G.K, Chesterton era incapace di introdurre anche solo una traccia di moderazione in ciò che faceva - si trattasse di alimentarsi, naturalmente, ma anche di attività per lui ancora più naturali, come leggere, scrivere o parlare. E così quando decise di raccontare attraverso una serie di ritratti - da Bentham a Carlyle, da Dickens a Hardy - l'età vittoriana;, di cui lui stesso era una specie di ultimo, umorale testimone, scrisse questo libro unico e prezioso: una grande satira, che è anche un infinito atto d'amore. Una pagina dopo l'altra, l'intelligenza irrequieta e inclassificabile di Chesterton («Il compito dei progressisti è commettere errori; quello dei conservatori è di impedire che vengano emendati») riporta in vita uno dei grandi momenti della letteratura come l'abbiamo conosciuta, e come continuiamo ad amarla: lasciando spesso graffi, se non piccole ustioni, sulla nostra coscienza di vittoriani postumi, benché in larga parte inconsapevoli.
L'età vittoriana nella letteratura

Titolo | L'età vittoriana nella letteratura |
Autore | Gilbert K. Chesterton |
Traduttore | P. Dilonardo |
Argomento | Letteratura e Arte Critica letteraria e Linguistica |
Collana | Piccola biblioteca Adelphi |
Editore | Adelphi |
Formato |
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Pagine | 211 |
Pubblicazione | 2017 |
ISBN | 9788845931468 |
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