i Saggi, l'Apologia di Raymond S
C'è sempre posto per chi segue strade diverse
di Michel De Montaigne
editore: Bompiani
pagine: 150
L'esperienza, che Montaigne aggiunge agli Essais pochi anni prima della sua morte, è un piccolo gioiello del genere letterario
Filosofia delle travi
di Michel de Montaigne
editore: Elliot
pagine: 64
Nel 1571 Montaigne si ritirò in una torre dell'antica casa di famiglia in Dordogna per poter studiare e meditare in solitudine
Viaggio in Italia. Passando per la Svizzera e la Germani. 1580-1581
di Michel de Montaigne
editore: La vita felice
pagine: 400
Il diario fu scritto quasi quotidianamente da Montaigne dal 5 settembre 1580 al 30 novembre 1581, nel corso del lungo viaggio
Costruisci te stesso
di Michel de Montaigne
editore: Fazi
pagine: 240
È un'impresa ardua e vana per un uomo dare di se stesso un'immagine univoca e definitiva
Scopri il mondo
di Michel de Montaigne
editore: Fazi
pagine: 166
Com'è possibile aprirsi al mondo senza perdere se stessi e, anzi, affermarsi in questa apertura? È questa la domanda che fa da
Sopravvivi all'amore
di Michel de Montaigne
editore: Fazi
pagine: 261
Leggere Montaigne è come vedersi riflessi in uno specchio attraverso le parole di un amico
L'etica dei piaceri. Antologia dai «Saggi»
di Michel de Montaigne
editore: Feltrinelli
pagine: 293
Quest'antologia dai "Saggi" raccoglie i pensieri di Michel de Montaigne sull'Altro da sé, la malattia, il corpo, i cannibali e
La fame di Venere
di Michel de Montaigne
editore: Fazi
pagine: 151
Leggere Montaigne è come ritrovare un amico. Un amico saggio e stravagante, con una vasta esperienza del mondo e una curiosità intellettuale sempre viva. La distanza che sembra separarci da lui scompare quando ci lasciamo conquistare dall'atmosfera di intimità che si respira fin dalle prime pagine dei suoi Saggi. "La fame di Venere" raccoglie alcuni tra i testi che scrisse per ultimi, già in là con gli anni. Disinvolto e disincantato, Montaigne guarda alla propria vita senza amarezza né sentimentalismi, e come sempre il tema di partenza va presto in frantumi, lasciando il posto a un caleidoscopio di riflessioni e aneddoti. Spregiudicato e moderno, Montaigne scarta da un pensiero all'altro, arrivando a toccare gli aspetti più quotidiani della nostra vita, ed è proprio muovendo da uno di questi - l'appetito sessuale, la fame di Venere - che ci offre una delle più interessanti testimonianze sul modo in cui la sessualità e il rapporto tra uomo e donna erano intesi nel Cinquecento. Parla dell'amore, del sesso e del matrimonio, ma non solo: si occupa di comportamenti assimilabili alla ninfomania e al priapismo, fornisce un piccolo manuale su come gestire i rapporti con le prostitute - il prezzo, dove incontrarsi, come trattarle e così via -, enuclea gli elementi indispensabili per un corteggiamento di successo e ci offre una pungente analisi della gelosia, che considera la peggior malattia del nostro spirito.
Dei cannibali. Alle origini del relativismo moderato
di Montaigne Michel de
editore: Mimesis
pagine: 48
Uno spettro si aggira per l'Europa: è il relativismo