Libri di Nicolás Gómez Dávila
Escolios a un texto implícito. Ediz. italiana
di Nicolás Gómez Dávila
editore: GOG
pagine: 620
Dopo Pascal, Nietzsche e Cioran, anche Gómez Dávila è riuscito a conferire dignità teoretica all'aforisma
Notas. Ediz. italiana
di Nicolás Gómez Dávila
editore: GOG
pagine: 425
«Le Notas hanno un valore documentale incalcolabile: ci permettono di entrare nel laboratorio di Gómez Dávila, di osservare i
De iure
di Nicolás Gómez Dávila
editore: La nave di teseo
pagine: 271
Questo testo affronta i temi che da sempre attraggono e tormentano i giuristi
Tra poche parole
di Nicolás Gómez Dávila
editore: Adelphi
pagine: 228
Lo scrivere breve non è per Gómez Dávila solo un'arte o un genere letterario, ma un modo di pensare: l'unica forma, cioè, capace di restituire al pensiero la semplicità che il discorso gli toglie. L'unica in grado di dire il vero, che in una realtà lacerata risiede necessariamente nel frammento, oppure non è. Gómez Dávila concepisce i propri aforismi come "tocchi cromatici di una composizione pointilliste" che sfida il lettore a scorgere la totalità loro sottesa, e dunque a riconoscere il "testo implicito", l'opera ideale a cui alludono. In questo volume viene presentata una seconda parte del grande libro degli "Escolios", cui Gómez Dávila si è dedicato per l'intera vita e che nell'edizione originale comprende cinque tomi, tutti composti esclusivamente di brevi, fulminanti sentenze.
In margine a un testo implicito
di Nicolás Gómez Dávila
editore: Adelphi
pagine: 192
Nelle profondità dell'America latina si celava da decenni un territorio tenuto gelosamente nell'ombra: così ha detto di questo autore Alvaro Mutis. Sono brevi, taglienti proposizioni che additano imperiosamente una verità che non muore per sottrarla alle fallacie della modernità. Figlio di ricchi possidenti, formatosi da autodidatta nella Parigi delgi anni Venti e ritornato poi a Bogotà, Gomez Davila si ritirò da allora nella solitudine della sua biblioteca raccogliendovi giorno dopo giorno un corpus di sentenze notevole, di cui qui è presentata una prima silloge.