Libri di P. Dilonardo
Stili di volontà radicale
di Susan Sontag
editore: Nottetempo
pagine: 348
Dalla guerra in Vietnam al cinema di Bergman e Godard, dall'identità americana alla pornografia: "Stili di volontà radicale" è
Rinata. Diari e taccuini 1947-1963
di Susan Sontag
editore: Nottetempo
pagine: 360
"Superficiale intendere il diario solo come il ricettacolo dei propri pensieri privati, segreti - come se fosse un confidente
Sulle donne
di Susan Sontag
editore: Einaudi
pagine: 216
«Se le donne cambieranno, gli uomini saranno costretti a cambiare
Sotto il segno di Saturno
di Susan Sontag
editore: Nottetempo
pagine: 216
"Sotto il segno di Saturno" raccoglie alcuni tra i più brillanti saggi pubblicati da Susan Sontag negli anni Settanta
Il santo
di Victor S. Pritchett
editore: Adelphi
pagine: 194
Maestro del racconto lungo, Pritchett è nel Novecento inglese l'inattesa reincarnazione, la più convincente, la più felice, di
Contro l'interpretazione e altri saggi
di Susan Sontag
editore: Nottetempo
pagine: 420
Un limpido talento critico, una capacità fuori dal comune di orientarsi nell'universo contemporaneo di segni e linguaggi plura
Davanti al dolore degli altri
di Susan Sontag
editore: Nottetempo
pagine: 160
Le sofferenze della guerra e l'orrore della morte si stampano nella mente attraverso immagini che lasciano un'impronta ostinat
Malattia come metafora e L'AIDS e le sue metafore
di Susan Sontag
editore: Nottetempo
pagine: 240
Un classico, ha scritto Italo Calvino, non ha mai finito di dire quel che ha da dire
L'amante del vulcano
di Susan Sontag
editore: Nottetempo
pagine: 496
Nella New York di fine Novecento Susan Sontag decide di scrivere un romanzo dal forte sapore storico, ambientandolo nella Napo
La coscienza imbrigliata al corpo. Diari 1964-1980
di Susan Sontag
editore: Nottetempo
pagine: 593
In questo secondo volume dei diari e taccuini di Susan Sontag, che copre la parte centrale della sua vita, si dispiega un fitt
Odio sentirmi una vittima. Intervista su amore, dolore e scrittura con Jonathan Cott
editore: Il saggiatore
pagine: 163
Riflettere è stata l'attività principale nella vita di Susan Sontag. E scrivere. Riflettere e scrivere sulla malattia e sulla marginalità dei malati, dei pazzi, degli artisti; sulla rottura delle categorie stereotipiche di maschio e femmina o giovane e vecchio; sul rapporto tra amore, eros e amicizia; sulla necessità dell'impegno contro le guerre e della critica alla società occidentale; sul bisogno di reagire all'anti-intellettualismo. Nella sua vita. Susan Sontag ha sperimentato di tutto: la laurea a Harvard e l'insegnamento alla Columbia University insieme alle droghe e al punk-rock dei concerti di Patti Smith al Cbgb; il divorzio e la fuga dall'insegnamento universitario e poi la vita tra New York e Parigi e l'amicizia con Roland Barthes. In "Odio sentirmi una vittima" Susan Sontag racconta che cosa significhi essere una donna intelligente, indipendente e appassionata. Una donna che ha saputo trasformare l'inquietudine esistenziale in un'incessante e fruttuosa ricerca, nella tensione a reinventarsi perpetuamente. Una donna che non ha avuto paura di rivoluzionare tutto più e più volte, muovendosi sempre in terra straniera e sempre scoprendo di essere già in cammino: una vita passata ad andare via, un eterno apprendistato alla vita.