Libri di Olmi Ermanno
La mia lettera alla Chiesa. Il testamento spirituale di un maestro visionario
di Ermanno Olmi
editore: Piemme
pagine: 114
«Cara Chiesa di tutti i cristiani in buona fede, sono consapevole che non sei riducibile a un edificio, né alla magnificenza d
Ragazzo della Bovisa
di Ermanno Olmi
editore: Mondadori
pagine: 172
Tra la Milano buia dei rifugi del 1943 e quella luminosa dei balli nei cortili del 1945, Ermanno Olmi racconta la vita di un r
Vedete, sono uno di voi. Intervista a Ermanno Olmi su Carlo Maria Martini
editore: Ancora
pagine: 96
«Vedete, sono uno di voi» è il titolo del docu-film di Ermanno Olmi su Carlo Maria Martini
L'apocalisse è un lieto fine. Storie della mia vita e del nostro futuro
di Ermanno Olmi
editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
pagine: 264
"Ho bisogno della bellezza, così come amo ogni anelito dell'uomo per compararsi a essa. Rinuncerei a qualsiasi merito artistico pur di riuscire a fare della mia vita un'opera d'arte." È il principio che guida Ermanno Olmi in questa esplorazione di una vita, delle sue poche certezze e dei suoi molti incontri. Cresciuto nel pieno della disfatta fascista e testimone critico della rinascita nazionale, Olmi è stato giovanissimo fornaio, impiegato ragazzino, regista precoce. Ha vissuto direttamente l'abbandono delle campagne e l'esplosione della società dei consumi e per questo, divenuto protagonista della stagione d'oro del cinema italiano, ha scelto di rappresentare non i lustrini del Boom, ma la cecità di uno sviluppo che ha strappato il nostro Paese alle sue radici contadine. Proprio questa ferita è il cuore filosofico della sua illuminante autobiografia. L'"Apocalisse è un lieto fine" non è infatti solo il racconto di una vita densa e affascinante, degli incontri e dei successi che l'hanno segnata. È soprattutto la profonda, urgente riflessione con cui l'artista che ha saputo cogliere gli ultimi echi della civiltà rurale ci mette in guardia davanti al declino di un'altra epoca umana: la nostra. Abbiamo dimenticato cosa vuol dire "far bene" e coltivato a dismisura l'etica del male minore. Produttività, arricchimento e potere continueranno a rinchiuderci nelle loro gabbie fino a quando non saremo pronti a imparare l'eterna lezione della terra.
Il primo sguardo
editore: Bompiani
pagine: 186
"Lo sguardo" a partire dal quale Ermanno Olmi si racconta a Marco Manzoni è quello che si sono scambiati i suoi genitori quando si innamorarono l'uno dell'altro: un momento che Olmi non ha vissuto direttamente, ma che continua ad accompagnarlo come un ricordo presente ed eterno. Dalla scoperta di quel primo gesto d'amore, il suo sguardo non ha mai smesso di indagare il mistero dell'uomo, raccontando come un poeta dell'immagine i segreti del tempo e il ritmo della natura, la dignità del lavoro e le profondità dello spirito. Ermanno Olmi ripercorre sessant'anni del suo cinema, dai documentari degli esordi ai film premiati nei festival internazionali, sempre fedele a quel primo sguardo innamorato della vita.
Il villaggio di cartone
di Ermanno Olmi
editore: Archinto
pagine: 92
In una vecchia chiesa ormai in disuso un anziano prete assiste impotente allo smantellamento di tutti i simboli religiosi fino alla sparizione del grande crocifisso e alla trasformazione della casa del Signore in un centro di accoglienza per gli immigrati, "i veri ornamenti del tempio di Dio". Il vecchio prete, senza più un luogo in cui officiare i suoi servizi, si troverà a prendersi cura dei disperati che, inseguiti dalla polizia, hanno cercato un rifugio nella chiesa dismessa, e grazie a loro ritroverà una fede ormai vacillante. Il messaggio di Ermanno Olmi non lascia spazio a dubbi: via i simulacri, dentro gli uomini. La sceneggiatura del film del grande regista lombardo, presentato fuori concorso all'ultima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia e accolto dal giudizio unanime dei critici come un piccolo capolavoro, è stata scritta valendosi delle considerazioni di Claudio Magris e Gianfranco Ravasi ed è qui accompagnata da un saggio introduttivo del teologo Vito Mancuso.
Rupi del vino. Un film documentario di Ermanno Olmi. DVD
di Ermanno Olmi
editore: Cineteca di bologna
pagine: 42
Dopo "Terra Madre", un maestro del cinema italiano torna a confrontarsi con un paesaggio, un territorio, la pratica e la poesia di un antico lavoro dell'uomo. "Rupi del vino" è il più recente film di Ermanno Olmi e racconta, in un'ora di immagini fluide, testimoniali e narrativamente dense, le vigne della Valtellina: dalla costruzione dei muri a secco dei loro terrazzamenti, esempi di architettura primitiva e sapiente che asseconda il paesaggio senza violarlo, ai tempi lunghi della preparazione delle viti, della maturazione dei grappoli, del raccolto che porterà alla produzione di vini pregiati. Il percorso delle immagini è contrappuntato da due voci: il Mario Soldati autore del memoir di viaggio "L'avventura in Valtellina", e Pietro Ligari, settecentesco pittore e architetto, che considerava tuttavia l'agricoltura come "superiore ad ogni altr'arte, niuna riservata". Un racconto e un atto d'amore: Olmi rende omaggio a una "viticoltura eroica", esempio vivo di rapporto positivo con l'ambiente, di sapienza agricola, di capacità produttiva, di una vera cultura del vino e di valorizzazione di un patrimonio naturale. Un esempio così vivo che i vigneti terrazzati del valtellinese sono oggi tra i candidati al riconoscimento Unesco quali Patrimoni Mondiali dell'Umanità.
