Libri di S. Prina
I giorni dei Turbin
di Michail Bulgakov
editore: Mondadori
pagine: 144
Kiev, tra gli ultimi giorni del 1918 e i primi mesi del 1919, vede scontrarsi le forze indipendentiste, le "guardie bianche",
Qualcosa di più dell'amore
di Orlando Figes
editore: Neri Pozza
pagine: 336
È il 1935 quando Lev incontra Svetlana per la prima volta nel cortile dell'università di Mosca
La guerra di Mattie
di Lissa Evans
editore: Neri Pozza
pagine: 320
Se è vero che «una determinazione invincibile può ottenere qualsiasi cosa», come disse Thomas Fuller, è vero anche che nessuno
Opere
di Nikolaj Gogol'
editore: Mondadori
pagine: 1472
Questa edizione, curata per i Meridiani dalla giovane slavista Serena Prina, non è solo la prima ad apparire in Italia dal 194
Duende. Viaggio alla ricerca del flamenco
di Jason Webster
editore: Neri Pozza
pagine: 344
Le pagine dedicate da García Lorca al duende, l'intenso stato emotivo fatto di estasi e disperazione insieme, sono la fonte di ispirazione di questo libro dedicato al flamenco e al suo mondo. Da Juan, l'insegnante di chitarra che vive in un mondo esclusivamente colorato di rosso e pretende una dedizione mistica dai suoi allievi, a Lola, la bella ballerina di Alicante capace di esprimere nella sua danza l'eros più sfrenato, alle bande gypsies di Madrid, che trascorrono le notti suonando di locale in locale fino allo sfinimento, un viaggio attraverso i luoghi sacri della Spagna, in cui si conserva religiosamente l'arte del flamenco.
L'amore è il cuore di tutte le cose. Lettere 1915-1930
editore: Neri Pozza
pagine: 429
Il rapporto che legò per quindici anni Vladimir Majakovskij a Lili Brik e al marito di questa, Osip, è stato tra i più spregiudicati e radicali "tentativi amorosi" mai compiuti da un poeta, o, più semplicemente, da un uomo. Offuscata subito da incredulità e maldicenze, colpita, dopo il suicidio del poeta, dalla mistificante censura dell'ufficialità sovietica, questa storia rivive in tutta la sua complessa, drammatica, gioiosa verità nella fittissima corrispondenza (centinaia di lettere, biglietti, cartoline, telegrammi) che Majakovskij e Lili si scambiarono dal 1915 al 1930 con ininterrotta tenerezza: una tenerezza capace di superare e inglobare separazioni e crisi, disagi e amarezze, il bisogno di altri amori e la fatalità di altri incontri.
La cura Schopenhauer
di Irvin D. Yalom
editore: Neri Pozza
pagine: 479
Julius Hertzfeld si è guardato allo specchio stamattina. Attorno alla bocca poche rughe. Occhi forti e sinceri che possono reggere lo sguardo di chiunque. Labbra piene e cordiali. La testa coperta di riccioli neri e ribelli che si stanno appena ingrigendo sulle basette. Il corpo senza un'oncia di grasso. Insomma, lo specchio gli ha detto che è ancora lui: Julius Hertzfeld, brillante professore di psichiatria presso l'università della California, terapeuta dal caldo sorriso e dalla solida reputazione, uomo prestante che non ha affatto l'aria del sessantacinquenne cui è stato appena comunicato, con fredda e brutale sincerità, che ha poco più di un anno di vita. Che fare quando la vita spensierata termina di colpo e il nemico, fino a quel momento invisibile, si materializza in tutta la sua terrificante realtà? Julius Hertzfeld non ha dubbi: sa esattamente come trascorrerà il suo anno finale. Continuerà a occuparsi dei suoi pazienti e a cercare di ridestare, nella terapia di gruppo, il sentimento della vita dentro di loro. Sa, anche, che non si sottrarrà all'ultima sfida rappresentata dal suo paziente più ostico: quel Philip Slate che ha dedicato tutta la propria energia vitale alla fornicazione e che ora sostiene di aver scoperto una terapia Schopenhauer, una cura che proviene dal pensiero stesso del filosofo tedesco.
I fratelli Karamazov
di Fëdor Dostoevskij
editore: Feltrinelli
pagine: 1114
"I fratelli Karamazov" si configura come la cronaca di una qualsiasi famiglia della provincia russa, contrassegnata dall'acerrimo contrasto tra la figura del padre, Fëdor, tirannico libertino, e i suoi quattro figli: Alesa, profondo conoscitore dell'animo umano, Dmitrij, un tenentino impulsivo, oscillante tra slanci di generosità e bassezze crudeli, Ivan, raffinato cultore dell'ateismo, e Smerdjakov, figlio epilettico e illegittimo e per questo condannato ai lavori più servili in casa. Quattro diverse personalità che trovano come punto di convergenza l'odio comune verso il padre.
Il senso della vita
di Irvin D. Yalom
editore: Beat
pagine: 304
"Ascoltate i vostri pazienti; lasciate che siano loro a insegnare a voi
Il giocatore
di Fëdor Dostoevskij
editore: Feltrinelli
pagine: 233
Quella che Dostoevskij tratteggia nel "Giocatore" è una vera e propria radiografia letteraria del vizio del gioco, un'istantanea dei modi in cui il demone dell'azzardo può possedere uomini e donne di età ed estrazione sociale diversa. Un'istantanea così vivida da spingere Sergej Prokofiev a trasformarla in un'opera omonima, caposaldo della lirica novecentesca. Nella fittizia cittadina tedesca di Roulettenburg va in scena, attorno a un totem fatto di fiches e casinò, un vero e proprio carosello di figure, dal giovane precettore Aleksej al vecchio generale, dall'anziana, ricchissima nonnina al cialtronesco marchese des Grieux, dalla graziosa Polina alla misteriosa mademoiselle Blanche. Succede di tutto, eppure nulla cambia e chi, come Aleksej, è posseduto dal gioco potrà guarire e redimersi, sì, ma solo "da domani".
Le notti bianche-La cronaca di Pietroburgo
di Fëdor Dostoevskij
editore: Feltrinelli
pagine: 164
Un giovane sognatore, nella magia vagamente inquieta delle nordiche notti bianche, incontra una misteriosa fanciulla e vive la sua "educazione sentimentale", segnata da un brusco risveglio con conseguente ritorno alla realtà. Un Dostoevskij lirico, ispirato, comincia a riflettere sulle disillusioni dell'esistenza e dell'amore nell'ultima opera pubblicata prima dell'arresto e della deportazione, esperienze che modificheranno in maniera radicale e definitiva la sua concezione dell'uomo e dell'arte. In questa edizione, al celebre racconto viene affiancata la visione "diurna" di Pietroburgo contenuta nei feuilletons che compongono la Cronaca di Pietroburgo, vero e proprio laboratorio per la scrittura dostoevskiana. Lo stretto legame tra pubblicistica e letteratura, che accompagnerà Dostoevskij negli anni della maturità, viene così a manifestarsi fin quasi dal suo esordio. Il racconto Le notti bianche ha ispirato il film omonimo di Luchino Visconti (1957), con Marcello Mastroianni e Maria Schell, e il film Quattro notti di un sognatore di Robert Bresson (1971).