Libri di Robert Walser
Poesie. Testo tedesco a fronte
di Robert Walser
editore: Casagrande
pagine: 132
Un individuo che cammina lungo prati nebbiosi alla ricerca di una lontana e imprecisata dimora, o, all'opposto, segregato nell
Commedia
di Robert Walser
editore: Adelphi
pagine: 234
Una Cenerentola che ama servire e farsi battere dalle sorelle; il principe che all'improvviso s'innamora della matrigna di Bia
Seeland
di Robert Walser
editore: Adelphi
pagine: 252
Quello a cui Walser ci invita nelle prose qui raccolte - dove la sua «smania vagabonda» si traduce come sempre in «smania di r
Sulle donne
di Walser Robert
editore: Adelphi
pagine: 70
La meraviglia delle donne e l'incanto dell'amore fanno da leitmotiv a queste pagine postume, un manoscritto del 1926 cui Carl
Ritratti di pittori
di Walser Robert
editore: Adelphi
pagine: 134
Attratto per un'intera vita dal teatro, come dimostrano i suoi "Ritratti di scrittori", Walser nutrì una passione altrettanto
Pezzi in prosa
di Walser Robert
editore: Quodlibet
pagine: 89
I "Prosastticke" di Walser furono pubblicati dall'editore Rascher di Zurigo nel 1916
Il brigante
di Walser Robert
editore: Adelphi
pagine: 179
Karl Moor, il protagonista dei "Masnadieri" di Schiller, era l'eroe preferito del piccolo Robert Walser: e proprio travestito
Storie
di Walser Robert
editore: Adelphi
pagine: 154
Quando apparvero queste Storie, nel 1914, un giovane recensore, Robert Musil, mise subito in guardia i lettori
Storie che danno da pensare
di Robert Walser
editore: Adelphi
pagine: 169
"Miniaturista per eccellenza, sensibile, attento e nel contempo spiritoso, Walser riesce a comporre in modo assolutamente disinvolto e involontario gioielli di prosa perfetti, ciascuno dei quali possiede la rotondità e la purezza di una poesia". Così scriveva Stefan Zweig, e il suo giudizio non potrà che essere condiviso dal lettore di "Storie che danno da pensare", raccolta di prose - divagazioni letterarie, bozzetti, apologhi - composte tra il 1906 e il 1912, durante il "periodo berlinese". Sono pagine dense e leggere al tempo stesso, in cui qualsiasi oggetto d'osservazione, per un istante, può apparire sotto una luce di rara intensità: dall'Artesiana di van Gogh alle ballerine russe, dall'ingresso dei pantaloni nella moda femminile alla cucina. Walser ci parla della natura onirica del teatro, e anche la sua prosa assume la sostanza dei sogni. Ci trasporta nella vita berlinese del primo Novecento, contemplata con l'occhio avido dell'immigrato dal microcosmo elvetico: "Qui nella metropoli si percepisce bene come vi siano ondate di intelligenza che passano impetuose sopra la vita di una società, pari a un lavacro". Occhio al quale non potranno sfuggire i tipi umani, fissati per sempre in ritratti irresistibili come quello di Kutsch, lo pseudoartista: "Ha sempre paura che qualcuno possa farsi bèffe di lui, ma ci sono certe persone che si possono ritrarre fedelmente solo facendosi beffe di loro".
Ritratti di scrittori
di Robert Walser
editore: Adelphi
pagine: 163
Composti tra il 1902 e il 1936, questi ritratti raccontano di Goethe, Schiller e Hölderlin, di Kleist, Dickens e Dostoevskij, ma al tempo stesso dicono molto anche di Walser, delle sue inclinazioni, idiosincrasie e gusti. Scelti per empatia o contrasto, per intima risonanza o alterità inconciliabile, gli scrittori su cui si sofferma sono protagonisti di piccole gemme o figure di quel teatro da cui lo scrittore fu sempre attratto. "Scrivere significa accalorarsi in silenzio": coerente con tale assunto, Walser è ora regista, ora attore che recita a braccio, ora sommo trasformista. Biografie immaginarie, monologhi ossessivi e commedie, questi ritratti sono approssimazioni all'immagine segreta che certi scrittori avrebbero potuto avere di se stessi.
Il mio monte
Piccola prosa di montagna. Testo a fronte
di Walser Robert
editore: Tarara`
pagine: 88
Mi pareva tutto così strano, come se non l'avessi mai vista e la vedessi per la prima volta nella mia vita