Libri di Paolo Ricca

L'Evangelo, cioè la «buona novella», non comincia con il Nuovo Testamento, ma con Genesi, il primo libro della Bibbia: la crea

Che senso può avere nel XXI secolo un'apologia della fede? Nella prima parte del libro, Paolo Ricca si propone di affrontare e

Nella tradizione ebraica si dice che Dio raccoglie tutte le lacrime delle donne

Paolo Ricca traccia la storia della confessione dei peccati attraverso i secoli e riflette su come la si potrebbe riportare a

A quarantanni di distanza da cristiano davanti alla morte, dedicato a quello che accade di fronte alla morte a cristiani ed es

Ci sono cose che abbiamo sempre sotto gli occhi, ma il loro valore si rivela solo quando le perdiamo

Qual è l'importanza delle 95 Tesi che il 31 ottobre 1517 Lutero affisse alla porta della chiesa di Wittenberg e che diedero avvio alla Riforma? Come va letta questa classica pagina luterana che in breve tempo avrebbe influenzato profondamente l'Europa e non solo? A introdurre l'opera, lo storico Giorgio Tourn. A commentarla passo passo, il teologo Paolo Ricca.

Non è un'opzione, ma un'urgenza del vangelo: la chiesa deve riformarsi! Nel quinto centenario della riforma, questa raccolta v

In materia di ecumenismo Paolo Ricca è senza dubbio il massimo esponente del mondo dell'evangelismo italiano. La sua competenza travalica tuttavia ogni barriera confessionale, nazionale e linguistica. Oltre a testimoniarne l'instancabile attività, questi saggi evidenziano come il messaggio di Ricca abbia quale proprio centro unificante la Parola di Dio, di cui, nel vero senso del termine, egli è ministro, ossia servitore. Le prime tre parti del volume riguardano direttamente l'ecumenismo. La quarta parte raccoglie una serie di saggi biblici ordinati secondo l'anno liturgico. L'ultima parte, infine, è dedicata alla riconciliazione, somma vocazione e realtà quanto mai rara nella chiesa e nel mondo. Paolo Ricca, noto conferenziere e ospite della trasmissione radiofonica "Uomini e profeti" di Radio3 Rai, ha insegnato Storia del cristianesimo presso la Facoltà valdese di Teologia di Roma. La facoltà di Teologia di Heidelberg gli ha conferito la laurea honoris causa.

Commissionato nella seconda metà del Cinquecento da Federico III del Palatinato, il Catechismo di Heidelberg è un classico della fede riformata, di cui offre uno dei compendi meglio riusciti. Illustrando con rara chiarezza che cos'è il cristianesimo, il suo rigoroso discorso teologico è tuttavia animato - cosa assai rara in un catechismo - da un afflato di viva pietà. Ritraducendolo in toto e commentandone con ampiezza ciascuno dei 129 articoli, il teologo Paolo Ricca ne fa concretamente il proprio "testamento spirituale".

Un comandamento che sembra appartenere a un altro mondo anche se in quello attuale non mancano paesi in cui l'adulterio è ancora punito con la lapidazione. Il suo significato originario risale a una società nella quale c'era totale asimmetria nei diritti e nei doveri dell'uomo e della donna. Oggi, a qualche decennio dalla depenalizzazione dell'adulterio, dall'introduzione del divorzio, e dalla riforma del diritto di famiglia, i rapporti fra uomini e donne sono profondamente mutati. Le tappe fondamentali di un comandamento che induce a riflettere sulla fragilità dei rapporti di coppia e sul valore della fedeltà nel mondo contemporaneo.

In questi ultimi anni si sono moltiplicati i libri contro la fede cristiana e, più in generale, la religione in ogni sua forma ed espressione. Libri quali L'illusione di Dio di Richard Dawkins, Dio non è grande di Christopher Hitchens, sottotitolato Come la religione avvelena ogni cosa, o Perché non possiamo essere cristiani di Piergiorgio Odifreddi forniscono ragioni per non credere e si prefiggono di dimostrare che l'ateismo è il traguardo dell'"uomo adulto", l'approdo inevitabile della ragione libera. Senza polemiche o confutazioni, in queste pagine Paolo Ricca intende offrire ai lettori, attraverso una serie di commenti biblici, le "ragioni per credere" e accedere a una fede che non inquina nulla, non ha nulla di assurdo né, tanto meno, di infantile.