Libri di Roberto Alajmo
La boffa allo scecco
di Roberto Alajmo
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 264
C'è una trappola pronta a scattare per Giovà, guardia giurata di Partanna Mondello
Notizia del disastro
di Roberto Alajmo
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 240
«Il disastro di Punta Raisi del dicembre del 1978, contrariamente agli altri che in varia misura hanno coinvolto l'aeroporto d
La strategia dell'opossum
di Roberto Alajmo
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 240
Quando Mariella, la sorella di Giovà, annunzia alla famiglia: «Mi sposo», restano tutti sbalorditi
Io non ci volevo venire
di Roberto Alajmo
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 320
Da piccolo era stato uno di quei bambini goffi, tardi, vittime un po' volontarie, che i compagni di calcetto mettono ogni volt
Palermo è una cipolla. Remix
di Roberto Alajmo
editore: Laterza
pagine: 165
Ogni libro dovrebbe avere almeno l'aspirazione di essere eterno
Una notte in giallo
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 384
I giallisti di casa Sellerio, ormai avvezzi e divertiti dal mettersi alla prova con i racconti delle antologie gialle, giocano
L'estate del '78
di Roberto Alajmo
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 173
Prendere per mano i lettori, invitarli in casa, guardare assieme le foto dell'infanzia, raccontare la parte più inconfessabile
Repertorio dei pazzi della città di Palermo
di Roberto Alajmo
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 132
Una elencazione ragionata dei soggetti eccentrici che hanno popolato Palermo da due secoli a questa parte, ciascuno inventaria
Carne mia
di Roberto Alajmo
editore: Sellerio Editore Palermo
pagine: 290
La storia di "Carne mia" finisce con due ragazzini che camminano ai margini di una strada, nel sud della Spagna. Qualche macchina passa accanto, rallenta, non si ferma; il ragazzo più piccolo, ancora un bambino, non smette di parlare, in un brusio continuo che si mescola al canto delle cicale. L'altro, invece, rimane zitto. Dai suoi pantaloni sbuca il manico di un punteruolo. Ma questa è la fine, prima c'è una vicenda ambientata negli anni Novanta al Borgo Vecchio, il quartiere popolare di Palermo incastonato ai margini della zona più prestigiosa della città. Qui la famiglia Montana campa grazie a una bancarella abusiva di frutta e verdura fondata dal padre. Poi una notte il padre, Calogero Montana, smette di tornare a casa, e la piccola attività dovrà essere portata avanti da moglie e figli. Due figli, Enzo il grande e Franco il piccolo, ma "il piccolo pare più grande del grande, e il grande più piccolo del piccolo". Entrambi lasciano la scuola per aiutare la madre e Franco, gran lavoratore, si getta nel mestiere; il secondo, all'opposto, voglia ne ha poca, e diventa ancora più inaffidabile quando s'innamora di una ragazza che è peggio di lui. I due fidanzati diventano sempre più strani, magri, consunti, ed estorcono quattrini alla madre in continuazione. A Franco tutto questo non piace. E poi, a complicare le cose, arriva pure un figlio. Anzi, due...
Il primo amore non si scorda mai, anche volendo
di Roberto Alajmo
editore: Mondadori
pagine: 115
"I ricordi prendono forma, ed è la forma del contenitore che li accoglie" scrive Roberto Alajmo, dando voce a quello che tutti noi sperimentiamo: i ricordi d'infanzia, i più lontani, sono inestricabilmente legati a oggetti, luoghi, persone. Nella vita adulta diventiamo capaci di isolare le emozioni, mentre la memoria prima, la più vivida, resta il serbatoio immaginario a cui attingere per tutta la vita. È così che in queste pagine il racconto di una formazione umana e sentimentale - quella dell'autore - ci tocca incredibilmente da vicino, in quanto a suo modo universale. Anche perché il racconto è accompagnato da piccoli elenchi: "repertori" dei giocattoli, dei cibi, dei fumetti, dei calciatori che hanno segnato, negli anni Sessanta e Settanta, la vita di tutti. Da Braccobaldo a "LampoSport", dal caffè Paulista al "Corriere dei Piccoli", attraverso i lampi della memoria si compone un viaggio che parte dal primo ricordo (l'estrazione delle tonsille!) fino all'esplosione ormonale dei primi amori. Dai momenti dilatati della fanciullezza si passa per le strettoie dell'adolescenza: per giungere all'età in cui voltarsi indietro è un modo per capire chi siamo, e sorriderne un po'.
Palermo è una cipolla
di Roberto Alajmo
editore: Laterza
pagine: 128
"Ne hai sentite di storie sulla Città
Arriva la fine del mondo (e ancora non sai cosa mettere)
di Roberto Alajmo
editore: Laterza
pagine: 116
La funesta profezia del 21 dicembre 2012 è solo un esempio. L'ultimo, se i Maya avevano ragione. Il fatto è che periodicamente l'umanità si prepara a sloggiare dal pianeta Terra. Millenarismi di ogni tipo per secoli hanno alimentato la credulità popolare, e ogni scampato pericolo è sempre servito solo come carburante per la profezia successiva. In particolare, però, è la generazione di noi contemporanei quella che sta coltivando con maggiore convinzione l'idea di essere l'ultima della storia del mondo. Dopo di noi, il diluvio: e pazienza per i posteri, fossero anche i nostri figli. Potrà essere un collasso finanziario, oppure un drammatico stravolgimento climatico, forse un'ondata migratoria devastante, uno tsunami di spazzatura, una guerra mondiale, la fine delle risorse petrolifere. Oppure tutte queste cose assieme, senza escludere i classici del cinema: impatto con un meteorite o invasione di extraterrestri. Se pure i Maya avessero torto, un'apocalisse sembra davvero alle porte se non altro la fine dei mondo così come siamo abituati a viverlo da qualche secolo a questa parte. Ecco lo specifico contemporaneo: ci sentiamo talmente sicuri di un'imminente apocalisse (una qualsiasi apocalisse) che ci siamo convinti di non poter fare nulla per fermarla. Se ne ricava la più classica delle profezie che si auto verificano: siccome la fine del mondo ci sarà, ci sarà la fine del mondo.