Libri di Raimondi Ezio
Camminare nel tempo. Una conversazione con Alberto Bertoni e Giorgio Zanetti
di Raimondi Ezio
editore: Il mulino
pagine: 205
Attraverso il metodo dell'intervista due empatici quanto rigorosi ex allievi, ormai studiosi affermati a loro volta, ci conseg
La retorica d'oggi
di Ezio Raimondi
editore: Il mulino
pagine: 112
In principio era la parola: il dialogo, il rapporto dell'uomo con il suo simile. La retorica, arte della parola, va dunque intesa non come luogo dell'artificio e dell'inganno ma come lo strumento che amministra e negozia i conflitti, come arte della convivenza. Ed è in questa chiave che va letta la rivalutazione della retorica operata da Ezio Raimondi, che va al di là dei confini letterari per investire territori filosofici e antropologici. Ripercorrere la vicenda storica della retorica, delle sue sfortune e fortune, conduce allora a un'intensa rivendicazione della sua centralità nella "conversazione" tra gli uomini.
Un teatro delle idee
Ragione e immaginazione dal Rinascimento al Romanticismo
di Raimondi Ezio
editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
pagine: 513
Del dialogo decisivo fra letteratura e saperi all'apparenza lontani, come le scienze, la pittura, la filosofia e il diritto, R
Le voci dei libri
di Ezio Raimondi
editore: Il mulino
pagine: 113
Tanto è manifesto l'appetito di Ezio Raimondi per i libri, che un'allieva impertinente gli attribuì la qualifica di "libridinoso". Non è però la passione del collezionista o del bibliomane. Il libro, dice Raimondi, è una creatura che ci parla, e leggere è un'occasione di incontro e di amicizia. Riandare ai libri che ci hanno accompagnato negli anni significa allora davvero ritrovare pagine e persone che ci sono state amiche. Mentre l'età di Gutenberg volge forse al tramonto, la parola vivida di questo grande lettore testimonia l'inesauribile tesoro di conoscenza e affetti che l'esperienza del libro sa portare nella nostra vita.
Ombre e figure. Longhi, Arcangeli e la critica d'arte
di Ezio Raimondi
editore: Il mulino
pagine: 126
C'è un territorio misteriosamente comune che avvicina la critica d'arte allo studio della letteratura, una regione di confine che è da sempre al centro delle riflessioni di Ezio Raimondi. Come testimoniano gli scritti qui raccolti, il dialogo fra questi due universi è radicato nel profondo della storia intellettuale del grande italianista bolognese, fin da quando, studente universitario appena ventenne, ebbe l'incontro folgorante con un maestro della storia dell'arte come Roberto Longhi. E il dialogo continua poi con gli eredi bolognesi del magistero longhiano, a cominciare da Francesco Arcangeli e dalla sua intelligenza appassionata della modernità. Mai a proprio agio fra le formule interpretative correnti, di Longhi e della sua scuola Raimondi propone una lettura in più sensi sorprendente, che avvalora in primo luogo la passione conoscitiva di un'indagine delle forme come segni dell'umano, sempre animata da un rapporto diretto e vivo con le inquietudini del presente. In questa luce, alla fine, anche per il critico letterario l'esperienza delle figure e dei colori conduce veramente, come voleva lo stesso Longhi, a "far ribattere il proprio polso" al ritmo molteplice di quello dei secoli e delle culture.
La stagione di un recensore. Cinquanta corsivi
di Ezio Raimondi
editore: Monte Università Parma
pagine: 164
Il senso della letteratura
di Ezio Raimondi
editore: Il mulino
pagine: 257
In questo libro Ezio Raimondi tira le somme di quindici anni di lavoro critico, mostrando le linee portanti di una ricerca straordinariamente viva e attuale. Filologia, ermeneutica, intertestualità, critica: sono termini che nelle sue pagine diventano interdipendenti e cooperanti, tanto sul piano della ricerca teorica quanto su quelli della concreta analisi testuale e del ricordo commosso di grandi critici quali Vittore Branca e Natalino Sapegno. La letteratura diviene così un'inesausta trama dialogica, da interrogare negli echi profondi delle sue risonanze storiche, morfologiche, interpretative, da Tasso a Manzoni, da d'Annunzio a Svevo.
Un'etica del lettore
di Ezio Raimondi
editore: Il mulino
pagine: 76
In quale tempo e in quale spazio ha luogo il singolare, fragile evento della lettura? Da queste domande prende avvio il breve e nitido saggio che Ezio Raimondi, uno dei massimi studiosi della letteratura oggi in Italia, ha dedicato al leggere. È un atto apparentemente semplice, un gesto quotidiano, eppure leggere è un rapporto complesso fra due persone, l'autore e il lettore, che ha luogo attraverso un testo. Chi legge fa vivere un testo, lo realizza, mettendosi così in comunicazione con l'altro, con una diversità. Nel leggere è implicata la disponibilità ad ascoltare, a entrare in relazione, a non prevaricare l'altro con la propria individualità. Esiste dunque un'etica della lettura, che è fatta di filologia e passione, capacità di intendere e disponibilità a mettersi in gioco.
La dissimulazione romanzesca. Antropologia manzoniana
di Ezio Raimondi
editore: Il mulino
pagine: 252
Con la "Dissimulazione romanzesca", ora riproposta in una nuova edizione accresciuta, Raimondi corona una lunga fedeltà a Manz
Le metamorfosi della parola. Da Dante a Montale
di Ezio Raimondi
editore: Mondadori bruno
pagine: 246
Una lezione, per Raimondi, deve essere sempre pensata e costruita come "un testo orale", ovvero come una conversazione con un pubblico di ascoltatori attivi, a cui si rivolge l'invito a leggere "tessendo relazioni tra elementi diversi", a mettere "un po' d'ordine in una complessità che all'inizio può sembrare un disordine". Intendendo la lettura e la letteratura come una moltiplicazione di incontri, questo testo intesse il dialogo con il lettore e con la storia letteraria, indagando in particolare il processo di scambio fra alcuni testi classici della nostra tradizione e la loro metamorfosi dialettica attraverso le grandi tappe della cultura italiana ed europea.