Libri di Pollan Michael
La botanica del desiderio. Osservare il mondo con gli occhi delle piante
di Michael Pollan
editore: Aboca Edizioni
pagine: 216
Uno degli aspetti più strani di noi esseri umani è il nostro rapporto con la natura
Il dilemma dell'onnivoro. Cosa si nasconde dietro quello che mangiamo
di Michael Pollan
editore: Aboca Edizioni
pagine: 368
Hamburger e patatine
Piante che cambiano la mente. Oppio, caffeina, mescalina
di Michael Pollan
editore: Adelphi
pagine: 293
Per tutti noi l'assunzione quotidiana di caffeina coincide nientemeno che con la «condizione normale della coscienza»
Come cambiare la tua mente
di Michael Pollan
editore: Adelphi
pagine: 474
Un personalissimo incrocio fra un diario di viaggio e la cronaca di un lungo esperimento, dove Pollan incontra una serie di uo
Cotto
di Michael Pollan
editore: Adelphi
pagine: 506
Quanto più invadenti sono i presunti virtuosismi di aspiranti cuochi, tanto meno sappiamo mettere in tavola qualcosa di decent
Come cambiare la tua mente
di Michael Pollan
editore: Adelphi
pagine: 474
Nella consistente letteratura generata dalla sua scoperta a oggi, l'LSD è sempre stato presentato come una via d'accesso privi
In difesa del cibo
di Michael Pollan
editore: Adelphi
pagine: 256
«Michael Pollan è un genere particolare di scrittore
Una seconda natura
di Michael Pollan
editore: Adelphi
pagine: 306
Dacché Nabucodonosor elevò i giardini pensili di Babilonia pur di lenire la nostalgia della sua sposa per le colline dell'infanzia, il giardino è sempre stato una seconda natura, foggiata dall'uomo in base alla sua cultura ed esperienza. Ma di questi tempi il giardino è anche un campo di battaglia ideologico ed etico fra l'"utopia suburbana" del prato sempre perfettamente curato e la ribellione antinomiana dei cultori della wilderness, discepoli di Thoreau. Per fortuna esiste un terzo partito - quello che fu, ad esempio, di Alexander Pope, che agli architetti del paesaggio suoi contemporanei consigliava semplicemente: "Consulta sempre il Genio del luogo". Pollan - che di Pope condivide l'ironia e il buonsenso, oltre che il piglio eclettico da filosofo, umorista, narratore e polemista - sa da quale parte schierarsi, e lo fa nel modo che più gli è congeniale: con questo volume, che riesce a essere al tempo stesso esilarante autobiografia, racconto di un'odissea intellettuale e brioso trattato di giardinaggio empirico-teorico.
Cotto
di Michael Pollan
editore: Adelphi
pagine: 506
Quanto più invadenti sono i presunti virtuosismi di aspiranti cuochi, tanto meno sappiamo mettere in tavola qualcosa di decente. Michael Pollan, si sa, ama i paradossi, e nel tentativo di sciogliere quello alla base del suo nuovo libro è partito per un viaggio sulle piste dei quattro elementi con cui da tempo immemorabile cuciniamo (acqua, aria, terra, fuoco), e a caccia dei piccoli, affascinanti misteri che i maghi, non tanto della cucina ma della preparazione dei nostri alimenti, rivelano a chi sa ascoltarli. Un'avventura che lo ha portato molto lontano: a vagare nelle immense fornaci del locale nel North Carolina dove si allestisce un barbecue leggendario in tutti gli Stati Uniti o ad apprendere da un grande fornaio per quali vie sottili e imprevedibili acqua e aria trasformino il grano in pane, oppure ancora a curiosare nei laboratori di quegli autentici domatori di germi e batteri che sono i maestri della fermentazione - formaggiai e birrai. Ma altrettanto appassionanti sono gli esperimenti che Pollan compie tutti i giorni al tavolo della sua cucina, e di riflesso della nostra: che dopo aver letto questo libro non riusciremo più a guardare (né a usare) nello stesso modo.
La botanica del desiderio. Il mondo visto dalle piante
di Michael Pollan
editore: Il saggiatore
pagine: 255
Abbiamo scelto noi le specie vegetali che coltiviamo e lasciamo proliferare nel mondo o in realtà è accaduto il contrario? Sia
La botanica del desiderio. Il mondo visto dalle piante
di Michael Pollan
editore: Il saggiatore
pagine: 255
Scegliere e coltivare le piante che sono più utili può sembrare solo uno dei modi in cui gli uomini intervengono sulla natura. Ma proviamo a ribaltare la prospettiva: e se fossero state le piante a scegliere l'uomo, facendo leva sulle sue esigenze e adattandosi a esse? Lo hanno "addomesticato", si sono garantite la sua alleanza, hanno approfittato del suo interesse a riprodurle. Michael Pollan ne ha scelte quattro emblematiche - la mela, il tulipano, la cannabis, la patata - legate intimamente ai desideri umani : dolcezza, bellezza, ebbrezza e controllo. "La botanica del desiderio" ripercorre la storia politica, sociale, economica e naturale del nostro pianeta dal punto di vista di questi organismi, dimostrando, con ironia e immediatezza, che quella tra noi e loro è una relazione reciproca.
In difesa del cibo
di Michael Pollan
editore: Adelphi
pagine: 252
Nel "Dilemma dell'onnivoro" Michael Pollan aveva smontato il pranzo che ci apparecchiamo ogni giorno, dimostrando che cosa realmente contenga, a dispetto di quanto dicono le etichette. In questo libro, che amplia e conclude il precedente, Pollan va oltre, demolendo una credenza particolarmente pericolosa e ormai diffusissima, e cioè che a renderci più sani e più belli non siano tanto le cose che mangiamo, quanto le sostanze che le compongono. Nel mondo immaginato dai nutrizionisti, ricorda Pollan, anziché perdere tempo a sbucciare e fare a spicchi le arance basterebbe assumere una quantità equivalente di vitamina C. Ma accade invece che gli stessi nutrizionisti mettano improvvisamente al bando le componenti della dieta che fino a poche settimane prima avevano presentato come irrinunciabili, e che per paradosso gli Stati Uniti, cioè il paese più ossessionato di qualsiasi altro dal terrore di mangiare qualcosa che fa male, o di non mangiare ciò che fa bene, si siano dati il modello alimentare più malsano e patogeno fin qui conosciuto. Il rimedio? Sarebbe semplice, sostiene Pollan: non mangiare nulla che la nostra nonna non avrebbe mangiato. In altre parole, cibo, meglio se poco, e meglio ancora se verde. Sarebbe semplice, cioè, se non sconvolgesse il credo dell'industria più potente e insostituibile al mondo, quella agroalimentare. Che, come dimostrano le violentissime polemiche già suscitate da questo libro alla sua uscita, non intende arrendersi neppure all'evidenza senza combattere.