Libri di Piero Calamandrei
Elogio dei giudici scritto da un avvocato
di Piero Calamandrei
editore: Ponte alle Grazie
pagine: 464
«Rileggere - o leggere per la prima volta - cosa scriveva questo grande maestro di vita, prima che di diritto, negli anni dal
Chiarezza nella Costituzione
di Piero Calamandrei
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
pagine: 72
"È un po' successo, agli articoli di questa Costituzione, quello che si dice avvenisse a quel libertino di mezza età, che avev
Elogio dei giudici scritto da un avvocato
di Piero Calamandrei
editore: Ponte alle Grazie
pagine: 442
Dalle pagine di Calamandrei balza un quadro vivacissimo e pieno di realismo, illuminato da un'aneddotica professionale e da un
Futuro postumo. Testi inediti 1950
di Piero Calamandrei
editore: Le balze
pagine: 111
Il libro raccoglie due racconti di Piero Calamandrei sulla scomparsa del genere umano a seguito di una catastrofe nucleare. In appendice due saggi su Hiroshima e la Guerra fredda.
Ada con gli occhi stellanti
di Piero Calamandrei
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 315
"Ada con gli occhi stellanti" è una sorta di romanzo d'amore e insieme di formazione attraverso la corrispondenza giovanile (1908-15) fra uno dei padri costituenti e la sua futura sposa. Un libro dal titolo evocativo che è al tempo stesso diario di una passione ma anche resoconto appassionato di scoperte culturali e filosofiche.
La burla di primavera con altre fiabe, e prose sparse
di Piero Calamandrei
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 155
"Calamandrei dal signor Preside!": ingenuamente (nel senso nobile che gli dava un altro insigne uomo civile commemorandolo: "un "ingenuo" in Parlamento") corrono i ricordi di Piero Calamandrei, in un toccante lindore di stile e di pensiero. E sembrano, queste fiabe, queste prose memorialistiche (tra cui la bellissima "Il lago e la Pia"), qualcosa del passato e della terra di Toscana casualmente appartenutogli, che lui si dispone lietamente a rendere. Era connaturato alla sua moralità un sentimento della propria esistenza come luogo di passaggio di idee, di ideali, di valori, di "storia" da restituire agli altri in opere e parole: "Niente di mio" è il titolo di una lunga dedica, "Il Ponte" quello della sua rivista. Le prose letterarie raccolte in questo libro sono sparse nell'ordine del tempo, dagli anni Dieci ai primi anni Quaranta. Parte di una produzione minore che accompagnò le più ricordate opere giuridiche e l'impegno per il progresso civile nel foro e in Parlamento. Ma più che minore, è una produzione dilettevole e parallela; Calamandrei non nascondeva la tenace vocazione alla letteratura, quasi presupponendola come mezzo di conoscenza all'altro operare: "un varco segreto per accedere ai nascondigli dell'anima vera, per rompere la cerchia dei cuori umani".
Zona di guerra. Lettere, scritti, discorsi (1915-1924)
di Piero Calamandrei
editore: Laterza
pagine: 419
L'esperienza bellica è per il giovane Calamandrei un tornante decisivo, un momento di scoperta di sé e delle proprie vocazioni. Abituati a rapportarsi a lui come a un padre della patria, è una scoperta trovarlo qui ragazzo innamorato, militare controvoglia, interessato alle fotografie più che alle armi, pieno di rimpianti per una carriera interrotta e spaesato di fronte a un evento decisivo, un momento di scoperta di sé e delle proprie vocazioni.
Discorso sulla Costituzione e altri scritti
di Piero Calamandrei
editore: La scuola di Pitagora
pagine: 16
Il Discorso sulla Costituzione fu pronunciato da Piero Calamandrei il 26 gennaio del 1955, a Milano, nel Salone degli Affreschi della Società Umanitaria in occasione dell'inaugurazione del ciclo di conferenze sulla Costituzione italiana organizzato da un gruppo di studenti universitari e medi.
Per la scuola
di Piero Calamandrei
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 143
Calamandrei individuava nella mobilità sociale il principale compito della scuola. L'opportunità aperta a tutti, indipendentemente dalla nascita, di entrare a far parte della classe dirigente, come garanzia di una giustizia sociale, ma anche come necessità di un rinnovamento efficace dei gruppi dirigenti. Considerava la scuola "un organo costituzionale" della democrazia e come la più iniqua e dannosa delle disuguaglianze il privilegio nell'istruzione. Privilegio rafforzato dall'indebolimennto della scuola pubblica a vantaggio di una privata ricca e protetta. Ancor peggio quando questa, col finanziamento statale all'istruzione privata, diventa scorciatoia verso una scuola di partito, o di setta, o di chiesa. Sono argomentazioni di grande attualità, oggi resa ancor più bruciante dal fatto che il sistema dell'istruzione in Italia sembra riavvolgersi intorno agli stessi problemi irrisolti. E il non averli mai definitivamente risolti fa di questi appassionati e lucidi interventi sulla scuola lontani mezzo secolo, scritti con l'eleganza letteraria e la sapienza di uno dei padri più nobili della Costituzione, anche una lente per rileggere la storia d'Italia. "L'analisi di Calamandrei - scrive Tullio De Mauro nell'Introduzione - si impone oggi come ieri. Passa attraverso la capacità di promuovere una istruzione che rialzi in tutta la società i livelli di cultura, la possibilità di realizzare una compiuta democrazia che dia a tutti e tutte una effettiva pari dignità".
Il fascismo come regime della menzogna
di Piero Calamandrei
editore: Laterza
pagine: 101
"Bisogna fare di tutto perché quella intossicazione vischiosa non ci riafferri: bisogna tenerla d'occhio, imparare a riconoscerla in tutti i suoi travestimenti. In quel ventennio c'è ancora il nostro specchio. Solo guardando ogni tanto in quello specchio possiamo accorgerci che la guerra di Liberazione, nel profondo delle coscienze, non è ancora terminata." I capitoli inediti di un'opera di Piero Calamandrei: un bilancio del ventennio all'indomani della Liberazione, un inno alla libertà ritrovata, un'analisi a caldo del regime.
Uomini e città della Resistenza. Discorsi, scritti ed epigrafi
di Piero Calamandrei
editore: Laterza
pagine: 358
Pubblicato una prima volta nel 1955 in occasione del decennale della Liberazione, "Uomini e città del Resistenza" è il testo f