Libri di Raffaele La Capria
Fiori giapponesi-Esercizi superficiali
di Raffaele La Capria
editore: Mondadori
pagine: 264
Brevissimi racconti che "sbocciano" come fiori nella mente del lettore, ognuno con il suo piccolo frammento di verità, nel suo
Me visto da lui stesso. Interviste 1970-2001 sul mestiere di scrivere
di Raffaele La Capria
editore: Manni
pagine: 208
Guappo e altri animali
di Raffaele La Capria
editore: Mondadori
pagine: 132
È vero che da ogni scrittore si potrebbe trarre il suo proprio, personalissimo bestiario, rintracciabile nelle sue opere o nascosto nel suo inconscio. Prima di trovarsi di fronte alle pagine che presentiamo, difficilmente si sarebbe pensato a La Capria come a uno scrittore "animalista". E invece. Invece adesso possiamo dire che pochi scrittori hanno dimostrato verso gli animali tanta partecipe tenerezza, tanta simpatia nel senso etimologico di capacità di patire insieme. Un'empatia che si esercita verso le creature più tradizionalmente "amiche dell'uomo", come il fedele e amatissimo cane Guappo, ma anche verso quelle più apparentemente aliene. Per esempio, la privazione della libertà che provoca il nobile avvilimento di un felino dietro le sbarre è la stessa che sconvolge il muto destino di un pesce dietro la lastra vetrata di un acquario; la sofferenza che vela lo sguardo supplice di un cane non appare meno ingiusta quando sfolgora sotto la palpebra rugosa di una civetta. Messi l'uno dopo l'altro questi brani, tra i quali si riconoscono facilmente alcuni luoghi classici della produzione lacapriana, acquistano una luce nuova. Sprigionano tanta forza nel mettersi dalla parte degli ultimi, degli esseri che non hanno la parola per farsi udire, che la prosa di La Capria sembra allargarsi ad abbracciare una forma di comunicazione più vasta, l'empatia profonda che mette in armonia l'uomo con tutte le altre creature.
Fiori giapponesi. Cinquantacinque pezzi facili
di Raffaele La Capria
editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
pagine: 146
I fiori giapponesi sono semi di carta: gettati in un bicchiere d'acqua, si dischiudono in un fiore che cresce e si espande occ
Doppio misto
di Raffaele La Capria
editore: Mondadori
pagine: 131
Un viaggio in America alla fine degli anni Cinquanta, l'Università di Harvard, gli incontri a volte esilaranti che rivelano i
Umori e malumori
di Raffaele La Capria
editore: Nottetempo
pagine: 115
"In tempi in cui la complicazione viene confusa con l'intelligenza, e sembra più profonda della semplicità, io ho scelto per me 'lo stile dell'anatra' della leggerezza che non mostra lo sforzo che si fa per ottenerla - tenendo sempre presente che semplicità non è semplificazione, e vale solo dopo aver sbrogliato il gomitolo della complessità". Le brevi prose di "Umori e malumori" raccontano l'Italia dei nostri giorni, della politica aberrante, della falsa-buona letteratura, il paese dello stato d'emergenza, in cui anche i numeri diventano, a seconda dell'opportunità, di destra o di sinistra. Tra pensieri vaganti e sorrisi infuriati, La Capria propone una galleria di stati d'animo, il diario intimo di un intellettuale che reagisce, come il gatto della copertina, alle provocazioni che lo stato delle cose nel nostro paese quotidianamente gli offre.
Storia di un'amicizia tra uno scrittore e un lettore. Lettere (1995-2001)
editore: Archinto
pagine: 165
Il carteggio tra Raffaele La Capria e un suo lettore, all'inizio a lui del tutto sconosciuto, Beppe Agosti, nasce "per caso" dal desiderio di quest'ultimo di conoscere un autore "famoso". Le lettere documentano il "rapporto tra uno scrittore e un lettore, tanto più interessante in quanto questo lettore non è un critico e nemmeno strettamente parlando un intellettuale addetto ai lavori, ma una persona sensibile che esprime liberamente le sue opinioni". La costanza e l'ammirazione dimostrate da Agosti riescono a smuovere l'indifferenza dello scrittore, che finisce col rivelare proprio a un "estraneo" il suo animo e i pensieri più riposti. Gli incontri diretti tra i due corrispondenti sono stati molto rari e sono dunque raccontati da Agosti come eventi straordinari, con un'esaltazione che, se a tratti può apparire eccessiva, è però giustificata dallo "stupore" della persona comune dinanzi al personaggio famoso.
Ultimi viaggi nell'Italia perduta
di Raffaele La Capria
editore: Bompiani
pagine: 188
"'Rievocare i paesaggi del passato non si può, diremo che Dio non vuole; vi è in essi alcunché dell'Eden consentilo all'uomo una volta sola... egli non può rientrarvi.' Questa frase mi tornava alla mente mentre mettevo insieme questo libro dove appunto si parla di quell'Italia perduta che oggi ci appare attraverso le parole di alcuni degli ultimi viaggiatori che la videro in un tempo non lontano - come un Eden consentito all'uomo una volta sola. E proprio quelli della mia generazione, che ne conservano il ricordo, possono ancora fare il raffronto tra i luoghi di una volta e i luoghi di oggi, nati dal rapporto sbaglialo fra tradizione e modernità, cultura e classe dirigente. È questo rapporto sbagliato che ha dato origine a quell'ibrido per cui oggi un luogo non è quello che era né quello che vorrebbe essere. Questo è accaduto a tutti i luoghi che nomino in questo libro, ai 'sacri siti' di una volta, a Positano, a Ischia, a Procida, a Capri, e a gran parte dei luoghi più prestigiosi dell'Italia Meridionale e della Sicilia; e naturalmente a Napoli stessa." (Raffaele La Capria)
Interviste con alieni
di Raffaele La Capria
editore: ED-Enrico Damiani Editore
pagine: 96
Quattro interviste impossibili ad altrettanti alieni, che abitano epoche e paesi diversi; alieni perche refrattari alle nostre categorie e alla nostra mentalità.
Ferito a morte
di Raffaele La Capria
editore: Mondadori
pagine: 238
«Testimonianza vibrante di quegli irripetibili anni Cinquanta napoletani e italiani - teneri e sfacciati, avviticchiati e svan