Libri di Simone Moro
Tutti in cordata con me!
di Simone Moro
editore: Rizzoli
pagine: 200
Che meraviglia, per Jonas, quando papà Simone, di ritorno dall'Himalaya, lo porta a fare una passeggiata in Alto Adige, raccon
In ginocchio sulle ali. La passione per il volo, la missione di soccorso in quota: non voglio smettere di sognare
di Simone Moro
editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
pagine: 288
"Il 26 dicembre del 1997, il giorno in cui fui soccorso, realizzai molte cose sul ruolo dell'elicottero e dei piloti in alta q
Ho visto l'abisso
editore: Rizzoli
pagine: 256
«Urliamo entrambi, ma Tamara non sa come sono messo io
Siberia -71°. Là dove gli uomini amano il freddo
di Simone Moro
editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
pagine: 352
L'impresa che Simone Moro ha portato a termine nell'inverno del 2018 è emblematica di tutta la sua eccezionale carriera e, all
Nanga. Fra rispetto e pazienza, come ho corteggiato la montagna che chiamavano assassina
di Simone Moro
editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
pagine: 420
Quella di Moro per il Nanga Parbat è una folgorazione, una scintilla scoccata sulle pagine dei libri che Simone leggeva da rag
Siberia -71°. Là dove gli uomini amano il freddo
di Simone Moro
editore: Rizzoli
pagine: 306
L'impresa che Simone Moro ha portato a termine nell'inverno del 2018 è emblematica di tutta la sua eccezionale carriera e, all
Nanga. Fra rispetto e pazienza, come ho corteggiato la montagna che chiamavano assassina
di Simone Moro
editore: Rizzoli
pagine: 418
Nanga. Fra rispetto e pazienza, come ho corteggiato la montagna che chiamavano assassina
di Simone Moro
editore: Rizzoli
pagine: 419
Quella di Moro per il Nanga Parbat è una folgorazione, una scintilla scoccata sulle pagine dei libri che Simone leggeva da ragazzino, dove si narravano le imprese straordinarie di alpinisti come Albert Mummery, Hermann Buhl e Reinhold Messner che su quella montagna avevano lasciato una traccia e in certi casi, tragicamente, anche la vita. Con il tempo la scintilla si è ravvivata fino a diventare una passione travolgente, un amore vero e proprio per una cima maestosa che, nel tempo, aveva continuato a respingere molti alpinisti. Nell'estate del 2003 finalmente Moro può toccarne con mano le pareti e il suo tentativo di raggiungerne la vetta fallisce. Ma non è affatto la fine del sogno, anzi è solo l'inizio di un corteggiamento paziente, durato tredici anni, che l'autore racconta in questo libro avvincente ed emozionante. Tredici anni e tre tentativi invernali fatti di imprevisti, sorprese, nuove vie e nuove cordate, valanghe e bufere di neve, crepacci, grotte di ghiaccio, venti a 200 chilometri orari e cieli limpidi... Ma soprattutto fatti di scalate compiute un passo dopo l'altro, con la tenacia che serve a non mollare e con il rispetto costante per la montagna, la natura e i limiti dell'uomo. «26 febbraio: il tempo si dilata. Ormai era così che lo percepivamo: aumentato, surreale, lento. Ognuno di noi era diventato un automa, focalizzato esclusivamente sul proprio ritmo, sulla propria fatica, sui propri problemi. Eravamo oltre i 7800 metri. Nessuno parlava più da tempo, concentrati come eravamo a mettere un passo davanti all'altro, sette per l'esattezza, fermarci, guardare verso l'alto, nella speranza che quei sette passi avessero fatto il miracolo di avvicinare la vetta che invece sembrava rimanere inesorabilmente lontana da noi.» Il corteggiamento finisce quel giorno. Alle 15:37 Simone Moro - in cordata con Tamara Lunger, Alex Txikon e Ali Sadpara - arriva sulla vetta del Nanga Parbat coronando un sogno durato trent'anni ed entrando nella storia dell'alpinismo.
Devo perché posso. La mia via per la felicità oltre le montagne
editore: Rizzoli
pagine: 254
Chiunque senta parlare Simone Moro - alle conferenze sulle sue imprese in montagna, nei discorsi ispirazionali che tiene per l
In cordata. Storia di un'amicizia tra due generazioni da zero a ottomila metri
editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
pagine: 250
Quando Simone Moro comincia a scalare a soli quattordici anni, vede i grandi alpinisti, tra cui spiccano i nomi di Messner e Bonatti, come uomini forti e coraggiosi da imitare. Non conosce ancora, però, quello che più di tutti gli trasmetterà lo spirito dell'alpinismo e che diventerà per lui un fidato compagno di cordata: Mario Curnis. Simone e Mario si incontrano per la prima volta all'inizio degli anni Novanta al ristorante K2 di Bergamo, famoso punto di ritrovo per gli scalatori della zona, e da quel momento non si separano più. Cominciano ad andare in montagna insieme, partono per escursioni vicine e lontane, e intraprendono spedizioni importanti: così, nel 1999 affrontano i settemila dell'ex Unione Sovietica, nel 2000 compiono l'intero giro delle Alpi Orobie e nel 2002 conquistano la vetta più alta del mondo, l'Everest. "In cordata" è un confronto sincero tra due generazioni di alpinisti, tra due compagni di cordata, ma soprattutto tra due amici, uniti dalla stessa passione incondizionata, ma non per forza vicini nel modo di viverla. Se Moro, infatti, ha fatto dell'alpinismo una vera e propria professione, Curnis invece lo ha sempre praticato come uno svago, senza rinunciare al proprio lavoro da muratore. Questo libro è anche un limpido resoconto sull'evoluzione dell'approccio alla montagna.
In cordata. Storia di un'amicizia tra due generazioni da zero a ottomila metri
editore: Rizzoli
pagine: 250
Quando Simone Moro comincia a scalare a soli quattordici anni, vede i grandi alpinisti, tra cui spiccano i nomi di Messner e Bonatti, come uomini forti e coraggiosi da imitare. Non conosce ancora, però, quello che più di tutti gli trasmetterà lo spirito dell'alpinismo e che diventerà per lui un fidato compagno di cordata: Mario Curnis. Simone e Mario si incontrano per la prima volta all'inizio degli anni Novanta al ristorante K2 di Bergamo, famoso punto di ritrovo per gli scalatori della zona, e da quel momento non si separano più. Cominciano ad andare in montagna insieme, partono per escursioni vicine e lontane, e intraprendono spedizioni importanti: così, nel 1999 affrontano i settemila dell'ex Unione Sovietica, nel 2000 compiono l'intero giro delle Alpi Orobie e nel 2002 conquistano la vetta più alta del mondo, l'Everest. "In cordata" è un confronto sincero tra due generazioni di alpinisti, tra due compagni di cordata, ma soprattutto tra due amici, uniti dalla stessa passione incondizionata, ma non per forza vicini nel modo di viverla. Se Moro, infatti, ha fatto dell'alpinismo una vera e propria professione, Curnis invece lo ha sempre praticato come uno svago, senza rinunciare al proprio lavoro da muratore. Questo libro è anche un limpido resoconto sull'evoluzione dell'approccio alla montagna.