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Libri di Silvio Pellico

Le mie prigioni

di Silvio Pellico

editore: Biancoenero

15,00

Le mie prigioni

di Silvio Pellico

editore: Crescere

pagine: 192

Opera più conosciuta di Silvio Pellico (1789-1854), "Le mie prigioni" (pubblicata nel 1832) è un libro di memorie in cui l'aut
4,90

Le mie prigioni

di Silvio Pellico

editore: Mondadori

9,00

Dei doveri degli uomini. Discorso a un giovane

di Silvio Pellico

editore: Fede & cultura

pagine: 80

Il 17 marzo 2011 sono stati celebrati i 150 anni della nascita dello stato italiano, ma è sufficiente questo per ricordare gli splendori della storia italica? Sicuramente questa è una bella occasione per celebrare, conoscere e rinnovare gli onori, la cultura, il coraggio, la fede, l'umanità, la bellezza, l'ardore e le tante virtù del popolo italiano che, ben prima della formazione dello Stato, hanno scritto una storia gloriosa della nostra amata Italia. Grandi benefici ha portato l'Unità d'Italia, ma la nostra identità non può limitarsi a riconoscere le ragioni dello stato unitario, è il cuore che ci dice che il sentimento di Patria è qualcosa di più profondo e che è strettamente legato alla testimonianza e alle virtù peculiari che nella storia hanno alimentato la nascita e la morte di tanti eroi e santi. Il primo tra gli autori che hanno colpito la nostra immaginazione e che fornì un contributo decisivo al Risorgimento e alla formazione degli italiani è stato sicuramente Silvio Pellico. Si tratta di un personaggio che una certa pubblicistica ha cercato di nascondere, ma che al suo tempo era ai primi posti per qualità letteraria, patriottismo, virtù morali, passione. Ecco che si fa quindi necessaria la ripubblicazione, a distanza di molti anni, del breve libro morale Dei doveri degli uomini, scritto da un testimone vero, che cercò in ogni modo di conciliare il desiderio d'unità con l'identità cattolica degli italiani.
12,00

Le mie prigioni

di Silvio Pellico

editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli

pagine: 235

1832 Goethe pubblica la seconda parte del Faust e muore a Weimar. Evariste Galois redige la sua memoria sulle equazioni algebriche la notte prima di morire in un duello. Nel Canale di Sicilia sprofonda l'isola Ferdinandea. Viene dato alle stampe presso l'editore Bocca di Torino Le mie prigioni, scritto da Pellico l'anno prima su consiglio del suo confessore. La Polonia è proclamata provincia russa. Viene fondata la società Michelin. Von Clausewitz pubblica Della guerra. Scoppiano rivolte liberali nello Stato pontificio. In Inghilterra viene approvata una riforma della legge elettorale che concede il suffragio ai proprietari di beni immobili. Applaudito scrittore di tragedie fino al 1832, a partire da quella data Pellico inizia a essere fischiato a ogni sua apparizione pubblica. La ragione di questa diffidenza, se non di aperta ostilità, è da cercarsi nella pubblicazione de Le mie prigioni, il libro che "recò più danno all'Austria che una battaglia perduta o cento mazziniani frenetici". Tra il sospetto dei politici e il timore dei benpensanti, era nata questa raccolta di memorie, che si rivelerà decisiva per la formazione della coscienza civile degli italiani. Quella coscienza che tenterà con alterne fortune di fondere passioni civili e pietà religiosa, illuminismo e cristianesimo, e che non può mancare di riconoscere in Pellico il suo glorioso inizio.
12,00

Le mie prigioni

di Silvio Pellico

editore: Edizioni clandestine

pagine: 173

Scritto nella prima metà del secolo XIX, quando Silvio Pellico decide di affiliarsi alla Carboneria per contribuire alla realizzazione degli ideali di libertà e riscossa anti-austriaca, proprio mentre l'Austria decreta la pena di morte per i carbonari della Lombardia, questo diario di prigionia assume una duplice valenza: da una parte si trova la condanna della nuova ondata rivoluzionaria, dall'altra un grande messaggio di fede. Il fulcro del libro è incentrato sull'esperienza del carcere, fra alternanza di ricordi felici e tristi pensieri.
8,50

Le mie prigioni

di Pellico Silvio

editore: Mondadori

pagine: 224

8,50

Le mie prigioni

di Silvio Pellico

editore: Rizzoli

pagine: 416

10,00

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