Libri di Piero Gobetti
L'editore ideale
di Piero Gobetti
editore: Coppola editore
pagine: 98
Piero Gobetti, morto a soli 25 anni, per le percosse subite ripetutamente dai fascisti, è senza ombra di dubbio uno dei più gr
Avanti nella lotta, amore mio! Scritture (1918-1926)
di Piero Gobetti
editore: Feltrinelli
pagine: 220
Quando si pensa a Piero Gobetti si pensa soprattutto all'uomo politico, all'oppositore del fascismo. Morto a Parigi prima di compiere venticinque anni, Gobetti fu uno straordinario poligrafo. Fondatore di riviste, animatore editoriale (pubblicò la prima edizione di "Ossi di seppia" di Montale), studioso, toccò con una scrittura duttile ed efficace i generi più diversi. L'abbozzo autobiografico e il diario, la critica teatrale (spesso ferocissima), la riflessione letteraria (da Dante ad Alfieri a Leopardi, da Verga a Marinetti), la ricerca sull'arte, con affascinanti studi su alcuni pittori tra Quattro e Seicento, il ritratto umano (Eleonora Duse, Giacomo Matteotti, il Mussolini delle origini), la scrittura di viaggio, il pamphlet politico, le lettere di lavoro, d'amicizia, d'amore. Paolo Di Paolo, che a Gobetti ha dedicato il romanzo "Mandami tanta vita", raccoglie in questo volume una scelta delle "scritture" di Gobetti con l'intento di avvicinarlo a nuovi lettori. E di far riscoprire a chi lo conosce la vivacità dello stile, l'intensità della prosa di un ventenne di genio.
La filosofia politica di Vittorio Alfieri
di Piero Gobetti
editore: Edizioni di storia e letteratura
pagine: 176
Opera critica
di Piero Gobetti
editore: Edizioni di storia e letteratura
pagine: 352
Nel quadro del progetto di pubblicare nelle edizioni del Baretti le opere edite e inedite affidato a Santino Caramella da Ada
Opera critica
di Piero Gobetti
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
pagine: 290
Nel quadro del progetto di pubblicare nelle edizioni del Baretti le opere edite e inedite affidato a Santino Caramella da Ada
Matteotti
di Piero Gobetti
editore: Storia e Letteratura
pagine: 58
"Giacomo Matteotti vide nascere nel Polesine il movimento fascista come schiavismo agrario, come cortigianeria servile degli spostati verso chi li pagava; come medioevale crudeltà e torbido oscurantismo verso qualunque sforzo dei lavoratori volti a raggiungere la propria dignità e libertà. C'erano in Matteotti, ancor più alla radice, una fondamentale incompatibilità etica e una antitesi istintiva con Mussolini e il fascismo". Quanti di noi sanno oggi chi fu veramente Giacomo Matteotti, la sua personalità, la sua azione politica, il suo modo effettivo e peculiare di propugnare la causa del socialismo, prima di diventare il primo grande martire del fascismo? Dietro questa immagine ormai oleografica, ecco un ritratto composto da Piero Gobetti a ridosso dei fatti, che ha l'asciutta solennità di una "Vita" di Plutarco e nel quale noi oggi, a distanza di novant'anni esatti, non possiamo non scorgere la terribile forza di premonizione nei confronti del suo stesso giovanissimo autore, anche lui perseguitato e colpito dalla violenza fascista. Postfazione di Marco Scavino.
Dal bolscevismo al fascismo. Note di cultura politica
di Piero Gobetti
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
pagine: 80
Uscito in rivista con un diverso titolo nel marzo 1923, "Dal bolscevismo al fascismo" rappresenta il tentativo di Gobetti di t
Paradosso dello spirito russo
di Piero Gobetti
editore: Edizioni di storia e letteratura
pagine: 272
Sin da subito interessato agli avvenimenti della rivoluzione bolscevica, nel 1919 Gobetti ne aveva enunciato il «paradosso»: l