Libri di N. Poo
Leadership. Sei lezioni di strategia globale
di Henry Kissinger
editore: Mondadori
pagine: 600
Tra coloro che meglio hanno incarnato l'arte del buon governo, Henry Kissinger, diplomatico e statista leggendario, annovera s
Robert Mapplethorpe. Fotografia a mano armata
di Jack Fritscher
editore: Johan & levi
pagine: 348
New York, autunno 1978. Giovedì sera, alle otto spaccate, Robert Mapplethorpe, elegante e sfrontato nella sua giacca di pelle nera, scende le scale e fa il suo ingresso nella sala principale del famigerato Mineshaft, il brulicante club sotterraneo per soli uomini tempio e ricettacolo di ogni forma di perversione. È il decennio famelico e scintillante dell'emancipazione gay: arte e sesso sono legati a doppio filo e il pronostico warholiano sui quindici minuti di celebrità è un imperativo esistenziale. Mapplethorpe, il fotografo scandaloso e provocatorio per eccellenza, brandisce la sua Hasselblad come fosse un revolver e mira dritto al lato oscuro di quegli anni, di cui è insieme testimone e protagonista: nudi statuari o corpi fasciati in latex e corde, scene leather e pratiche feticiste, fino agli autoritratti luciferini. Un "fuorilegge" venuto dall'Inferno, che ha preso d'assalto i dogmi della società americana ed è diventato, nonostante i tentativi di censura, uno tra gli artisti più acclamati del Ventesimo secolo dopo la sua morte per AIDS nel 1989. Questa di Jack Fritscher - amante e compagno di Mapplethorpe alla fine degli anni settanta e direttore della prima rivista che pubblicò le sue controverse immagini - non è una biografia in senso stretto: è il ritratto di un'epoca dal cuore selvaggio, raccontata nei suoi estremi e bizzarrie attraverso una scrittura sincopata, ironica, fatta di dialoghi fulminei e ritratti allucinati.
Lepanto 1571. La Lega santa contro l'impero ottomano
di Niccolò Capponi
editore: Il saggiatore
pagine: 358
Il 7 ottobre 1571 le acque del Golfo di Patrasso si tinsero di sangue: le galee di una fragile alleanza cattolica, capitanata
Isabella de' Medici
di Caroline P. Murphy
editore: Il saggiatore
pagine: 369
Affascinante, arguta ed esuberante, Isabella è la stella più luminosa della famiglia Medici
Madrid
di Elizabeth Nash
editore: Mondadori bruno
pagine: 246
Fondata per capriccio di un re su un altopiano arso dal sole, Madrid vanta una sua peculiare identità spagnola che la rende la più vibrante tra le capitali europee. Corte imperiale, immune da influenze esterne, è famosa per la siesta, il paseo e la frenetica vita notturna. Nonostante sia una città dove le decorazioni delle vetrine e il lunch sono più importanti del commercio e del denaro, lo stile esuberante di Madrid continua a fiorire nel mondo moderno. In piazze, parchi, strade e monumenti si scoprono aristocratici e artigiani, servitori e bohémien, che hanno creato una cultura urbana unica, nella sua combinazione tra deferenza e insolenza, tra conformismo e buon gusto.
Il pellegrinaggio a Santiago de Compostela
di Edwin Mullins
editore: Mondadori bruno
pagine: 265
Il pellegrinaggio annuale verso la città galiziana di Santiago de Compostela continua ad avvenire da più di mille anni. Si dice che nella grande cattedrale di Santiago siano conservate le reliquie di San Giacomo il Grande, cugino di Cristo, uno dei dodici discepoli poi reincarnatosi nel leggendario uccisore di Mori. Dal Medioevo in poi, questo evocativo tempio della cristianità ha attirato pellegrini da tutta Europa e anche oltre. Una rete di itinerari, contrassegnati da statue e altri simboli, porta a Santiago, ma il più famoso è quello che da Parigi attraversa i Pirenei e gli aridi altipiani della Spagna settentrionale. Seguendo le loro impronte, Edwin Mullins intraprende il percorso dei pellegrini, affascinato dal suo simbolismo storico e religioso.
Buenos Aires
di Jason Wilson
editore: Mondadori bruno
pagine: 282
Un libro per il turista che vuole diventare viaggiatore
L'arte di Bill Viola
editore: Mondadori bruno
pagine: 224
In questo volume alcuni critici esaminano le creazioni di Viola a partire dagli anni Settanta, analizzando la relazione della sua arte con le tradizioni religiose dell'Asia e dell'Europa, l'uso dello spazio come metafora nelle installazioni, l'uso del suono e l'impatto delle sue mostre su altri artisti. Questi saggi dimostrano l'unicità e l'importanza di Viola come artista internazionale e per la prima volta gli conferiscono una giusta collocazione nella storia dell'arte.
