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Libri di Piero Ignazi

Il populista in doppiopetto. Berlusconi e la politica italiana

di Piero Ignazi

editore: Il Mulino

pagine: 192

«L'uomo della comunicazione televisiva non ha retto al declino del suo medium principe
15,00

L'estrema Destra in Europa

di Piero Ignazi

editore: Il Mulino

pagine: 280

Non più risposta di una borghesia spaventata di fronte alla "marea rossa", come negli anni '20 e '30, i nuovi partiti di estrema destra sono figli della società contemporanea e dei suoi problemi, esprimono insofferenza verso alcuni aspetti della modernità (come il pluralismo culturale) ma ne enfatizzano altri (come il mercato, l'individualismo). Raccolgono consensi trasversali, esercitando una forte attrazione fra i ceti popolari, perché danno risposte in termini di valori e di identità più che di interessi. La riedizione, aggiornata, di un testo che spiega le basi del sociale consenso, i valori e le caratteristiche delle nuove formazioni di estrema destra in Europa, da Le Pen a Heider.
12,39
20,66

Dal PCI al PDS

di Piero Ignazi

editore: Il mulino

pagine: 184

9,30

L'estrema Destra in Europa

di Piero Ignazi

editore: Il mulino

pagine: 272

Dopo aver definito i criteri della collocazione di estrema destra rispetto ai tradizionali partiti conservatori e aver messo o
10,33

Postfascisti? Dal Movimento Sociale Italiano ad Alleanza Nazionale

di Piero Ignazi

editore: Il mulino

pagine: 128

Ignazi cerca il futuro del partito scandagliando nel suo passato, sempre internamente diviso fra le due anime del partito movimento e del partito regime. Da un lato un funzionamento interno pienamente democratico, dall'altro defatiganti querelle sulle norme congressuali e violente contrapposizioni. Attraversato dal demone dello scontro fisico e da una concezione eroica della militanza politica, il partito è stato sballottato tra la collaborazione con le altre forze politiche e l'isolamento contro tutti. E' però anche un partito fortemente strutturato, diffuso su tutto il territorio nazionale, con centinaia di migliaia di iscritti. L'analisi approda all'oggi e alle ragioni del successo elettorale di AN.
6,20

I partiti italiani

di Piero Ignazi

editore: Il mulino

pagine: 144

8,00

Il Parlamento europeo

editore: Il mulino

pagine: 128

Alla vigilia delle elezioni per il Parlamento europeo un breve strumento da leggere prima di andare a votare
6,20

Il Parlamento europeo

editore: Il mulino

pagine: 140

Giugno 2004: i cittadini di venticinque paesi vanno alle urne per eleggere i loro rappresentanti al Parlamento europeo. Si tratta delle più grandi elezioni democratiche dell'Occidente, non solo per il numero degli elettori, ma anche per la rilevanza delle nuove sfide che il Parlamento europeo dovrà affrontare: il cammnino verso la nuova Costituzione, i primi effetti dell'allargamento e la ridefmizione del ruolo del Parlamento europeo nell'architettura costituzionale comunitaria. Questo volume, ripresentato in edizione completamente aggiornata, traccia una breve storia del Parlamento europeo attraverso le varie tappe dell'unificazione, si sofferma sui sistemi e le varie consultazioni elettorali ed illustra con chiarezza l'intricato panorama dei partiti, delle federazioni, dei gruppi parlamentari.
11,00

Il polo escluso. La fiamma che non si spegne: da Almirante a Meloni

di Piero Ignazi

editore: Il Mulino

pagine: 456

L'autore è estraneo al nostro percorso politico-culturale, ma questo non gli impedisce, anzi forse lo aiuta a rompere i vecchi
19,00

Partiti politici in Italia

di Piero Ignazi

editore: Il mulino

pagine: 141

Nel precedente libro che Ignazi aveva pubblicato in questa collana (ormai più di 10 anni fa) su "I partiti italiani", i protag
11,00

Forza senza legittimità. Il vicolo cieco dei partiti

di Piero Ignazi

editore: Laterza

pagine: 153

Che cosa è un partito e a cosa serve, oggi? In tutto l'Occidente soffiano venti di protesta e disaffezione nei suoi confronti. "Il cahiers de doléances" è molto lungo. I partiti non interpretano più le opinioni dei cittadini, pensano solo ai loro interessi, sono corrotti inefficienti e incapaci, sono ferri vecchi ereditati da un passato lontano, morto e sepolto, creano solo disordine e divisione. Non sono accuse nuove. Risuonano più o meno dalla loro nascita. I partiti hanno sempre creato una sorta di ansia sociale. Perché dividevano il corpo sociale, creavano passioni spesso incontenibili e portavano a conflitti rovinosi. Insomma, i partiti erano e sono tuttora considerati all'origine di tutti i mali. Eppure non c'è scampo: senza partiti non c'è democrazia. Se vogliamo un sistema pluralista e democratico dobbiamo "tenerci" dei partiti. Questo libro sostiene che i partiti non solo rimangono strumenti ineludibili per l'organizzazione del consenso e la scelta dei rappresentanti, ma sono oggi più "forti" di un tempo. Sono in ritirata sul territorio dove hanno perso quasi ovunque iscritti e chiuso sedi; al contempo, però, hanno accentrato e verticalizzato le loro risorse nelle strutture centrali nazionali e nelle assemblee rappresentative. Oggi dispongono, nei quartieri generali e nei gruppi parlamentari e consiliari, di una quantità di personale, strutture e finanziamenti molto superiore al passato...
8,00

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