Libri di Paul Valéry
Ciò che scrivo non è scrivere (modelli di pensiero, problemi di poesia)
di Paul Valéry
editore: Argolibri
pagine: 200
"Modelli di pensiero, problemi di poesia", è il sottotitolo all'edizione che raccoglie in volume tre quaderni contenuti nei ce
Degas danza disegno
di Paul Valéry
editore: Abscondita
pagine: 143
"Come accade che un lettore un po' distratto muova la matita sui margini d'un libro e tracci, a capriccio della punta e dell'assenza, piccole figure o vaghe ramificazioni di contro alle masse leggibili, così farò io, guidato dall'estro, tutt'intorno a questi studi di Edgar Degas. Accompagnerò le immagini di poco testo che non si possa leggere, o non leggere d'un fiato, e che non abbia coi disegni se non i legami più lenti e i rapporti meno stretti. Insomma, non sarà che una sorta di monologo, in cui riaffioreranno a loro piacimento i miei ricordi e le diverse idee che mi sono fatto di un personaggio singolare, grande e severo artista, essenzialmente volitivo, d'intelletto raro, vivo, sottile, inquieto; che nascondeva sotto l'assolutezza delle opinioni e il rigore dei giudizi non so qual dubbio su di sé, non so quale disperazione di esser soddisfatto: sentimenti amarissimi e nobilissimi, suscitati in lui dalla raffinata conoscenza dei maestri, dalla cupidigia dei segreti che attribuiva loro e dalla presenza perpetua, nella sua mente, delle loro contraddittorie perfezioni. Nell'arte egli non vedeva che problemi d'una certa matematica più raffinata dell'altra, che nessuno ha saputo rendere esplicita e di cui ben pochi possono sospettare l'esistenza. Parlava volentieri d'arte sapiente; diceva che un quadro è il risultato di una serie d'operazioni... Degas rifiutava la facilità, come rifiutava tutto quello che non fosse l'unico oggetto dei suoi pensieri."
Sguardi sul mondo attuale
di Paul Valery
editore: Adelphi
pagine: 314
Questo libro, dedicato "in modo particolare alle persone che non hanno sistemi e sono fuori dai partiti", e che dunque "sono ancora libere di avere dubbi su ciò che è dubbio", parla di un "mondo attuale" negli anni fra le due guerre, ma ciò che di quel mondo esso coglie appare ancora più evidente nel 1994. Elaborato nei dintorni di una catastrofe, il libro registra molti di quegli spostamenti epocali nelle nozioni di "Europa", "civiltà", "storia", "tecnica", "politica", "libertà", "progresso", che oggi più che mai ci assillano; eppure lo fa ogni volta con leggerezza e con micidiale nonchalance. Il libro apparve in versioni diverse fra il 1931 e il 1945 e include pagine che risalgono al 1895.
La crisi del pensiero e altri «Saggi quasi politici»
di Paul Valéry
editore: Il mulino
pagine: 160
I generi entro cui spazia l'opera di Valéry sono molteplici
Degas, danza, disegno
di Paul Valéry
editore: Se
pagine: 143
"In "Degas danse dessin" il ritratto di Edgar Degas quale baudelariano "pittore della vita moderna", artista di gusti difficili e di scontrosa natura, uomo antico più che in opposizione ai suoi tempi, amico della poesia più che dei poeti, è delineato e indagato da Valery alla luce esclusiva dell'arte sua e con lo stesso tratto leggero del disegnatore, che segue l'estro nei limiti precisi della sua volontà mentre traccia sulla carte il profilo delle forme nella progressiva evoluzione della sua conoscenza. Ne deriva una sorta d'evidentissimo e documentato profilo dal vero, ma sapientemente sfumato e concertato, e con qualche variegatura non casuale di ritratto immaginario." (dalla postfazione di Beniamino Dal Fabbro)
L'idea fissa
di Paul Valery
editore: Adelphi
pagine: 152
Valéry affida la confessione, sotto forma di vivace dialogo, dei nodi intellettuali che lo avevano ossessionato e affascinato
Eupalinos o l'architetto
di Paul Valéry
editore: Mimesis
pagine: 117
Valéry pubblicò Eupalinos o l'architetto nel 1921, come prefazione al sontuoso Album Architectures (edizione a cura di L. Suë e A. Mare). "Scritto di circostanza", ovvero opera su commissione, questo moderno dialogo platonico ha l'ambizione di mostrare "che il pensiero puro e la ricerca della verità in sé possono aspirare solo alla scoperta o alla costruzione di qualche forma". Vi incontriamo Socrate e Fedro che ancora dialogano tra loro nel "pallido soggiorno" dell'Ade; essi rievocano i precetti dell'architetto Eupalinos di Megara al fine di indagare "quel gusto dell'eterno che si osserva a volte nei vivi". Tra le ombre, essi cercano di scoprire l'"ombra di qualche verità" intorno alle creazioni dell'uomo, siano quest'ultime artistiche o filosofiche. "Costruirsi, conoscersi: sono, o no, due atti?" Trova qui espressione, ai più alti livelli, il problema centrale dell'intera riflessione di Valéry, quello che ruota intorno al "terribile" e "capitale" affaire de la forme e muove dall'esperienza poietica alla conoscenza completa di se stessi, per giungere alla piena realizzazione del proprio potenziale.