Libri di Paolo Villaggio
Italiani brava gente... ma non è vero!
di Paolo Villaggio
editore: La nave di teseo
pagine: 220
"Qui da noi, da sempre, c'è un'abitudine radicata profondamente nella nostra cultura: non si dice mai la verità, soprattutto q
Il secondo tragico libro di Fantozzi
di Paolo Villaggio
editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
pagine: 192
Fantozzi, Rag
Ugo. La tragica e definitiva trilogia
di Villaggio Paolo
editore: Rizzoli
pagine: 578
Ugo Fantozzi è a tutti gli effetti parte dell'identità e della cultura italiane, vera fucina di neologismi e tormentoni che da
Lei non sa chi eravamo noi
editore: Mondadori
pagine: 118
"Era sempre così: che a un certo punto Paolo mi chiamava. Ovunque fossi, quando l'estate s'avvicinava, mi arrivava la sua telefonata, e c'era spesso da divertirsi. Mai una volta che fossi riuscito a prevedere quello che mi stava per proporre, neanche lontanamente, e questo era il bello di quel grande fantasista della vita che è Villaggio. C'era da divertirsi, sì, e anche un minimo di cui preoccuparsi. Ma quello che è successo nell'estate del 1982 supera ogni immaginazione e, ora che faccio mente locale su quel periodo, mi sembra quasi irreale che sia andata davvero così." Sembra di leggere una storia fantozziana doc, con Paolo Villaggio nella parte del megadirettore galattico del tempo libero e Adriano Panatta in quella del grigio impiegato obbligato ad assecondarne le iniziative più assurde. La differenza, in questo spumeggiante libro, è che è tutto vero, incredibile e molto divertente. "Lei non sa chi eravamo noi" è il racconto di un'amicizia profonda e sopra le righe fra due formidabili protagonisti degli anni Ottanta: il più grande tennista italiano di sempre e il più geniale artista comico di quel decennio. Da questo sodalizio tra fuoriclasse sono scaturite vacanze e imprese mirabolanti, viaggi improvvisi e improvvisati, pieni di incontri fortuiti con bizzarri sconosciuti, benevole truffe fatte e subite, sceneggiate teatrali per uscire da un'impasse, momenti di reale imbarazzo e di nessuna pietà, abbuffate di cibo e bevute da denuncia, con qualche sbadata volée sui campi da tennis...
Siamo nella merda. Pillole di saggezza di una vecchia carogna
di Paolo Villaggio
editore: Mondadori
pagine: 176
"Accendo la TV. Il solito abbaiare dei politici: quelli di destra ululano 'La manovra ci salverà dalla bancarotta e risanerà la nostra economia!', quelli di sinistra 'È una manovra ingiusta, non ci salverà dalla bancarotta e faremo la fine della Grecia!'. Poi compare il papa che dal fresco di Castel Gandolfo legge in un italiano incerto un foglietto a un gruppo di suore cinesi e di turisti turchi: 'Bisogna che voi fate qualcosa per Corno d'Africa, ma fate fretta perché lì muoiono de fame! Farei io, ma sono troppo occupato'". L'autore di Fantozzi, inserito nella lista dei Grandi Libri dell'Italia unita e da Alessandro Baricco nel pantheon degli scrittori insieme a Fenoglio, Dickens e Cartesio, è senza dubbio uno dei grandi vecchi del nostro paese: lucido come i migliori misantropi, saggio perché carogna. In questo libro mostruosamente caustico e irriverente, Villaggio dispensa i suoi migliori pensieri di saggezza sulla politica e la società italiana: dall'ipocrisia dei benpensanti "sinistresi" all'inarrestabile declino dell'Occidente, dal linguaggio oscuro che impera nei talk show ("il politichese ricorda vagamente la scrittura cuneiforme dei Sumeri") alla borghesia notoriamente sedentaria ("davanti ai bar o alle panetterie ormai si parcheggia in terza fila..."). Pillole amare, illuminanti, catastroficamente ironiche, sempre divertenti, "per spazzare via capitalismo, consumismo, comunismo e catechismo".
Tragica vita del ragionier Fantozzi
di Paolo Villaggio
editore: Mondadori
pagine: 187
Quando il piccolo Ugo Fantozzi è stato battezzato era una bellissima giornata di sole; tranne che per una nuvola con il suo piccolo temporale privato che seguiva implacabile tutta la comitiva. Com'è stata l'infanzia del ragioniere più italiano d'Italia? Cosa è accaduto il suo primo giorno di scuola, quando ha subito l'umiliazione della prima interrogazione? Com'è che si è iscritto a ragioneria, lui che voleva fare l'aviatore? Com'è stato il primo incontro con Filini, amico di una vita? E poi il matrimonio, la figlia Mariangela, la prima figuraccia con il Megadirettore... Fantozzi Rag. Ugo è la più geniale e divertente maschera tragicomica contemporanea. Di lui si sa tutto: ha le mani spugnate, la lingua felpata e un piccolo basco blu, lavora nel sottoscala della Megaditta, vive infelicemente in una casa a equo canone con la orribile moglie Pina, detiene il record condominiale di zapping (trecentottanta cambi di canale in ventisei secondi netti), dice sempre "Mi scusi" e "Come è umano lei" e incespica sempre nei congiuntivi che storpia in "Mi dichi" e "Venghi". Quello che ancora non si sa è contenuto in questa prima e unica biografia che Paolo Villaggio, suo creatore e interprete, ha deciso di scrivere a oltre quarant'anni dal suo debutto in televisione.
Giudizio universale
di Villaggio Paolo
editore: Feltrinelli
pagine: 158
L'antefatto di questa storia l'hanno scritto e raccontato in tanti - un meteorite si schianta sulla Terra, il genere umano si
Storia della libertà di pensiero
di Villaggio Paolo
editore: Feltrinelli
pagine: 190
Non è un saggio
Crociera lo cost
di Paolo Villaggio
editore: Mondadori
pagine: 173
Roba da non credere, quello che può succedere in una crociera a basso costo. Coi marinai cinici e crudeli che buttano in mare i passeggeri inopportuni, insolenti, o anche solamente infortunati. I cuochi luridi, il cibo rivoltante, l'animazione patetica. E i viaggiatori un branco di pecore, cafoni, conformisti, eppure ognuno mostruoso a modo suo: vecchi decrepiti, uomini inetti, signore ignorantissime, bambini rompiballe. Che nella noia devastante del viaggio si perdono nelle viscere della nave, e nella sala macchine incontrano un gruppetto di persone rimaste intrappolate lì da anni... Non è una novità che Paolo Villaggio, con la scusa di far ridere, sia uno dei più lucidi e spietati antropologi del nostro tempo. E quando il poeta Evtushenko lo indicò come erede di Gogol', aveva visto in lui una genialità rara nel cogliere i vizi della piccola borghesia. Questo suo nuovo libro è una perla di umorismo grottesco e surreale, un Titanic da discount sul quale si muove un'Italia tanto ridicola da assomigliare pericolosamente alla realtà.