Libri di S. Ricciardi
Il museo delle contraddizioni
di Antoine Wauters
editore: Neri Pozza
pagine: 112
«Ecco perché siamo qui, perché siamo entrati
Il manoscritto di Santa Caterina
di Willy Deweert
editore: Rizzoli
pagine: 363
Sinai. 2016: padre Hieronynios, il saggio bibliotecario del monastero di Santa Caterina, scopre per caso un antichissimo manoscritto di una trentina di pagine. Non corrisponde a nessuna opera conosciuta, e di lettura in lettura Hieronynios si convince della sua eccezionalità. Intende farlo esaminare a un santo monaco del monastero copto di Sant'Antonio, sull'altra sponda del golfo di Suez, ma non arriverà mai a destinazione. A Cefalù, Salvo D'Ambrosi, celebre chirurgo, vegeta in casa della sorella dopo aver perso la memoria nell'incidente d'auto in cui, un anno prima, è rimasta uccisa la figlia Flora, giornalista investigativa. Quando sul suo computer appare un messaggio lasciato da Flora, Salvo torna improvvisamente alla vita, e si interroga proprio sulla morte della figlia. Si è trattato di un attentato, legato alle inchieste di Flora? Tiziana, una collega giornalista, gli racconta che Flora avrebbe dovuto incontrare un sacerdote riguardo a un misterioso manoscritto. Per una strana coincidenza, anche Quel sacerdote è morto. Salvo e Tiziana cominciano così un viaggio insanguinato alla ricerca della verità, tra l'Egitto e Wasbington, tra Panama e Heidelberg. Intanto, l'umanità è terrorizzata da una serie di segni apocalittici, inviati da un Dio collerico e vendicatore.
Ci rivediamo lassù
di Pierre Lemaitre
editore: Mondadori
pagine: 475
Sopravvissuti alla carneficina della Grande Guerra, nel 1918 Albert e Edouard si ritrovano emarginati dalla società. Albert, un umile e insicuro impiegato che ha perso tutto, proprio alla fine del conflitto viene salvato sul campo di battaglia da Edouard, un ragazzo ricco, sfacciato ed eccentrico, dalle notevoli doti artistiche. Dopo il congedo, condannati a una vita grama da esclusi, decidono di prendersi la loro rivincita inventandosi una colossale truffa ai danni del loro paese ed ergendo il sacrilegio allo status di opera d'arte. "Ci rivediamo lassù" è il romanzo appassionante e rocambolesco che racconta gli affanni del primo dopoguerra, le illusioni dell'armistizio, l'ipocrisia dello Stato che glorifica i suoi morti ma si dimentica dei vivi, l'abominio innalzato a virtù. In un'atmosfera crepuscolare e visionaria, Pierre Lemaitre orchestra la grande tragedia di una generazione perduta.
Rosy & John
di Pierre Lemaitre
editore: Mondadori
pagine: 117
Un potente ordigno esplode a Parigi, ma fortunatamente non fa vittime. La polizia pensa subito a un attentato terroristico. Non è così. Il responsabile, un ragazzo di nome John, sostiene di aver piazzato altre sei bombe, e che le farà esplodere tutte al ritmo di una al giorno se sua madre Rosie, accusata di omicidio, non verrà fatta uscire di prigione. John rivela anche di avere piazzato la seconda in una scuola materna, senza però specificare in quale parte del paese: due milioni di bambini sono dunque in pericolo e lui tiene tutti sotto scacco. In fondo non ha più niente da perdere: la madre in carcere, la sua ragazza morta, lui senza un lavoro... Il commissario Camille Verhoeven deve agire molto in fretta, con astuzia e attenzione. Il ragazzo è una vera minaccia o è solo un perdente con manie di grandezza? Soltanto la sensibilità e l'umanità di un uomo straordinario come Camille potranno servire a risolvere un caso senza precedenti nella capitale francese.
Rosy & John
di Pierre Lemaitre
editore: Mondadori
pagine: 126
Un potente ordigno esplode a Parigi, ma fortunatamente non fa vittime
Ci rivediamo lassù
di Pierre Lemaitre
editore: Mondadori
pagine: 475
Sopravvissuti alla carneficina della Grande Guerra, nel 1918 Albert e Edouard si ritrovano emarginati dalla società
Matematica congolese
di In Koli Jean Bofane
editore: 66thand2nd
pagine: 272
Celio Matemona, per gli amici Célio Matematik, si serve di derivate, equazioni e teoremi per interpretare il mondo
Le culture del precariato. Pensiero, azione, narrazione
editore: Ombre corte
pagine: 205
È possibile trasformare il precariato da condizione subita a opportunità, fonte di energia creativa? È la questione centrale del presente volume, che si prefigge di analizzare sotto una luce inedita un tema ampiamente dibattuto negli ultimi decenni: la condizione precaria nell'Italia postfordista. I contributi qui raccolti ruotano intorno all'idea di cultura declinata al plurale in quanto espressione variegata dell'incertezza esistenziale e lavorativa. I tre approcci specifici, che costituiscono altrettante sezioni del volume, riguardano il pensiero filosofico e politico, l'estetica dell'azione e l'esito narrativo della precarietà. A corredo di questi saggi, le testimonianze di autori come Ascanio Celestini e Andrea Inglese evidenziano il risvolto emotivo della vulnerabilità dell'individuo, lacerato tra rabbia e indignazione civile. Il "coraggio dell'incertezza" potrebbe allora rappresentare l'atto indispensabile per trasformare la precarietà in una alternativa reale.
Irène-Alex-Rosy & John-Camille
di Pierre Lemaitre
editore: Mondadori
pagine: 1126
Un cofanetto con quattro indagini per il commisario Camille Verhoeven
Il nostro male viene da più lontano. Pensare i massacri del 13 novembre
di Alain Badiou
editore: Einaudi
pagine: 87
Come riflettere sulle stragi compiute a Parigi il 13 novembre 2015? Chi sono gli agenti di questo crimine di massa? E come possiamo qualificare la loro azione? È necessario allargare lo sguardo. Alain Badiou cerca qui di delineare il quadro generale su cui si staglia questo tipo di attentati. In Occidente ha trionfato il liberismo e la classe media, sempre piú impoverita, vive divisa tra l'orgoglio del proprio modello di società e la paura costante dell'arrivo dei diseredati. Il resto del mondo paga un prezzo altissimo per le politiche neocoloniali delle multinazionali, che prosperano nel caos da loro stesse creato. I terroristi emergono in tale contesto: per Badiou la loro pulsione distruttrice è essenzialmente fascista e vuol reprimere il desiderio d'Occidente, anche in loro stessi. L'islamismo che ostentano, a suo avviso, è un fattore estrinseco e non costitutivo del loro agire. Ciò di cui noi soffriamo in particolar modo è l'assenza su scala mondiale di una politica disgiunta dal capitalismo egemonico. Senza una nuova proposta strategica il mondo resterà in uno stato di disorientamento. È un compito gravoso, ma indispensabile per tutti, fare in modo che la storia dell'umanità cambi direzione e, faticosamente, cerchi di allontanarsi dalla fosca catastrofe in cui sta sprofondando.