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Libri di Sandro Campani

Alzarsi presto. Il libro dei funghi (e di mio fratello)

di Sandro Campani

editore: Einaudi

pagine: 184

«Certi funghi che hai trovato, quattro anni fa o quaranta, se chiudi gli occhi li rivedi nel dettaglio
16,00

I passi nel bosco

di Sandro Campani

editore: Einaudi

pagine: 248

Alcuni uomini custodiscono segreti, altri invece sono fatti della stessa sostanza dei segreti
19,50

Il giro del miele

di Sandro Campani

editore: Einaudi

pagine: 242

«In quei giorni splendenti la vedevi e non riuscivi a immaginare che potesse essere stata da nessun'altra parte: guardava suo marito lavorare al sole che bruciava piacevolmente il collo, e le api stordite camminavano sul muro». Davide è un uomo semplice che ha un lavoro semplice: consegna il miele a domicilio nel paese dell'Appennino dove è nato e cresciuto. La faccia pulita, le spalle e le mascelle larghe: ha l'aspetto di quello che le signore anziane chiamano "figliolo", o "giovanotto". Le ragazze l'hanno sempre snobbato, «ma tanto, lui, era innamorato della Silvia fin da quando erano piccoli». Perso il lavoro, perso il grande amore, spinto dalle circostanze della vita ha iniziato a bere, lasciando entrare in sé una violenza che non è in grado di gestire. Il vecchio Giampiero invece è stato l'aiutante del padre di Davide. Ha una mano bruciata in seguito all'incendio della falegnameria in cui lavorava, ma soprattutto ha una moglie amata, l'Ida. Non sono riusciti ad avere figli. Ha visto crescere Davide, e lo accoglie ora, a tarda notte, quando viene a bussare alla sua porta.
19,50

Nel paese del Magnano

di Sandro Campani

editore: Italic

pagine: 164

Questa raccolta di racconti, è il secondo libro di Sandro Campani dopo l'esordio del 2005, "È dolcissimo non appartenerti più", con la casa editrice Playground. Come nel suo primo libro, l'autore ci ripropone, in questi nove racconti, un mondo rurale che sembrerebbe non esistere più, quello dell'Appennino tra Reggio Emilia e Modena: la "sua" terra. Campani riesce a farlo con una precisione rara e toccante e con la sua scrittura personale e libera. "Nel paese del Magnano" è anche un libro di malinconica sobrietà e intensità. Intensità che proviene soprattutto da quella descrittività insistita e volutamente opaca con cui ci rende partecipi dell'interiorità dei personaggi. Campani, diversamente da tanti scrittori suoi coetanei, con uno sforzo di autenticità e con la sua lingua felicemente inquinata di italiano-modenese, riesce a darci conto di una provincia italiana ad un tempo desolata e magica.
14,00

Non ti avevo nemmeno notato

editore: Playground

pagine: 98

Marco e Fabio frequentano l'ultimo anno di un liceo scientifico romano. La giacca della tuta perennemente stropicciata e il bel ciuffo biondo, Fabio è un giovane musicista con la passione per Carmen Consoli cui ha eretto un piccolo altare nella propria stanza. Marco, invece, l'arietta strafottente e senza mai un capello fuori posto, è un piccolo campione di tennis che studia l'indispensabile e copia i compiti dal suo amico "secchione". Una mattina, nel bagno del liceo, Marco scopre una strana e minacciosa scritta che metterà in moto un piccolo giallo scolastico: misteriosi pedinamenti, sms anonimi, foto rubate. Passando dalle aule scolastiche alle trafficate vie di Roma, dalle camere di casa a piccoli e rumorosi pub, Marco e Fabio cercano di scoprire l'autore della scritta ma soprattutto di fare i conti con il proprio universo sconvolto dalla consapevolezza dei propri desideri e dei primi innamoramenti.
12,00

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