Rupi del vino
di Ermanno Olmi
editore: Cineteca di bologna
pagine: 42
Dopo "Terra Madre", un maestro del cinema italiano torna a confrontarsi con un paesaggio, un territorio, la pratica e la poesia di un antico lavoro dell'uomo. "Rupi del vino" è il più recente film di Ermanno Olmi e racconta, in un'ora di immagini fluide, testimoniali e narrativamente dense, le vigne della Valtellina: dalla costruzione dei muri a secco dei loro terrazzamenti, esempi di architettura primitiva e sapiente che asseconda il paesaggio senza violarlo, ai tempi lunghi della preparazione delle viti, della maturazione dei grappoli, del raccolto che porterà alla produzione di vini pregiati. Il percorso delle immagini è contrappuntato da due 'voci' singolari: il Mario Soldati autore dello splendido memoir di viaggio "L'avventura in Valtellina", e Pietro Ligari, settecentesco pittore e architetto, che considerava tuttavia l'agricoltura come "superiore ad ogni altr'arte, niuna riservata"... Un documentario di limpido umanismo, un racconto e un atto d'amore: con "Rupi del vino" Olmi rende omaggio a una 'viticoltura eroica', esempio vivo di rapporto positivo con l'ambiente, di sapienza agricola, di capacità produttiva, di una vera cultura del vino e di valorizzazione di un patrimonio naturale. Un esempio così vivo che i vigneti terrazzati del valtellinese sono oggi tra i candidati al riconoscimento Unesco quali Patrimoni Mondiali dell'Umanità.
Terra madre. DVD
di Ermanno Olmi
editore: Feltrinelli
Terra Madre è un incontro mondiale organizzato da Slow Food. Ogni due anni a Torino, si ritrovano migliaia di "lavoratori del cibo", ossia agricoltori, pescatori, allevatori, cuochi, studiosi che provengono da tutto il mondo, dalle più sperdute isole del Pacifico alla California, passando per l'Europa e l'Africa. Si ritrovano per scambiare idee, metodi e progetti per una "filiera del cibo" che sappia nutrire il pianeta senza devastarlo, difendendo le identità e i prodotti locali. Partendo da questo caleidoscopio di voci e idee Ermanno Olmi ha costruito un racconto poetico di grande intensità che va alla ricerca in tutto il globo, dalla Norvegia all'India, di un altro modo-di-vivere, che affronti senza ipocrisie il dilemma del nostro mondo ormai incapace di interrompere un ciclo di consumi che porterà alla distruzione del pianeta. È un poema filmico che diventa progetto e proposta: si può consumare diversamente, si può cercare di convivere con la nostra madre Terra.
Lettera a una Chiesa che ha dimenticato Gesù
di Olmi Ermanno
editore: Piemme
pagine: 94
Attinge alle emozioni più profonde questa lettera appassionata, e il suo autore, fra i più grandi cineasti viventi, non nascon
Gli anni Edison. Documentari e cortometraggi (1954-1958). DVD
di Ermanno Olmi
editore: Feltrinelli
Presentando al pubblico il suo ultimo film "Centochiodi", Ermanno Olmi ha dichiarato: "Questo è il mio ultimo film. D'ora in avanti farò solo documentari". Chiunque conosca il singolare e poetico cinema che questo "ragazzo" lombardo intarsia da quasi più di cinquant'anni, non si è affatto stupito. E non solo perché quasi tutti i suoi film sono prima di tutto "narrazione del reale", trasfigurazione poetica della realtà. Ma anche perché, nella sua lunga carriera, Ermanno Olmi non ha mai smesso di dirigere, scrivere, inventare documentari. Queste immagini raccontano l'Italia che esplode, le campagne che muoiono, il lavoro che cambia. Racconti di lavoro nello sguardo di un maestro di poesia e di cinema. Al DVD è allegato il volume "I volti e le mani" a cura di Benedetta Tobagi.
Ragazzo della Bovisa
di Ermanno Olmi
editore: Mondadori
pagine: 181
Tra la Milano buia dei rifugi del 1943 e quella luminosa dei balli nei cortili del 1945, Ermanno Olmi racconta la vita di un ragazzo lombardo che gli somiglia molto: il passaggio dall'infanzia all'adolescenza, le inquietudini del periodo bellico, l'ardore e il tremore dei primi amori, il dolore per la morte del padre. Tra lirismo e ironia, Olmi ricostruisce un quadro d'epoca tra scorci d'ambiente e gustosi aneddoti, dando vita a una piccola commedia umana del Novencento milanese.