Libri di Simone Facchinetti
Il mercato dell'arte. Le regole del gioco
di Simone Facchinetti
editore: Allemandi
pagine: 272
Un viaggio appassionante nel mondo dell'arte, tra aste, mercanti e collezionisti ma anche un'indagine sulle regole del gioco c
Giovan Battista Moroni. Opera completa
di Simone Facchinetti
editore: Officina libraria
pagine: 496
Se a Luigi Lanzi i ritratti di Giovan Battista Moroni sembravano "tuttora spirare e vivere", a Roberto Longhi apparivano così
Terra di confine. Arti figurative a Bergamo nel Rinascimento (e oltre)
di Simone Facchinetti
editore: Officina Libraria
pagine: 203
Il libro è costituito da dieci saggi che indagano altrettanti argomenti artistici legati a una Terra di confine: prendono spun
Storie e segreti dal mercato dell'arte
di Simone Facchinetti
editore: Il mulino
pagine: 232
Molte operazioni del mercato dell'arte si giocano tra le pieghe del vero e del falso
Senza misericordia. Il «Trionfo della Morte» e la «Danza macabra» a Clusone
editore: Einaudi
pagine: 226
Perché, verso la fine del Trecento, la Chiesa accolse in affreschi e miniature i temi macabri? Svolgono argomenti che in sé non hanno nulla di cristiano, dato che al fedele dovrebbe interessare la sorte dell'anima e non quella del corpo. La spiegazione offerta in "Senza misericordia" collega tale novità, sorprendentemente, alla nascita, all'incirca verso l'inizio del Duecento, del purgatorio. A Clusone, sulla facciata dell'Oratorio dei Disciplini, si dispiega una vera e propria antologia di temi macabri, rara per la sua completezza e di immediata comunicazione visiva: l'"Incontro dei tre vivi e dei tre morti", il "Trionfo della Morte", la "Danza macabra", dipinti nel 1485 da Giacomo Busca. Il libro, partendo da una nuova campagna fotografica dei coloratissimi affreschi, individua sia personaggi fino ad oggi rimasti senza nome, sia personaggi la cui esatta tipizzazione era sfuggita. Senza misericordia gli scheletri che, ben aggiornati, adoperano anche la polvere da sparo, senza misericordia i chiusi e laboriosi componenti della società che si rappresenta nel dipinto: assenti le donne, non c'è posto per i vecchi, per i poveri, per i malati, per i bambini. Il nome del pittore dello straordinario manifesto è finalmente individuato in modo più sicuro, ricostruito con serrati confronti nella sua personalità artistica. Infine una sorridente e puntuale ricerca documenta la fortuna degli affreschi, con le incomprensioni e i fraintendimenti dei primi «scopritori» ottocenteschi. Chiara Frugoni e Simone Facchinetti si sono divisi le pagine secondo le differenti competenze, augurandosi che i lettori vogliano accogliere la loro visita guidata, ricca di sorprese.