Libri di Sen Amartya K.

Sull'ingiustizia

di Amartya K. Sen

editore: Il Margine (Trento)

pagine: 152

«Riuscire a pensare travalicando i confini nazionali e porsi coscientemente problemi sulla giustizia globale può rafforzare i
10,00

La mia casa è il mondo. Un'autobiografia

di Amartya K. Sen

editore: Mondadori

pagine: 540

Il premio Nobel Amartya Sen è tra i pochi che, con le parole del «Financial Times», si possa definire un «intellettuale global
25,00

Lo sviluppo è libertà. Perché non c'è crescita senza democrazia

di Amartya K. Sen

editore: Mondadori

Lo sviluppo dev'essere inteso come un processo di espansione delle libertà reali degli esseri umani, nella sfera privata, soci
13,00

Un desiderio al giorno per una settimana. Sulla libertà, lo sviluppo e la formazione

di Amartya K. Sen

editore: Mondadori

pagine: 236

Un mistero - o un paradosso - avvolge l'India contemporanea: il paese vanta un indiscusso primato per l'eccellente preparazion
22,00

Una gloria incerta. L'India e le sue contraddizioni

editore: Mondadori

pagine: 431

Quando nel 1947, dopo due secoli di dominio britannico, l'India divenne indipendente, adottò subito un regime di democrazia pa
16,00

Una gloria incerta. L'India e le sue contraddizioni

editore: Mondadori

pagine: 431

Quando nel 1947, dopo due secoli di dominio britannico, l'India divenne indipendente, adottò subito un regime di democrazia parlamentare, che garantiva il pluralismo politico, la libertà di parola e di stampa, e la tutela dei diritti di ogni cittadino. Scomparse le terribili carestie dell'era coloniale, alla stagnazione economica subentrò un'impetuosa fase di crescita, accelerata negli ultimi decenni a ritmi tali da fare dell'India una delle prime potenze commerciali del mondo. Eppure, questi successi non hanno determinato una reale inclusione sociale delle fasce più svantaggiate della popolazione e non hanno migliorato le condizioni della stragrande maggioranza delle persone. Jean Drèze e Amartya Sen individuano la causa dei principali problemi dell'India nella mancanza di attenzione ai bisogni essenziali della gente, specialmente dei poveri e delle donne. Per affrontare queste enormi questioni, dicono i due autori, non serve che l'India abbandoni il suo impegno democratico, ma è necessario riconoscere l'importanza della relazione a doppio senso che esiste tra crescita e promozione delle potenzialità umane, tra sviluppo e progresso sociale, e sconfiggere l'illusione che il paese possa diventare una superpotenza economica con la scandalosa percentuale di bambini malnutriti che ancora la abitano e senza la piena assunzione di responsabilità del settore pubblico nel suo insieme.
23,00

L'azione giusta. Una giornata di studio con il Sindacato pensionati della CGIL

di Amartya K. Sen

editore: Ediesse

pagine: 123

Il volume raccoglie i contributi di una giornata di studio con Amartya Sen, promossa dallo SPI, il sindacato pensionati della CGIL, per riflettere sui terribili guasti sociali che si producono in questi tempi di crisi della democrazia e di crescenti ingiustizie. È una deriva che oggi destabilizza milioni di vite umane e per opporsi alla quale occorre ripartire dalla condizione concreta delle persone. Questo è il terreno sul quale la pratica di un sindacato come lo SPI-CGIL e la riflessione sull'idea di giustizia di un pensatore come Amartya Sen si sono incontrate. Una teoria della giustizia che si proponga come base per una pratica deve includere metodi per ridurre l'ingiustizia, anziché mirare alla descrizione di una società perfettamente giusta. Su questa base Amartya Sen ripropone un filone di pensiero (da Adam Smith a John Stuart Mill, da Jeremy Bentham a Mary Wollstonecraft, da Karl Marx ad Antonio Gramsci) che rifiuta l'idea che la società si fondi su un contratto. Essa è, invece, una rete di relazioni in cui si affermano le libertà delle persone, anche attraverso la libertà di associarsi per promuovere diritti individuali e democrazia politica. Alla lezione di Amartya Sen ed alla sua discussione seguono le presentazioni di casi concreti di azione per la giustizia, promosse dal sindacato in diverse realtà territoriali. Presentazione di Mario Sai. Prefazione di Riccardo Terzi.
10,00

