Libri di Paolo Grillo
Federico II. La guerra, le città e l'impero
di Paolo Grillo
editore: Mondadori
pagine: 348
Federico II di Svevia, re di Sicilia e imperatore del Sacro Romano Impero, è sicuramente una delle figure più importanti e not
Manfredi di Svevia
di Paolo Grillo
editore: Salerno
pagine: 292
Di Manfredi di Svevia si ricorda soprattutto il celebre ritratto tracciato da Dante nel Purgatorio ("biondo era, bello e di ge
Le porte del mondo. L'Europa e la globalizzazione medievale
di Paolo Grillo
editore: Mondadori
pagine: 281
«Per colonizzare un territorio non è sufficiente disporre di capacità tecniche e risorse economiche, bisogna anche valutare ch
Storia medievale. Ediz. Mylab
di Paolo Grillo
editore: Pearson
pagine: 357
L'attività didattica e di apprendimento del corso è proposta all'interno di un ambiente digitale per lo studio, che ha l'obiet
L'ordine della città. Controllo del territorio e repressione del crimine nell'Italia comunale (secoli XIII-XIV)
di Paolo Grillo
editore: Viella
pagine: 148
La pattuglia di guardie che alla luce di una lanterna controlla di notte le strade delle città è un'immagine frequente nella n
Le guerre del Barbarossa. I comuni contro l'imperatore
di Paolo Grillo
editore: Laterza
pagine: 276
Una aristocratica cavalleria teutonica contro masse di fanti comunali appiedati
La falsa inimicizia. Guelfi e ghibellini nell'Italia del Duecento
di Paolo Grillo
editore: Salerno
pagine: 168
La narrazione dell'esilio di Dante, i neoguelfi e i neoghibellini risorgimentali, le polemiche attuali sulla faziosità come ca
Nascita di una cattedrale. 1386-1418: la fondazione del Duomo di Milano
di Paolo Grillo
editore: Mondadori
pagine: 324
Il Duomo di Milano, simbolo della città e una delle cattedrali più maestose della Cristianità, con il suo tripudio di guglie c
L'Aquila e il giglio. 1266: la battaglia di Benevento
di Paolo Grillo
editore: Salerno
pagine: 132
La battaglia di Benevento del 1266 è comunemente presentata come una sorta di malvagio scherzo del destino ai danni di Manfredi, il figlio dell'imperatore Federico II, che venne sconfitto dalle forze di Carlo d'Angiò, al quale riuscì in tal modo di impadronirsi del Regno di Sicilia. A partire dalla narrazione "guelfa" degli eventi, che spiegava la clamorosa quanto imprevista vittoria di Carlo con la sacralità della sua missione, voluta dal papa e benedetta da Dio, ha replicato una versione "ghibellina", appoggiata dall'autorità dantesca, con l'immagine del Manfredi "biondo, bello e di gentile aspetto", che vedeva nella corruzione e nel tradimento dei nobili il motivo della sconfitta dello svevo. Si tratta però di un'immagine deformata che queste pagine vogliono correggere, restituendo tutta la complessità di una vicenda impossibile da ridurre alle letture nazionaliste/regionaliste o clericali/anticlericali del secolo passato.
Le guerre del Barbarossa. I comuni contro l'imperatore
di Grillo Paolo
editore: Laterza
Una aristocratica cavalleria teutonica contro masse di fanti comunali appiedati
Legnano 1176. Una battaglia per la libertà
di Paolo Grillo
editore: Laterza
pagine: 260
Miti, leggende e fantasie letterarie hanno costruito l'immaginario della battaglia di Legnano che ha segnato la storia d'Italia e dell'intera Europa. I fatti però andarono diversamente. 29 maggio 1176: nelle campagne a nord-ovest di Milano, l'imperatore Federico Barbarossa affronta l'esercito delle città italiane raccolte nella Lega Lombarda con un esito che all'epoca pochi si sarebbero aspettati. Perché avvenne lo scontro, come si svolse la battaglia, quali furono le ragioni dei contendenti, quali eventi precedettero il conflitto? Quale disegno politico aveva Federico Barbarossa e cosa rivendicavano i Comuni? Con gli strumenti della storia militare, Paolo Grillo segue passo passo le fasi della battaglia, scende fra le linee dei combattenti e svela cosa c'è dietro quell'amara sconfitta: a Legnano si affrontarono in realtà due forme contrapposte di organizzazione militare. L'Impero, da una parte, con la sua struttura aristocratica, era ben rappresentato dalla celebre e quasi imbattibile cavalleria pesante teutonica. I Comuni, dall'altra, si incarnavano nella collettività in armi dei fanti, che combattevano fianco a fianco ai cavalieri, da uomini liberi, decisi a battersi per la difesa della patria comune. Due mondi diversi, uno prossimo alla fine, l'altro - quello dei cittadini d'Italia - solo all'inizio.
Legnano 1176. Una battaglia per la libertà
di Paolo Grillo
editore: Laterza
pagine: 260
Miti, leggende e fantasie letterarie hanno costruito l'immaginario della battaglia di Legnano che ha segnato la storia d'Italia e dell'intera Europa. I fatti però andarono diversamente. 29 maggio 1176: nelle campagne a nord-ovest di Milano, l'imperatore Federico Barbarossa affronta l'esercito delle città italiane raccolte nella Lega Lombarda con un esito che all'epoca pochi si sarebbero aspettati. Perché avvenne lo scontro, come si svolse la battaglia, quali furono le ragioni dei contendenti, quali eventi precedettero il conflitto? Quale disegno politico aveva Federico Barbarossa e cosa rivendicavano i Comuni? Con gli strumenti della storia militare, Paolo Grillo segue passo passo le fasi della battaglia, scende fra le linee dei combattenti e svela cosa c'è dietro quell'amara sconfitta: a Legnano si affrontarono in realtà due forme contrapposte di organizzazione militare. L'Impero, da una parte, con la sua struttura aristocratica, era ben rappresentato dalla celebre e quasi imbattibile cavalleria pesante teutonica. I Comuni, dall'altra, si incarnavano nella collettività in armi dei fanti, che combattevano fianco a fianco ai cavalieri, da uomini liberi, decisi a battersi per la difesa della patria comune. Due mondi diversi, uno prossimo alla fine, l'altro - quello dei cittadini d'Italia - solo all'inizio.