Libri di Rigotti Francesca
Clemenza
di Francesca Rigotti
editore: Il mulino
pagine: 136
Virtù giuridica, morale e politica: il coraggio di praticarla Chi esercita o dovrebbe esercitare la clemenza: il giudice miser
Buio
di Francesca Rigotti
editore: Il mulino
pagine: 136
Alla luce associamo il bene, la conoscenza, la verità, la giustizia
Migranti per caso. Una vita da expat
di Francesca Rigotti
editore: Raffaello Cortina Editore
pagine: 132
Che cosa differenzia un expat da un migrante? In questo libro si parla di expat e di migranti mescolando con misura consideraz
De senectute
di Francesca Rigotti
editore: Einaudi
pagine: 111
Questa non è un'epoca per vecchi: nell'orgia di giovanilismo che contraddistingue i nostri giorni, donne e uomini anziani sono
Manifesto del cibo liscio. Per una nuova filosofia in cucina
di Francesca Rigotti
editore: Interlinea
pagine: 111
Che cos'è il cibo liscio? Francesca Rigotti, autrice della "Filosofia in cucina" e della "Filosofia delle piccole cose", prende spunto dalla distinzione tracciata da Deleuze e Guattari tra due tipi di spazi: quello "rigato" (cartesiano, gerarchico, egemonico, rigido: lo spazio del potere) e quello "liscio" (fluido, mutevole: lo spazio del non potere). Il libro vi adatta il modello alimentare per dimostrare come nel cibo liscio nasca la possibilità di nutrirsi con alimenti sani che non provocano disagi e malattie. Un nuovo modo di appassionarsi alla cucina.
Onestà
di Francesca Rigotti
editore: Cortina raffaello
pagine: 165
L'onestà è una cosa troppo seria per lasciarla in mano a politici e amministratori non sempre educati ai temi etici. Peraltro, il concetto di onestà non si limita al significato economico che definisce onesto chi non ruba, non froda e non corrompe, ma è molto più articolato. Obiettivo di questo libro è restituire un po'della ricchezza di sensi del sostantivo onestà, dell'aggettivo onesto e dell'avverbio onestamente, dal punto di vista storico come da quello concettuale. Scopriremo che onestà ha a che fare con intenzioni, motivi e disposizioni del carattere e del comportamento di una persona. Ma è importante possedere tali tratti del carattere e dimostrarli nel comportamento? E rilevante che una persona sia onesta? Potrebbe essere più significativo che sia compassionevole o generosa. E che cos'è davvero l'onestà? E una virtù? E l'onestà delle donne è diversa da quella degli uomini? A tali domande risponde l'autrice. Se poi le risposte serviranno anche a farci diventare più onesti, è tutto da vedere.
La filosofia in cucina. Piccola critica della ragion culinaria
di Francesca Rigotti
editore: Il mulino
pagine: 101
Filosofare e cucinare sono attività rimaste spesso estranee l'una all'altra anche per la differenza di genere fra coloro che le svolgono: cuoche le donne, filosofi gli uomini. Ma conoscere e mangiare sono fatti della stessa pasta, come ci rivelano innumerevoli metafore: divorare un libro, digerire un concetto, masticare un po' di latino, aver sete di sapere. Preparare cibi o pensieri: vale l'abilità di contrapporre, separare e congiungere elementi in un universo ordinato secondo leggi, logiche, rituali precisi. Proviamo dunque ad entrare in una cucina filosofica, dove questi due mondi si riuniscono: mangiando olive e fichi secchi con Platone, seduti alla tavola di Kant, a merenda con Kierkegaard, nei ristoranti della Rive gauche con Sartre.
Partorire con il corpo e con la mente. Creatività, filosofia, maternità
di Francesca Rigotti
editore: Bollati Boringhieri
pagine: 178
Se ha ragione C. S. Peirce a sostenere che siamo spinti a produrre pensiero soprattutto quando qualcosa ci frastorna, e lo facciamo per ritrovare l'equilibrio perduto, le incombenze di una madre dovrebbero risultare le più congeniali alla creatività della mente. Ma per la tradizione filosofica occidentale "cuore di mamma" non si concilia affatto con "testa di mamma", anzi sembra precluderne addirittura la possibilità. Dove si muovono le viscere, non c'è posto per l'astrazione. Maneggiando con sapiente garbo e al tempo stesso con giudizio saettante dottrine, mitologie, teologhemi, Francesca Rigotti capovolge tale luogo comune: le cure domestiche attivano un sensorio estetico e morale che, lungi dall'ostacolare la riflessione, offre un prezioso vantaggio speculativo. Una prospettiva "praticalista" che ha radici nell'esperienza di Rigotti filosofa e madre di quattro figli, arruola figure esemplari - come la prolificissima G. E. M. Anscombe, studiosa di Wittgenstein - e rifà all'inverso il cammino di una delle metafore più comuni, quella della concezione e del parto intellettuali. Esclusi dalla procreazione carnale, i filosofi se ne sono appropriati in modo traslato, e ne hanno coniato una versione eroica e spiritualizzata che ha finito per obliterare la figura della madre. È venuto il momento di restituirle la centralità all'interno delle "cose prime".
Nuova filosofia delle piccole cose
di Rigotti Francesca
editore: Interlinea
pagine: 117
Piccole cose che insegnano a pensare ("Il Sole 24 Oore"), "Libriccino che ci aiuta a reimparare l'esercizio smarrito di ricono