Libri di Sergio Rizzo

Potere assoluto. I cento magistrati che comandano in Italia

di Sergio Rizzo

editore: Solferino

pagine: 256

Sono un centinaio, e quasi tutti sconosciuti
17,00

L'ombra lunga del fascismo. Perché l'Italia è ancora ferma a Mussolini

editore: Solferino

pagine: 414

Ci si può stupire se nel 2022, a un secolo dall'avvento del fascismo, c'è una ditta che produce e vende su e-Bay magliette cel
16,50

La memoria del criceto. Viaggio nelle amnesie italiane

di Sergio Rizzo

editore: Feltrinelli

pagine: 192

Non è vero che i criceti sono poco intelligenti
16,00

02.02.2020. La notte che uscimmo dall'euro

di Sergio Rizzo

editore: Feltrinelli

pagine: 128

2 febbraio 2020
9,00

Riprendiamoci lo Stato. Come l'Italia può ripartire

editore: Feltrinelli

pagine: 336

Più che mai oggi l'Italia ha un disperato bisogno di tornare a crescere
18,00

Il pacco. Indagine sul grande imbroglio delle banche italiane

di Sergio Rizzo

editore: Feltrinelli

pagine: 217

Sono passati più di dieci anni da quando l'Italia ha scoperto gli intrighi dei "furbetti del quartierino", con le scalate banc
16,00

02.02.2020. La notte che uscimmo dall'euro

di Sergio Rizzo

editore: Feltrinelli

pagine: 122

2 febbraio 2020
13,00

Da qui all'eternità. L'Italia dei privilegi a vita

di Sergio Rizzo

editore: Feltrinelli

pagine: 202

È accettabile, in un paese martoriato da una crisi infinita, che un deputato regionale cinquantenne, con l'età di Brad Pitt e Monica Bellucci, incassi un vitalizio dopo solo qualche mese di legislatura? E prendendo più del doppio di un operaio inchiodato 42 anni in fabbrica? Come possono i cittadini esposti da anni al massacro dei loro diritti, dall'innalzamento inarrestabile dell'età pensionabile al taglio degli assegni previdenziali, rassegnarsi all'intoccabilità dei privilegi ingiustificati di altri cittadini, considerati di serie A? Quello delle rendite perenni e spropositate, dei vitalizi scandalosi o delle poltrone perpetue è il più odioso dei vizi nazionali. Pubblici e privati: perché chi entra nel circolo vizioso del potere burocratico finisce per rimanervi felicemente intrappolato per sempre. Ci sono dirigenti pubblici pressoché inamovibili anche ben oltre la pensione. E poi ancora consiglieri regionali, assessori provinciali, generali, ambasciatori, top manager di banche e imprese che possono contare su infinite prebende e inappellabili incarichi a vita, sindacalisti a cui la politica garantisce sistemazioni eterne con vitalizi da favola. La colpa spesso è delle regole. Regole che hanno spalancato un abisso fra il Palazzo e il paese. Per rimettere in moto l'Italia si deve ripartire da qui. Mettere in discussione i privilegi eterni. Abbattere le rendite parassitarie. Cambiare le regole assurde che rischiano di distruggere il paese.
9,00

La repubblica dei brocchi. Il declino della classe dirigente italiana

di Sergio Rizzo

editore: Feltrinelli

pagine: 268

"Il deperimento delle nostre élite è generale. Niente e nessuno si è salvato dal lento processo di decomposizione. Non la politica. Né le grandi burocrazie pubbliche. Ma neppure magistrati, manager pubblici e privati, professori. Non ha risparmiato il sindacato, la finanza, i professionisti di ogni ordine e grado. Né poteva risparmiare la stampa e l'informazione." Sergio Rizzo, uno degli autori de La casta, il libro che ha dato agli italiani il sostantivo giusto per protestare contro una classe politica indecente, ha perso la pazienza - ma non il senso del ridicolo - e in questo libro lancia il suo atto d'accusa contro tutta la classe dirigente italiana: "Eravamo un paese che aveva fame di crescere: adesso siamo la Repubblica dei brocchi". Perché al di là della questione morale, al di là dei reati e del dolo, al di là degli interessi privati che si fanno atti pubblici, la questione cruciale è che la nostra classe dirigente semplicemente non è al livello di quella degli altri paesi sviluppati. I brocchi non vogliono migliorare, riformare, far avanzare il paese: vogliono che tutto resti com'è per sempre, per godersi le proprie rendite di posizione. Ai brocchi non interessa quello che fanno gli altri, le soluzioni nuove ai problemi vecchi: per loro i problemi sono eterni e irrisolvibili. I brocchi non credono nella meritocrazia (se non a parole) e hanno una nutrita discendenza da piazzare, spesso composta di brocchi ancora peggiori. Sergio Rizzo disegna con severità e sarcasmo la galleria degli orrori che si trova di fronte chi, come lui, cerca di raccontare la realtà italiana, interrogandosi sulle ragioni di una caduta così verticale dei valori della nostra classe dirigente, dai costituenti ai ladri dei consigli regionali. Con una conclusione: cambiare si può, se si vuole, rimettendo dei paletti ed esigendo che vengano rispettati.
17,00

Il facilitatore

di Sergio Rizzo

editore: Feltrinelli

pagine: 221

Sergio Rizzo da molti anni racconta malefatte, scempi, collusioni e brutte figure della classe dirigente italiana. Il suo archivio pullula di episodi, ma la sua memoria ne conserva molti di più. È da questa esperienza che nasce "Il facilitatore". Chi è il facilitatore? È un uomo che sta al centro di una fitta rete di conoscenze, interessi, legami che uniscono il potere legale a quello illegale, l'imprenditoria e la politica alla mafia e alla massoneria. Il suo compito è portare ordine nel caos, mettere in contatto chi decide e chi esegue, chi propone e chi approva. E far funzionare le cose, facendole scivolare lungo il binario giusto. Adolfo Ramelli ha iniziato come giornalista all'"Eco del Valdarno" e ha perso l'innocenza ancora giovane quando un industriale gli ha mostrato un rotolo di banconote che valeva molte volte il suo stipendio: in cambio di un favore. Un giornalista conosce tanta gente e molto in fretta soprattutto se segue la politica in un paese dove la politica è tutto. E così Adolfo in poco tempo dalla provincia è proiettato a Roma: a ventisei anni, con una Fiat 124 spider blu Francia e un piccolo appartamento vicino a Campo de' Fiori, si sente arrivato, ma è ancora lontano dall'immaginare dove la corruzione potrà portarlo. Un affresco del potere italiano, una storia inventata in cui ogni particolare è tratto dalle inchieste di un grande giornalista, una ricostruzione impietosa della realtà con gli strumenti della fiction. Il romanzo-verità dell'autore de "La casta".
18,00

Se muore il Sud

editore: Feltrinelli

pagine: 315

Due giovani su tre affogano senza lavoro e la Regione Sicilia butta 15 milioni per 18 apprendisti fantasma
9,50

Razza stracciona. Uomini e storie di un'Italia che ha perso la rotta

di Rizzo Sergio

editore: Rizzoli

pagine: 254

C'è il re delle cliniche romane che compra un ospedale da don Verzè e pochi mesi dopo lo rivende allo Stato guadagnandoci quas
5,90