Libri di Paul Klee
Poesie. Testo tedesco a fronte
di Paul Klee
editore: Guanda
pagine: 240
Sarebbe un errore accostarsi alla poesia di Paul Klee come a qualcosa di subordinato rispetto alla sua produzione figurativa
Quaderno di schizzi pedagogici
di Paul Klee
editore: Abscondita
«La prima edizione del "Pädagogisches Skizzenbuch" di Paul Klee fu redatta nel 1924, e apparve l'anno successivo come secondo
Diari (1898-1918)
di Paul Klee
editore: Il saggiatore
pagine: 418
L'arte di Paul Klee è stata un esempio travolgente di eclettismo, un continuo attraversare le soglie che dividono discipline e linguaggi: pittore tra i più significativi dell'astrattismo, non ha mai abbandonato del tutto il figurativo; ha unito la sperimentazione grafica e pittorica all'attività come violinista con l'orchestra di Berna, e un costante impegno teorico alla ricerca nel disegno e nell'incisione. Soprattutto, non ha mai smesso di varcare i confini tra vita e pittura, e tra natura e arte, considerando l'opera come una pianta il cui sviluppo non è mai separato dal terreno da cui emerge. I Diari - che il Saggiatore ripropone arricchiti da una introduzione di Hans Ulrich Obrist - non si limitano a testimoniare l'osmosi costante tra i due piani: ne costituiscono l'incubatrice, il luogo in cui la vita è già arte, ma non ancora dipinto. Custodi della straordinaria avventura umana e creativa di Paul Klee, questi diari sono una testimonianza tra le più coinvolgenti del XX secolo: dai ricordi dell'infanzia in Svizzera all'amore per Lily, dai primi passi del figlio Felix all'amicizia con Kandinskij, fino ai mesi passati sul fronte occidentale durante la Grande guerra. E poi i viaggi cruciali. In Italia, dove ritrova una natura amica - mai imitata, ma svelata fino alle leggi più intime - e dove conosce e rifiuta il barocco. Prefazione di Hans Ulrich Obrist. Prefazione alla prima edizione di Giulio Carlo Argan.
I discepoli di Sais
editore: Morcelliana
pagine: 136
Nel libro d'artista "I discepoli di Sais" - per la prima volta pubblicato in Svizzera nel 1949 e qui presentato in una nuova v
Diari (1898-1918)
di Paul Klee
editore: Abscondita
pagine: 415
"Nell'aldiqua non mi si può afferrare. Ho la mia dimora tra i morti come tra i non nati. Più vicino del consueto al cuore della creazione, ma non ancora abbatsanza vicino" (Dichiarazione di Klee incisa sulla lastra tombale). Con uno scritto di Elena Pontiggia.
Teoria della forma e della figurazione. Vol. 2: Storia naturale infinita.
Storia naturale infinita
di Klee Paul
editore: Mimesis
pagine: LXXIX-447
Si chiude con la pubblicazione di questo secondo volume l'edizione in lingua italiana degli scritti teorici di Paul Klee racco
Diari (1898-1918)
di Paul Klee
editore: Il saggiatore
pagine: 426
I diari di Paul Klee, raccolti e ordinati dal figlio Felix, ripercorrono le tappe più importanti della vita dell'artista. I ricordi dell'infanzia in Svizzera, i rapporti con la famiglia, l'amicizia con Kandinskij e Macke, l'osservazione della natura, i viaggi in Italia e Tunisia, i mesi sul fronte occidentale, le esperienze letterarie e musicali, le tecniche pittoriche e la filosofia della creazione: attraverso queste pagine si entra nel mondo misterioso e nel singolare laboratorio di un grande pittore. Una testimonianza straordinaria che esprime l'amore per l'arte, per la vita e la creatività: "Questo è il senso dell'ora felice, lo e il colore siamo tutt'uno. Sono pittore".
Teoria della forma e della figurazione
di Paul Klee
editore: Mimesis
pagine: 572
Gli scritti teorici di Paul Klee raccolti nel primo volume della Teoria della forma e della figurazione rispettando il piano tracciato dall'artista, rappresentano per il lettore contemporaneo un imprescindibile punto d'accesso al laboratorio creativo del grande pittore. Intuizione poetica ed esperienza didattica si fecondano qui vicendevolmente: la prima parte del volume comprende infatti undici brevi saggi - tra cui la famosa Confessione creatrice - in cui Klee delinea i motivi essenziali delle sue ricerche teoriche; nella seconda, che riproduce un corso di lezioni tenute tra il 1921 e il 1922 al Bauhaus di Weimar, la riflessione dell'artista si concentra invece sul problema della genesi della forma e delle sue potenziali metamorfosi nelle arti figurative. Si tratta quindi di un testo davvero fondamentale, passaggio obbligato per chiunque intenda penetrare a fondo le complesse trasformazioni che inaugurano l'arte del Novecento. Una vera pietra miliare il cui ruolo è forse paragonabile a quello giocato dalla teoria della pittura di Leonardo per l'arte del Rinascimento.
Klee. 13 dipinti
di Klee Paul
editore: Stampa alternativa
pagine: 13
Sentirsi elemento del cosmo e avvertire in sé qualcosa che è ancora cosmo produce quell'incontro tra poesia e pittura che è la
Confessione creatrice e altri scritti
di Paul Klee
editore: Abscondita
pagine: 104
"L'arte è una similitudine della creazione
Quaderno di schizzi pedagogici
di Paul Klee
editore: Abscondita
pagine: 102
"La prima edizione del Pädagogisches Skizzenbuch di Paul Klee venne preparata nel 1924, e apparve l'anno successivo come secondo volume della collana Bauhausbücher curata da Walter Gropius e Laszlo Moholy-Nagy. Una riedizione seguì poco dopo, nel 1927. A Gropius e Moholy-Nagy doveva esser chiaro fin dall'inizio che queste 'premesse fondamentali' come venne detto nella presentazione del libro 'di una parte dell'insegnamento teorico allo Staatliches Bauhaus di Weimar costituivano una componente essenziale della concezione artistico-didattica di Klee e dell'Istituto'. (...) Il Pädagogisches Skizzenbuch viene qui riprodotto integralmente. La sua preziosità non è dovuta solo a Paul Klee, autore dei disegni e delle riflessioni teoriche, ma anche all'impaginazione di Moholy-Nagy, che può esser considerata pionieristica. Si pone qui il problema (sollevato anche allora) se la soluzione adottata da Moholy-Nagy risponda appieno alle esigenze della spiritualità del pensiero e del disegno di Paul Klee, o se la spiccata personalità dell'impaginatore non contribuisca a suggerirne un'interpretazione distorta. Va peraltro ricordato che Klee autorizzò questa forma. Il libro rappresenta dunque un prodotto di quella cooperazione di 'forze di diverso indirizzo' che fu una caratteristica del Bauhaus, insistentemente affermata da Klee come potenziale di feconda dialettica interna e di produttività." (dalla premessa di Hans M. Wingler)