Libri di Roger Scruton
Vivere conservatore. Conversazioni con Mark Dooley
di Roger Scruton
editore: Giubilei regnani
pagine: 338
Cosa significa essere un conservatore per il più importante ideologo contemporaneo del conservatorismo? Un dialogo intimo tra
Sulla natura umana
di Roger Scruton
editore: Vita e pensiero
pagine: 136
Una delle affermazioni più note di Kant è che ciò che contraddistingue gli uomini è la «capacità di rappresentarsi il proprio
Confessioni di un eretico
di Roger Scruton
editore: D'Ettoris
pagine: 188
l libro di Roger Scruton è una raccolta di saggi ? otto ?, pubblicata in Inghilterra nel 2016
La tradizione e il sacro
di Scruton Roger
editore: Vita e pensiero
pagine: 97
Molto del pensiero europeo contemporaneo sembra incapace di accettare la propria eredità culturale, ripudiando come superati o
Essere conservatore
di Scruton Roger
editore: D'Ettoris
pagine: 296
Essere conservatore condensa e aggiorna le riflessioni che il filosofo Roger Scruton va svolgendo dai primi anni 1970 sulle or
Comprendere la musica. Filosofia e interpretazione
di Scruton Roger
editore: Cantagalli
pagine: 360
Questo saggio, del filosofo britannico Roger Scruton dedicato alla musica, prende in esame tutti gli aspetti relativi alla fun
Il suicidio dell'Occidente
di Scruton Roger
editore: Le Lettere
pagine: 74
L'uomo occidentale, soprattutto quello europeo, è prigioniero di una tendenza che lo porta a negare la propria identità storic
IL VOLTO DI DIO
di Roger Scruton
editore: Vita e pensiero
pagine: 200
Dio ha ancora un posto in un mondo disincantato
come il nostro, in una cultura in cui la fede,
quando ancora suscita qualche interesse, è considerata
un segno di immaturità emotiva e intellettuale?
E se quel posto esiste, come trovarlo?
Come vedere le tracce del volto di Dio nell’esperienza
umana?
In questo suo ultimo saggio, Roger Scruton,
filosofo inglese che ama parlare all’uomo contemporaneo,
vuole rispondere all’indifferenza
religiosa che ormai permea l’Occidente, guidandoci
nella scoperta di quello che perdiamo
appiattendoci su un mondo di oggetti, chiuso
da un orizzonte ristretto e privo di senso, quando
non calpestato e sfigurato. Attraverso una
lettura colta e insieme appassionante del pensiero
filosofico e scientifico così come dell’espressione
artistica dell’Occidente, prendendo
esempi suggestivi dalla pittura, dalla musica,
dall’architettura e dai più popolari capolavori
letterari, Scruton ci fa trovare le tracce del divino
nel nostro mondo. Non il Dio remoto e inarrivabile
dei filosofi, non l’insieme di cause
senza finalità dell’universo scientifico, ma la
«presenza reale» nella nostra vita quotidiana
di una realtà irriducibile al mondo degli oggetti,
qualcosa che riconosciamo con sicurezza
come nostra esperienza fondamentale. È la percezione
del nostro essere ‘io’ di fronte a un ‘tu’,
l’incontro tra soggetti che si riconoscono come
qualcosa di più che esseri viventi inseriti nel
ciclo naturale descritto dalla scienza.
Questa esperienza così comune e preziosa si
esprime con nitida evidenza nel volto umano, vero e proprio paradigma di senso a partire dal
quale plasmiamo il volto del mondo e intravediamo
il volto di Dio. Lì stanno le tracce della
nostra libertà e il segno della nostra autoconsapevolezza,
del nostro essere persone e non
oggetti. Per questo, per paura di questo, la
società contemporanea tende a sfigurare il
volto dell’uomo e del mondo nel godimento
senza limiti, nel consumismo che non conosce
più l’altro da sé.
Ma di fronte a questa desolazione, Scruton non
si tira indietro, e ci guida invece a ritrovare
– nelle relazioni umane, nell’esperienza dell’arte,
nel rapporto con il territorio in cui prendiamo
dimora – il sacro come custodia della bellezza
del mondo, e la visione religiosa della vita come
salvaguardia dell’umano oggi messo alla prova.
Del buon uso del pessimismo (e il pericolo delle false speranze)
di Roger Scruton
editore: Lindau
pagine: 230
La via dell'inferno è lastricata di buone intenzioni. Ed è proprio su di esse che si concentra in questo libro la critica radicale di Roger Scruton. La moderna storia europea è stata funestata da tragedie incomparabili (su tutte il nazismo, il fascismo e il comunismo). Responsabili di questi orrori sono, secondo l'autore, gli idealisti e utopisti di destra e di sinistra, che, ignorando la natura umana, immaginano un futuro inevitabilmente radioso, credono nel ritorno a un felice stato di natura (che non è mai esistito), considerano l'utopia una forza positiva della storia. Questi "ottimisti senza scrupoli" hanno in comune il desiderio di imporre, spesso con la violenza, la propria visione del mondo basata su false speranze di palingenesi illusorie: è il caso dei giacobini francesi, dei rivoluzionari russi, dei nazisti, dei comunisti, dei terroristi islamici e, in una dimensione meno tragica ma altrettanto "distruttiva", dei burocrati dell'Unione Europea, degli economisti, dei sociologi, dei politologi e dei vari esperti votati al benessere e al miglioramento dell'umanità. "Del buon uso del pessimismo" costituisce, fin dal titolo, un invito ad adottare un atteggiamento serenamente pessimistico, non dettato da una visione tetra della condizione umana, ma dalla consapevolezza dei vincoli e dei limiti della natura dell'uomo, che rendono impossibile ogni pianificazione e trasformazione idealistica della società.
La bellezza
Ragione ed esperienza estetica
di Roger Scruton
editore: Vita e pensiero
pagine: 184
La bellezza può consolare o turbare; può essere sacra o profana; può essere divertente, stimolante, ispiratrice, raggelante
Bevo dunque sono. Guida filosofica al vino
di Roger Scruton
editore: Raffaello Cortina Editore
pagine: 252
"Hegel è il mio eroe tra i filosofi, e non posso mai pensare alla sua giustificazione della proprietà privata come il giungere
La filosofia moderna
di Roger Scruton
editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
pagine: 420
Roger Scruton introduce il lettore ai principali temi dell'indagine filosofica