Libri di Roveredo Pino
I ragazzi della via Pascoli
di Pino Roveredo
editore: Bompiani
pagine: 128
È strano, come fanno le creature ad arrivare sulla terra
Ci vorrebbe un sassofono
di Pino Roveredo
editore: Bompiani
pagine: 160
Claudia ha poco più di quarant'anni ma se ne sente addosso molti di più
Mastica e sputa
di Pino Roveredo
editore: Bompiani
pagine: 185
Donne di dolori, fatiche di uomini. Malattia, isolamento, solitudine, carcere, manicomio. Il mondo di Pino Roveredo torna in una raccolta di racconti lucidi, spietati, disarmanti come di consueto, che si tratti di schegge o di esistenze narrate intere, di redenzioni in extremis o di condanne irreversibili. Un bacio e un morso: la vita è così, e siamo tutti sempre impegnati a masticare e sputare, come dice la canzone di De André che diventa leitmotiv di un amore spaccato in due da un delitto non commesso. Ma in questo universo che ha la nettezza scavata del bianco e nero entrano anche la luce del mare, la leggerezza di una parola umile, fagioli, che si meriterebbe una doppia per guadagnare ancora più sapore, la voglia di guardare certe città belle per definizione - Trieste, Parigi - con gli occhi nuovi della meraviglia.
Mio padre votava Berlinguer
di Pino Roveredo
editore: Bompiani
pagine: 132
"Continuo a scrivere papà, scrivere veloce, con la parola che attacca la parola, la riga che rincorre la riga, con lo spazio che si accorcia, e con le cose da dire che pretendono di essere raccontate." È una confessione al padre, questo libro. Un padre operaio-calzolaio sordomuto, scomparso, ma che è ancora vivo nel ricordo e nelle parole di chi ha preso la penna per fissarlo per sempre, per iscriverlo nei dati sfuggenti della vita. È un padre, quello di cui si parla, che votava Berlinguer, ma, prima che per una scelta ideologica, per la consapevolezza che lui era "una brava persona", e questo giudizio continua a premere sulla realtà rimasta, di oggi, e a porre problemi. Un buon padre, certo, anche se l'alcol era una delle sue debolezze. E un figlio che ripercorre una sua vita di cadute e risalite, private e pubbliche, alla luce del sole: un figlio che rivendica la sua terza media, il suo operaismo, la sua irregolarità di scrittore, e che si pronuncia sull'attualità rimpiangendo, ma a occhio asciutto, la "fatica" di un tempo, la solidarietà. Fino a comprendere che se parliamo con i nostri morti, essi non muoiono davvero, ma anzi, eccoli tornare qui, in una danza che ci coinvolge tutti e ci fa capire che la memoria è vita. Pino Roveredo in questo libro racconta se stesso più che mai. È lo scrittore che ha molto vissuto, lirico, duro e puro.
Mio padre votava Berlinguer
di Roveredo Pino
editore: Bompiani
pagine: 132
Continuo a scrivere papà, scrivere veloce, con la parola che attacca la parola, la riga che rincorre la riga, con lo spazio ch
La melodia del corvo
di Roveredo Pino
editore: Bompiani
pagine: 149
Nella vita piccoloborghese e addormentata di Gino Bonazza, tra la moglie poco amata e una figlia a lui indifferente, compare i
Attenti alle rose
di Roveredo Pino
editore: Bompiani
pagine: 165
Sergio viene abbandonato dopo tanti anni di matrimonio dalla moglie Gianna, stanca dell'aura di indifferenza calata sul loro r
Caracreatura
di Roveredo Pino
editore: Bompiani
pagine: 246
Marina è una donna di mezza età, con una vita alle spalle fatta di fatiche e abbandoni, di violenze familiari subite per desti
Mandami a dire e altri racconti
di Pino Roveredo
editore: Bompiani
pagine: 312
"I personaggi di Rovoredo vivono spesso ai margini della vita o nell'ombra; egli ne racconta con partecipe affetto e rispetto
Capriole in salita
di Roveredo Pino
editore: Bompiani
pagine: 170
Nato da una coppia di genitori sordomuti che vivono di stenti nella Trieste del secondo dopoguerra, Pino passa gli anni di scu
Mandami a dire
di Roveredo Pino
editore: Bompiani
pagine: 171
Selezionate e introdotte da Claudio Magris, quattordici storie, istantanee epifanie del quotidiano, nelle quali si mescolano s