Libri di Alain Badiou
Dalla fine
editore: Mimesis
pagine: 98
In un dialogo a partire dalla critica serrata del pathos della finitudine che ha caratterizzato il ventesimo secolo, Alain Bad
Il panorama della filosofia francese contemporanea
di Alain Badiou
editore: Mimesis
pagine: 46
Nel XX secolo c'è stato un grande momento filosofico francese-, poco meno di cinquant'anni che vanno da "L'essere e il nulla"
La Repubblica di Platone
di Alain Badiou
editore: Ponte alle Grazie
pagine: 420
Né traduzione o parodia, né commento rilettura filologica, "La Repubblica di Platone" "di" Badiou si accinge a diventare l'opera filosofica più singolare del XXI secolo. Un genere letterario a sé stante e tanto più stupefacente quanto non è del tutto chiaro chi ne sia l'autore: il greco Platone o il francese Alain Badiou? Personaggi sono Socrate e i suoi allievi, ma tra questi spunta una donna. Lo stile è quello del dialogo, ma il lettore è afferrato da una prosa che attinge a piene mani da un'incalzante oralità. I problemi sono quelli della giustizia e della costituzione politica, ed ecco allora che si parla di corruzione dilagante e sovranità del denaro. Resta la tensione socratica con Omero ed Eraclito, ma la poesia viene riscattata da Mallarmé e il molteplice da Deleuze. I concetti, le domande, i nodi problematici è l'eternità dell'opera di Platone a porli. Ma sono la vivacità e l'audacia del pensiero di Alain Badiou a declinarli nella nostra condizione contemporanea, a farli vibrare in un testo che ricolloca l'opinione nel contesto delle società mediatiche, il mito della caverna nell'odierna schiavitù dell'effimero, Dio nell'alterità, la filosofia in un gesto di combattimento. Nella società giusta qui ridisegnata, dove a governare sono di nuovo i filosofi, e dove tutti, nessuno escluso, saranno filosofi, a dischiudersi non è solo la possibilità di una "vera politica" ma una via di accesso all'assoluto. Introduzione e postfazione di Livio Boni.
Oltre l'uno e il molteplice. Pensare (con) Gilles Deleuze
di Alain Badiou
editore: Ombre corte
pagine: 118
"Deleuze non ha fatto nessuna concessione al tema egemone della fine della filosofia, né nella sua versione patetica che la lega al destino dell'Essere, né in quella edulcorata che la lega alla logica del giudizio. Né ermeneutica né analitica: è già molto. Ha cercato coraggiosamente, quindi, di costruire una metafisica contemporanea, inventando per essa una genealogia completamente originale, una genealogia nella quale filosofia e storia della filosofia sono indiscernibili. Ha frequentato, come "casi" inaugurali del suo disegno, le produzioni di pensiero più indiscutibili della nostra epoca, e di qualche altra, mostrando un discernimento e un'acutezza senza pari tra i suoi contemporanei, soprattutto per quanto riguarda la prosa, il cinema, alcuni aspetti della scienza e anche la sperimentazione politica. È stato, infatti, un progressista, un ribelle solitario, un supporto ironico dei movimenti più radicali. Ed è anche in nome di questo che si è opposto ai nouveaux philosophes, che è restato fedele alla sua visione del marxismo, che non ha fatto concessioni alla molle restaurazione della morale e del "dibattito democratico". Sono virtù rare. È stato il primo a capire perfettamente che una metafisica contemporanea è necessariamente una teoria delle molteplicità e una comprensione delle singolarità" (Alain Badiou). Il volume raccoglie gli interventi che nel corso degli anni Badiou ha dedicato a Gilles Deleuze e un inedito di quest'ultimo.
Beckett. L'inestinguibile desiderio
di Alain Badiou
editore: Il Nuovo Melangolo
pagine: 68
Perché un grande filosofo dovrebbe scrivere un libro su Beckett? Semplicemente, per sorprenderci con qualcosa di inedito. In poche e precise pennellate, Badiou ci offre un Beckett senza angoscia né disperazione, un Beckett maestro di misura e coraggio che tenta di "conoscere la felicità". Il breve testo di Badiou diventa, così, un piccolo trattato di filosofia delle passioni (amore, coraggio, desiderio) che prende forma attraverso una lettura inedita, e polemica, delle più note opere di Beckett.
Piccolo Pantheon portatile
di Alain Badiou
editore: Il Nuovo Melangolo
pagine: 142
"Convoco i miei amici filosofi scomparsi, in qualità di testimoni del processo fatto dall'Infinito ai suoi falsificatori. Essi vengono a dirci, attraverso l'intermediario della voce che pronuncia il loro elogio, che l'imperativo del materialismo democratico contemporaneo, 'Vivi senza idee', è al contempo vile e inconsistente. Fui legato ad alcuni da amicizia, con altri ebbi qualche discussione. Ma sono felice di dire qui, in barba agli intrugli che vogliono farci ingoiare oggi, che questi quattordici filosofi scomparsi li amo tutti, ebbene sì. Sì, li amo".
L'ipotesi comunista
di Alain Badiou
editore: Cronopio
pagine: 175
In questo libro, sosterremo quindi, anche in forma dettagliata nel caso di tre esempi (Maggio '68, la Rivoluzione culturale, la Comune di Parigi), che i fallimenti apparenti, talora cruenti, di eventi legati in profondità all'ipotesi comunista, sono stati e permangono tappe della sua storia. Almeno per tutti coloro che non rimangono accecati dall'uso propagandistico della nozione di fallimento. Cioè semplicemente per coloro che continuano a essere animati dall'ipotesi comunista in quanto soggetti politici, che si servano o meno del termine "comunismo". In politica contano il pensiero, l'organizzazione e l'azione. Talvolta alcuni nomi propri servono da riferimento, come Robespierre, Marx, Lenin... I nomi comuni (rivoluzione, proletariato, socialismo...) sono già molto meno capaci di nominare una sequenza reale della politica d'emancipazione, e il loro uso si trova rapidamente esposto a un'inflazione priva di contenuto [...]. Una vera politica ignora le identità, persino quella, tanto tenue, tanto variabile, dei "comunisti". Essa non conosce altro che quei frammenti del reale attraverso i quali un'Idea dimostra che è in corso il lavoro della sua verità.
Finito e infinito
di Alain Badiou
editore: Booktime
pagine: 64
Soltanto un filosofo della portata di Alain Badiou può parlare di nozioni e cose impenetrabili in un modo accessibile
a tutti.
La filosofia al presente
editore: Il Nuovo Melangolo
pagine: 72
"Cosa ha da dire la filosofia? Essa ci dice: è necessario pensare l'evento