Libri di Niccolò Capponi
Al traditor s'uccida. La congiura de' Pazzi, un dramma italiano
di Niccolò Capponi
editore: Il saggiatore
pagine: 357
La mattina del 26 aprile 1478, nel palazzo Medici a Firenze, famigli e inservienti sono impegnati nei preparativi per il banchetto in onore del giovane cardinale Raffaele Sansoni Riario, pronipote del pontefice Sisto IV. Nel frattempo, a poca distanza, nel palazzo Pazzi si svolgono traffici ben più loschi: i congiurati definiscono gli ultimi dettagli dell'attentato ai danni dei fratelli Lorenzo e Giuliano de' Medici, temuti e spesso odiati dominatori della scena politica fiorentina. Poche ore dopo, al termine della messa nel duomo, al grido di "ahi, traditore!" Franceschino de' Pazzi e Bernardo Bandini aggrediscono Giuliano e lo pugnalano a morte vicino all'altare maggiore. Ferito al collo da due preti sicari, Lorenzo si rifugia coi suoi nella sagrestia serrando la porta. La città piomba nel caos. Le radici della cospirazione si spingono oltre le mura di Firenze. Mani invisibili a Roma, Napoli e Urbino tessevano da tempo una trama sinistra, con l'obiettivo di provocare un drammatico e radicale mutamento di regime nella Repubblica fiorentina. I nomi implicati nella congiura sono molti e di prima grandezza, da Federico da Montefeltro al re di Napoli Ferrante d'Aragona. In cima alla lista, papa Sisto IV. Nel suo "Al traditor s'uccida", lo storico Niccolò Capponi ripercorre i cinque lustri di storia italiana culminati nella celebre congiura de' Pazzi, un affresco in cui figurano i principali protagonisti della scena politica italiana ed europea del secondo Quattrocento.
La battaglia di Anghiari. Il giorno che salvò il Rinascimento
di Niccolò Capponi
editore: Il Saggiatore
pagine: 234
Universalmente nota, la battaglia di Anghiari vive tuttavia nella memoria collettiva solo grazie al celebre affresco perduto d
Lepanto 1571. La Lega santa contro l'impero ottomano
di Niccolò Capponi
editore: Il saggiatore
pagine: 358
Il 7 ottobre 1571 le acque del Golfo di Patrasso si tinsero di sangue: le galee di una fragile alleanza cattolica, capitanata da don Giovanni d'Austria, sconfissero l'invincibile flotta turca di Mehmet Ali. Infranto il mito dell'imbattibilità ottomana, l'incubo di una conversione forzata all'Islam dell'Europa si dileguò. Insieme a Salamina, Waterloo e Stalingrado, Lepanto è entrata nella leggenda come una delle grandi battaglie che sono riuscite a fermare una potenza nemica inarrestabile, oltre a essere divenuta simbolo dello scontro tra Oriente e Occidente, tra Islam e Cristianesimo. Niccolò Capponi ne confuta i luoghi comuni, concentrandosi in particolare sulla strategia militare, sulla tecnologia delle armi e sui documenti originali dell'epoca (tra i quali spicca la testimonianza di Miguel de Cervantes, ferito nel corso dei combattimenti).
Lepanto 1571. La Lega santa contro l'impero ottomano
di Niccolò Capponi
editore: Il saggiatore
pagine: 358
Il 7 ottobre 1571 le acque del Golfo di Patrasso si tinsero di sangue: le galee di una fragile alleanza cattolica, capitanata