Libri di Pierre Clastres
Cronaca di una tribù
di Pierre Clastres
editore: Meltemi
pagine: 322
In questo primo lavoro sul campo di Pierre Clastres, uno dei più stimati antropologi del nostro tempo, incontriamo i guayaki,
L'antropologia politica. Il potere e le società contro lo Stato
di Pierre Clastres
editore: Ombre corte
pagine: 79
Nelle due interviste qui raccolte (l'una del 1974, apparsa in "L'Ati-mythes", l'atra raccolta da Raymond Bellour e pubblicata
L'anarchia selvaggia
di Pierre Clastres
editore: Eleuthera
pagine: 144
Da dove viene il dominio dell'uomo sull'uomo? Come si afferma la coercizione politica? Per rispondere a queste domande crucial
L'anarchia selvaggia. Le società senza stato, senza fede, senza legge, senza re
di Clastres Pierre
editore: Eleuthera
pagine: 120
L'indagine sulla dimensione politica è il cuore della speculazione etnologica di Clastres: da dove viene il dominio dell'uomo
L'anarchia selvaggia
Le società senza stato, senza fede, senza legge, senza re
di Clastres Pierre
editore: Eleuthera
pagine: 120
L'indagine sulla dimensione politica è il cuore della speculazione etnologica di Clastres: da dove viene il dominio dell'uomo
La società contro lo Stato. Ricerche di antropologia politica
di Pierre Clastres
editore: Ombre corte
pagine: 160
Partendo dalla critica del pregiudizio etnocentrico, attraverso una serie di saggi pubblicati in un breve arco di tempo e qui riuniti a formare un discorso unitario e avvincente, Pierre Clastres muove alla scoperta delle culture amerindiane. Non delle culture superiori dell'America centromeridionale (Inca, Maya, Aztechi), ma del mondo "selvaggio" dei Tupinambà, dei Guayakì, dei Guaranì: popolazioni in gran parte distrutte dall'avanzata della civiltà occidentale, che non riuscì a integrarle. Attraverso un'attenta lettura dei miti, dei riti, delle istituzioni sociali, dei costumi sessuali, dei modi di produzione e, quando possibile, dei testi "poetici", Clastres ricostruisce il modello di tali culture. La scoperta principale, ma non la sola, a cui perviene la sua ricerca, riguarda l'assenza di istituti propriamente politici o, se si preferisce, l'impotenza politica dei capi, da intendersi non come segno di incapacità a produrre forme più evolute di convivenza civile, ma come alternativa culturale al modello occidentale di società politica. Ciò che agli occhi dei primi esploratori e colonizzatori apparve, dunque, come prova dell'inferiorità etnica di quelle popolazioni, appare a Clastres, in un contesto più sensibile alle differenze culturali, il principio intorno al quale noi possiamo ricostruire l'intero significato delle culture amerindiane.
La società contro lo Stato. Ricerche di antropologia politica
di Pierre Clastres
editore: Ombre corte
pagine: 159
Partendo dalla critica del pregiudizio etnocentrico, Clastres muove alla scoperta di quelle culture amerindiane in gran parte distrutte dall'avanzata della civiltà occidentale, che non riuscì a integrarle. Attraverso una attenta lettura dei miti, dei riti, delle istituzioni sociali, dei costumi sessuali, dei modi di produzione, la scoperta principale a cui perviene Clastres è l'importanza politica dei capi, non tanto come incapacità di produrre forme più evolute di convivenza, ma come alternativa culturale al modello occidentale di società politica, lo Stato.