Libri di Raffaele La Capria
Tu, un secolo. Lettere
di Raffaele La Capria
editore: Mondadori
pagine: 168
"Conta più chi ti conosce di chi conosci tu" ha scritto Wislawa Szymborska
Cent'anni di impazienza. Un'autobiografia letteraria
di Raffaele La Capria
editore: Minimum fax
pagine: 193
In questa autobiografia letteraria Raffaele La Capria, uno dei maestri della narrativa italiana del Novecento, parla di letter
Ferito a morte
di Raffaele La Capria
editore: Mondadori
pagine: 168
La vicenda narrata in "Ferito a morte" si svolge nell'arco di circa undici anni, dall'estate del 1943, quando, durante un bomb
La vita salvata. Conversazioni con Giovanna Stanzione
di Raffaele La Capria
editore: Mondadori
pagine: 168
La scrittura è un incontro tra se stesso e l'altro
La mosca nella bottiglia-Lo stile dell'anatra
di Raffaele La Capria
editore: Mondadori
pagine: 230
Il fil rouge che lega "La mosca nella bottiglia" (1996) e "Lo stile dell'anatra" (2001) - raccolte di annotazioni, elzeviri, b
Il fallimento della consapevolezza
di Raffaele La Capria
editore: Mondadori
pagine: 113
"Io sono nato nel 1922 a Napoli, in una città che ha molti volti e che recita se stessa; dove è ambigua, come in ogni recita,
Ai dolci amici addio
di Raffaele La Capria
editore: Nottetempo
pagine: 142
I ritratti raccolti in questo libro, dedicati da Raffaele La Capria ad alcuni tra i suoi più cari amici scomparsi, si collocano all'incrocio tra ricordo, racconto, biografia sintetica e autobiografia: perché, come dice l'autore con semplicità, "senza di loro oggi non sarei quello che sono". Chiunque conosca le ragioni profonde e i cammini tenaci dell'amicizia non potrà non rimanere colpito da queste testimonianze: Rosi, Patroni Griffi, Moravia, Morante, Bompiani, Parise, Garboli, Ortese (tra gli altri) - a ognuno dei "dolci amici", con le parole di Dante, è dedicato un addio appassionato, intenso e ricco di vita che, anche in questo nostro "tempo smemorato", li fa emergere dalle pagine con la schiettezza, nettezza di contorni e vivacità cui da sempre l'autore ci ha abituati. E raccontando di loro, descrivendone con grandissimo affetto "le opere e i giorni", lo scrittore racconta pure di se stesso e dei lunghi anni che ha attraversato: le stagioni culturali, gli incontri, il lavoro, le città, i viaggi, i libri, i pensieri - una speciale ricchezza che questo libro ci restituisce intatta.
Interviste con alieni
di Raffaele La Capria
editore: ED-Enrico Damiani Editore
pagine: 96
Quattro interviste impossibili ad altrettanti alieni, che abitano epoche e paesi diversi; alieni perche refrattari alle nostre categorie e alla nostra mentalità.
Ferito a morte
di Raffaele La Capria
editore: Mondadori
pagine: 238
«Testimonianza vibrante di quegli irripetibili anni Cinquanta napoletani e italiani - teneri e sfacciati, avviticchiati e svan
Di terra e mare
editore: Laterza
pagine: 92
Muovendo da pensieri che vengono da lontano, Raffaele La Capria e Silvio Perrella intrecciano le loro voci sulla felicità e il
Ultimi viaggi nell'Italia perduta
di Raffaele La Capria
editore: Bompiani
pagine: 188
"'Rievocare i paesaggi del passato non si può, diremo che Dio non vuole; vi è in essi alcunché dell'Eden consentilo all'uomo una volta sola... egli non può rientrarvi.' Questa frase mi tornava alla mente mentre mettevo insieme questo libro dove appunto si parla di quell'Italia perduta che oggi ci appare attraverso le parole di alcuni degli ultimi viaggiatori che la videro in un tempo non lontano - come un Eden consentito all'uomo una volta sola. E proprio quelli della mia generazione, che ne conservano il ricordo, possono ancora fare il raffronto tra i luoghi di una volta e i luoghi di oggi, nati dal rapporto sbaglialo fra tradizione e modernità, cultura e classe dirigente. È questo rapporto sbagliato che ha dato origine a quell'ibrido per cui oggi un luogo non è quello che era né quello che vorrebbe essere. Questo è accaduto a tutti i luoghi che nomino in questo libro, ai 'sacri siti' di una volta, a Positano, a Ischia, a Procida, a Capri, e a gran parte dei luoghi più prestigiosi dell'Italia Meridionale e della Sicilia; e naturalmente a Napoli stessa." (Raffaele La Capria)