Libri di Scipione
Carte segrete
di Scipione
editore: Red Star Press
pagine: 124
Carte segrete è una costellazione di testi che dà ulteriore profondità al ritratto di «una delle migliori intelligenze del suo
Storie di guerra e di pace
di Scipione Guarracino
editore: Biblioteca clueb
pagine: 192
In queste pagine si parlerà di pace e di guerra
Senza storia. Ricominciamo da uno
di Scipione Guarracino
editore: Biblioteca clueb
pagine: 144
Il libro si confronta con due domande impegnative: Che cos'è la storia e qual è la natura della conoscenza storica, e si soffe
Con gli occhi del cinema. Storia del ventesimo secolo in centouno film
di Scipione Guarracino
editore: Biblioteca clueb
pagine: 160
Il cinema ha dato un suo importante contributo alla formazione dell'immagine diffusa del ventesimo secolo e ai mutamenti che i
Attilio Tamaro: il diario di un italiano (1911-1949)
di Gianni Scipione Rossi
editore: Rubbettino
pagine: 1070
Triestino di origine istriana, giornalista, storico, diplomatico, Attilio Tamaro (1884 -1956) è stato uno dei massimi protagon
Autobiografia. Commentariorum rerum suarum libri tres
di Scipione Gonzaga
editore: Book time
pagine: 204
Il libro, scritto sul modello dei "Commentarii" di Giulio Cesare, è una testimonianza, da parte di un protagonista della vita
Allarme demografico. Sovrappopolazione e spopolamento dal XVII al XXI secolo
di Scipione Guarracino
editore: Il saggiatore
pagine: 222
Negli ultimi quattro secoli le tendenze della popolazione hanno suscitato, in Occidente e nel mondo intero, atteggiamenti tanto apocalittici quanto contrastanti. L'allarme demografico è periodicamente risuonato, oscillando tra due estremi angosciosi: da una parte la paura dell'invecchiamento, dello spopolamento e infine dell'estinzione; dall'altra l'incubo delle folle umane che si contendono spazio e cibo, esposte ai flagelli di guerre, carestie, epidemie. Il deserto e il formicaio. "Stiamo diventando troppi o troppo pochi?" Se lo sono chiesti economisti, religiosi, politicanti, profeti e romanzieri, ma anche celebri pensatori come Montesquieu, Malthus, Marx, Mill, Darwin, Jack London e Aldous Huxley. Spesso le loro risposte hanno gravato su interi paesi o sull'umanità tutta. Il libro segue il filo degli allarmi demografici nel suo intreccio storico con i processi di pauperizzazione e proletarizzazione, i progressi tecnologici e l'evoluzione dei costumi, il socialismo e il femminismo, il colonialismo moderno e il darwinismo sociale, la società dei consumi e il sottosviluppo, il ruolo delle religioni e delle chiese. Oggi sembra che il pendolo della paura non sappia più da che parte dirigersi, oppure che voglia toccare allo stesso tempo entrambe le estremità.
Lo «squalo» e le leggi razziali. Vita spericolata di Camillo Castiglioni
di Gianni Scipione Rossi
editore: Rubbettino
Una vita spericolata, che sembra un romanzo, quella del triestino Camillo Castiglioni (1879-1957), che da Vienna riuscì a edif
L'Italia disunita. Idee e giudizi da Dante a Gramsci
di Scipione Guarracino
editore: Mondadori bruno
pagine: 173
Fra il 1440 e il 1490 in Francia, Spagna e Inghilterra si costituirono i casi esemplari di ciò che gli storici chiamano comunemente "monarchie nazionali" o "stati nazionali". In Italia, al contrario, a metà Quattrocento le condizioni per l'unificazione politica, pur ammesso che in qualche momento fossero in precedenza esistite, erano del tutto venute meno. Dal 1494 l'Italia divenne un oggetto della politica internazionale, contesa fra le grandi potenze europee; di unificazione nazionale e indipendenza politica si ricommciòa parlare solo tre secoli dopo. Quali sono le ragioni di questa diversità italiana rispetto all'Europa occidentale, che impongono di risalire anche più indietro delle vicende del XV secolo? Il libro lascia la parola a letterati, politici e storici, da Dante e Petrarca a Machiavelli e Guicciardini, fino a Cattaneo, Mazzini e Gramsci, che, in diversi momenti cruciali per la storia del paese, hanno riflettuto sulle ragioni che facevano rimanere l'Italia disunita, la tenevano discorde e la abbandonavano a dominazioni straniere.
Storia degli ultimi settant'anni. Dal XX al XXI secolo
di Scipione Guarracino
editore: Mondadori bruno
pagine: 429
Due elementi hanno caratterizzato il periodo che si aprì con il 1945: il sistema internazionale fondato sul bipolarismo e la guerra fredda, e lo sviluppo economico attuato sia dal capitalismo che dal socialismo. Le vicende di questi due sistemi cominciarono a intrecciarsi al principio degli anni settanta, quando si realizzò la distensione e l'Urss dovette aprirsi alle relazioni commerciali con il mondo capitalista. Il capitalismo riuscì poi a superare le crisi petrolifere, mentre l'Urss non seppe compiere il cruciale passaggio all'economia della conoscenza e dell'informazione e la sua sola potenza militare si rivelò una carta di basso valore. Finiva l'epoca storica dei rapporti fra sistema internazionale e sviluppo economico, segnata dalla stabilità. Con il capitalismo globale e la rivoluzione telematica, si fece strada l'unipolarismo politico-militare degli Stati Uniti, favorito dal moltiplicarsi dei conflitti locali e dal terrorismo islamico. La nuova edizione, aggiornata e interamente rivista, di questo libro introduce al possibile equilibrio che si viene profilando per il XXI secolo, con le disillusioni del capitalismo senza regole e la necessità di definire un sistema internazionale di multipolarismo politico.
Spiccare il volo
di Scipione Gipunte
editore: Gruppo Albatros Il Filo
pagine: 76
Essere ingegnere e a volte... pentirsene! Dopo il tanto agognato pezzo di carta in università si sarebbe pronti per "spiccare il volo", ma si incappa, come il giovane protagonista di questo agevole libro, in una serie infinita di situazioni tragicomiche, al limite del ridicolo. Per non farsi prendere dallo sconforto, il "nostro" (ma potrebbe essere chiunque di noi) cerca di affrontare colloqui inverosimili e umilianti situazioni lavorative con un pizzico di ironia. Ma con rassegnazione... no, non è ancora il momento di rassegnarsi. Nonostante tutte le premesse siano negative e scoraggianti, i giovani possono tirare fuori una sana rabbia e cercare di cambiare le cose. Cominciando dal proprio mondo interiore, non lasciandosi cambiare, non chiudendo i sogni a chiave nei cassetti. Ma chi è realmente il protagonista? Quali sono il suo carattere, i suoi pregi, i suoi difetti, i suoi desideri? È semplice: tutto si può riassumere in una lenta ma ardente ricerca del proprio senso della felicità.
Letterati d'Italia
Introduzione al «Giornale» (1710)
di Maffei Scipione
editore: Marsilio
pagine: 67
Venezia, primi mesi del 1710: dopo quasi due anni di preparazione esce il "Giornale de' Letterati d'Italia", che riscuote imme