Libri di Roberta Carpani
Le feste e la città in età moderna. Culture, drammaturgie e comunità a Milano nel primo Seicento
di Roberta Carpani
editore: EDUCatt Università Cattolica
pagine: 122
Nelle città europee di Antico Regime, festa e teatro erano occasioni di vita sociale quasi quotidiane, al punto che è difficil
Drammaturgia del comico
I libretti per musica di Carlo Maria Maggi nei «theatri di Lombardia»
di Roberta Carpani
editore: Vita e pensiero
pagine: 328
Da un centro solo apparentemente separato e protetto quale fu il teatro di Vitaliano Borromeo nell’Isola Bella sul Lago Maggiore, promanano le linee di forza di una sperimentazione drammaturgica originale e innovativa che contrassegna il panorama delle forme teatrali del secondo Seicento milanese e lombardo. La drammaturgia musicale di Carlo Maria Maggi spicca nel variegato orizzonte della librettistica italiana del XVII secolo per l’impronta comica, briosa e finemente satirica, che è il portato di una vibrante e vigile tensione etica. Alimentata dalla formazione gesuitica, dalla cultura dei circoli accademici milanesi, dalla personale inclinazione per gli studi di filosofia morale, indagati nel volume, la scrittura drammatica di Maggi svela una sostanziale continuità di ispirazione che attraversa i molteplici generi teatrali sperimentati. Praticata fra teatro dei dilettanti e scena professionistica, fra spazi privati e luoghi istituzionali dello spettacolo nel perimetro urbano, nel rapporto con alcuni grandi mecenati patrizi lombardi e con i primi impresari teatrali attivi a Milano, in un intreccio di ambienti che la ricerca ricostruisce nella loro vivacità, la drammaturgia musicale di Maggi diventa l’occasione in cui il poeta dialoga con la comunità. In essa, la cifra del comico, evidenziata nell’analisi testuale ed esemplificata nella restituzione di due testi drammatici, filtra l’attitudine alla pungente osservazione dei costumi e veicola quelle spinte al rinnovamento morale e civile di cui il drammaturgo avvertiva la necessità.
La scena della gloria
Drammaturgia e spettacolo a Milano in età spagnola
editore: Vita e pensiero
pagine: 820
La drammaturgia e lo spettacolo a Milano in età spagnola, fenomeni poco esplorati dagli studi, sono sistematicamente affrontati in questo volume e in altri lavori concomitanti che rientrano nello stesso piano di ricerca. Si tratta di una ricognizione a tutto campo, attraverso analisi di forme ed eventi paradigmatici, che percorre i tempi, i luoghi, i contesti, i generi drammatici e le forme rituali, gli autori, gli artisti, le istituzioni coinvolte nell'organizzazione, i temi, le allegorie, i simboli e il pubblico.
Oltre a colmare una lacuna storiografica, il lavoro consente di approfondire alcuni nodi metodologici e teorici epocali e generali. In particolare si focalizzano e si discutono i seguenti problemi: il rapporto fra teatro e ritualità paraliturgiche e civili; la referenzialità scenica e lo statuto drammaturgico dei testi drammatici e dei riti; l'incontro difficile fra scena e corporeità; la relazione fra teatro e retorica, l'oscillazione di quest'ultima fra funzione esornativa e predicazione di verità e quindi il rapporto fra metafora e ontologia; il tragico, sigla dei tempi, e la rappresentazione, nella particolare declinazione della cultura cristiana post-tridentina; il rilievo dell'impronta originale della città. L'ottica comunicazionale con cui si è inoltre letto il fenomeno fa emergere il teatro dell'età barocca a Milano non come una modalità espressiva e comunicativa fra le tante, ma come la forma comunicativa per eccellenza fra ceti, gerarchie, istituzioni, individui, che gioca un ruolo primario nell'elaborazione e nella diffusione del progetto culturale di questo momento dell'Antico Regime.