La libertà individuale come impegno sociale

di Amartya K. Sen

editore: Laterza

pagine: 105

Una adeguata concezione della libertà dovrebbe essere sia positiva che negativa: 'libertà di' ma anche 'libertà da'. La piena libertà dell'individuo non può che raggiungersi attraverso un impegno collettivo, sociale. In uno stile limpido e cristallino, il prezioso volume di uno studioso la cui autorità intellettuale e morale difficilmente può essere messa in dubbio. Amartya Sen, Premio Nobel 1998 per l'Economia, è un maestro del pensiero contemporaneo. Rettore del Trinity College di Cambridge, è Lamont University Professor di Economia e Filosofia morale ad Harvard.
10,00

La diseguaglianza. Un riesame critico

di Amartya K. Sen

editore: Il mulino

pagine: 300

Che cos'è l'eguaglianza? Per caratteristiche personali (età, sesso, capacità) e circostanze esterne (proprietà di beni, provenienza sociale, condizioni ambientali), gli esseri umani sono irriducibilmente differenti e l'idea di eguaglianza deve essere valutata in relazione a una molteplicità di variabili. Per Sen la domanda da porsi è allora: "eguaglianza di che cosa?". Nel fornire una risposta a questo interrogativo egli si concentra sulla capacità degli individui di svolgere efficacemente le loro funzioni e sulla libertà che essi hanno di perseguire i propri piani di vita. Basato sulla nozione di libertà, l'approccio proposto si inserisce in modo originale e incisivo nel dibattito su una questione cruciale per gli equilibri delle società contemporanee.
14,00

L'idea di giustizia

di Amartya K. Sen

editore: Mondadori

pagine: 457

La lunga storia delle riflessioni sulla giustizia, che ha accompagnato come un'ombra lo sviluppo delle società umane, può essere riassunta, in ultima analisi, in questo dilemma: la giustizia va concepita come un ideale formalmente ineccepibile ma destinato a rimanere fuori della nostra portata, o piuttosto come una sorta di criterio pratico, imperfetto e sempre rivedibile, che dobbiamo comunque assumere come valido per orientare le nostre decisioni concrete e migliorare la qualità della vita individuale e collettiva? Nella sua ampia e acuta ricognizione dei vari approcci all'idea di giustizia, Amartya Sen, premio Nobel per l'economia nel 1998, muove una critica puntuale al filone del pensiero illuminista che pone al centro della riflessione politica ed etica un "contratto sociale" e la cui massima ambizione è definire il modo e i contenuti di accordi perfettamente giusti, anziché chiarire come le diverse pratiche di giustizia debbano essere confrontate e valutate. A questa "prospettiva trascendentale", Sen contrappone la propria idea di giustizia, che prende le mosse dall'altro filone della tradizione illuminista, centrato sull'analisi delle strutture sociali esistenti e sulla discussione pubblica condotta all'insegna della razionalità come strumento privilegiato per la riduzione delle più palesi ingiustizie.
22,00

Sull'ingiustizia

di Sen Amartya K.

editore: Centro Studi Erickson

pagine: 130

Economista di fama internazionale e premio Nobel nel 1998, Amartya Sen propone in questo volume una sintesi potente e ragionat
10,00

L'idea di giustizia

di Sen Amartya K.

editore: Mondadori

pagine: 457

La lunga storia delle riflessioni sulla giustizia, che ha accompagnato come un'ombra lo sviluppo delle società umane, può esse
12,00