L'Avana
di Claudia Lightfoot
editore: Mondadori Bruno
pagine: 300
Un viaggio letterario e culturale che intende trasmettere il fascino della capitale cubana descrivendone gli aspetti che ne cr
Madrid
di Elizabeth Nash
editore: Mondadori bruno
pagine: 261
Fondata per capriccio di un re su un altopiano arso dal sole, Madrid vanta una sua peculiare identità spagnola che la rende la più vibrante tra le capitali europee. Corte imperiale, immune da influenze esterne, è famosa per la siesta, il paseo e la frenetica vita notturna. Nonostante sia una città dove le decorazioni delle vetrine e il lunch sono più importanti del commercio e del denaro, lo stile esuberante di Madrid continua a fiorire nel mondo moderno. In piazze, parchi, strade e monumenti si scoprono aristocratici e artigiani, servitori e bohémien, che hanno creato una cultura urbana unica, nella sua combinazione tra deferenza e insolenza, tra conformismo e buon gusto.
Che cos'è l'arte?
di Arthur C. Danto
editore: Johan & levi
pagine: 126
Che cos'è l'arte? È questo l'eterno interrogativo sul quale il filosofo e critico Arthur C. Danto ritorna in un saggio che è insieme dissertazione filosofica e riflessione autobiografica. Prendendo le distanze da chi vorrebbe ridurre l'arte a ciò che è considerato tale in un contesto istituzionale o da chi addirittura la ritiene indefinibile, l'autore individua alcune caratteristiche che le restituiscono contorni netti: l'arte ha una sua permanenza ontologica nelle forme pur variabili in cui si manifesta. A determinare un'opera d'arte è la capacità di dare corpo a un'idea, di esprimerla per mezzo di un "fare artistico" che traduce il pensiero in materia nel modo più efficace, travalicando le contingenze. Ma ciò non basta. Essa deve incarnare qualcosa di impalpabile, che la accomuni a un sogno a occhi aperti e che conduca il fruitore a uno stato emotivo e sensoriale nuovo. Danto approda così a conclusioni lontane dal relativismo che per decenni gli è stato attribuito: per capire l'arte non ci vuole un concetto aperto, ma una mente aperta. Nel guidare il lettore tra i grandi nomi del pensiero filosofico e dell'arte di ogni epoca (in particolare Michelangelo, Poussin, Duchamp e Warhol), l'autore traccia un ambizioso percorso che dalle teorie platonica e kantiana prosegue analizzando le innovazioni - prospettiva, chiaroscuro, fisiognomica e nascita della fotografia - che hanno segnato il progresso dell'arte occidentale, fino al suo apparente esaurimento...
Curatori d'assalto. L'irrefrenabile impulso alla curatela nel mondo dell'arte e in tutto il resto
di David Balzer
editore: Johan & levi
pagine: 166
Dai look alle playlist, dai menu gourmet ai festival canori fino addirittura ai matrimoni VIP, oggi tutto è "a cura di", e i termini "curare", "curatore" e affini spuntano sulla bocca e nel curriculum di chiunque voglia far leva su una qualche specificità e distinguersi dalla massa. Se ormai anche le aziende più disparate hanno adottato questa strategia della valorizzazione estrema dei contenuti, è nel campo dell'arte che i curatori la fanno da padroni. Artefici di collettive e biennali di alto profilo cui prestano nome e volto, i vari Obrist, Christov-Bakargiev e Gioni offuscano il lavoro dei singoli artisti diventando essi stessi protagonisti degli eventi che sono chiamati a guidare, divisi tra l'esigenza di intercettare i gusti del pubblico e la missione di plasmare una nuova avanguardia. Un fenomeno iniziato negli anni novanta e propagatosi a macchia d'olio, tanto che perfino i musei, un tempo santuari sganciati dalle frenetiche emergenze del marketing, sono saliti sul carro dei curatori, pronti a propinare una fruizione premasticata dei loro tesori. Che cosa ha scatenato l'inarrestabile ascesa di questi "garanti del valore" abilissimi a promuovere anzitutto se stessi, così da apparire imprescindibili arbitri del gusto? In che modo questa figura è filtrata nella cultura di massa determinando un'iperprofessionalizzazione dei ruoli nel mondo dell'arte e un proliferare di nuovi ambiti di specializzazione?