Libri di Sofocle
Le tragedie: Aiace-Trachinie-Antigone-Elettra-Edipo re-Filottete-Edipo a Colono
di Sofocle
editore: Marsilio
pagine: 448
Ateniese, innamorato della sua città, ne esaltò la bellezza, ne difese le istituzioni, ma intravide anche le insidie e i peric
Edipo Re-Antigone
di Sofocle
editore: Se
La grandezza di Sofocle e del mondo greco che l'ha prodotto è inesprimibile a parole
Antigone. Testo greco a fronte
di Sofocle
editore: La vita felice
pagine: 249
Messa per la prima volta in scena alle Grandi Dionisie del 442-441 a
Edipo. Variazioni sul mito
editore: Marsilio
pagine: 376
Edipo, figlio di Laio, ha attraversato i secoli dell'immaginario occidentale, presenza ingombrante e scomoda che la psicoanali
Edipo re-Edipo a Colono-Antigone. Testo greco a fronte
di Sofocle
editore: Mondadori
pagine: 370
Le tre tragedie "tebane" presentate in questo volume non costituiscono una trilogia vera e propria, ma risalgono a momenti div
Edipo a Colono. Testo greco a fronte
di Sofocle
editore: Morcelliana
pagine: 224
Nell'ultima tragedia di Sofocle si conclude la parabola di Edipo: una vita alla mercé del ribaltamento improvviso delle situazioni. Nato principe, esposto affinché non si realizzi la profezia che lo vuole assassino del padre, salvato da pastori, viene cresciuto nuovamente come principe dal re di Corinto per poi essere però allontanato dalla città dopo la rivelazione della sua origine illegittima. La soluzione dell'enigma della sfinge inaugura un periodo di apparente positività a Tebe, che in realtà cela l'orribile verità delle sue colpe. Espulso dal consesso sociale, cieco e ormai vecchio, sembra condannato a morire in questa condizione miserabile ma un ultimo definitivo ribaltamento lo vede recuperare a Colono quell'immagine di saggezza, fierezza e autorevolezza che lo aveva caratterizzato in tutte le vicende precedenti, tanto che il suo corpo verrà conteso da Tebani e Ateniesi. Tale è il destino del pharmakós, impersonato da Edipo: causa di contaminazione e allo stesso tempo mezzo di purificazione, espressione dell'ambiguità da cui trae linfa la tragedia greca per eccellenza.
Edipo re-Edipo a Colono-Antigone. Testo greco a fronte
di Sofocle
editore: Einaudi
pagine: 388
"Edipo re" è uno dei momenti più alti del pensiero greco
Antigone. Testo greco a fronte. Ediz. italiana e inglese
di Sofocle
editore: Ets
pagine: 277
Antigone mette in scena uno scontro fra due personaggi. Da una parte, Creonte ed il suo Credo 'istituzionale', dall'altra Antigone ed il suo antico legame con la Stirpe: la Ragion di Stato ed una Legge arcana, inderogabile, che gli dèi soltanto possono aver istituito. L'antagonismo rievoca contraddizioni, inquietudini proprie di una città che ha toccato il vertice della talassocrazia, ma che incomincia a sperimentare il decadere dello spirito civico e dei suoi valori. E la 'Parola' di Antigone godrà di ampia fortuna, nel caso particolare recepita da una cultura musicale che nei secoli XIX e XX, sul fondamento di ricostruzioni 'filologiche', cercherà di ripristinarne non solo i contenuti, ma anche l'antico potere evocativo.
Edipo re-Edipo a Colono-Antigone. Testo greco a fronte
di Sofocle
editore: Mondadori
pagine: 370
Le tre tragedie "tebane" presentate in questo volume non costituiscono una trilogia vera e propria, ma risalgono a momenti div
Antigone. Testo greco a fronte
di Sofocle
editore: Feltrinelli
pagine: 146
"Se il Novecento, secolo della crisi dell'io individuale e delle certezze della metafisica, a partire da Freud, è stato il secolo di Edipo, l'Ottocento, secolo del primato romantico e idealistico della libertà prometeica dell'individuo, è stato quello di Antigone. Da Hegel a Kierkegaard, da Hölderlin a Schlegel, a Goethe, in molti si sono interrogati sull'atto di insubordinazione di Antigone. Il conflitto irriducibile tra le ragioni del privato, del legame di sangue, della coscienza del singolo davanti alle ragioni del pubblico, del contratto sociale, dell'autorità è stato declinato innumerevoli volte e con infinite sfumature come conflitto tra ragioni del divino e ragioni dell'umano, tra ragioni del maschile e ragioni del femminile (ovvero del paterno e del materno, della pólis e dell'óikos), tra le istanze tassonomiche del razionale e le istanze entropiche dell'irrazionale, tra vizi e virtù dell'Occidente e vizi e virtù dell'Oriente, tra natura e cultura e via elencando. (...). La sepoltura di Polinice fa di Antigone una madre e una sposa morta e/o mancata, ma una sposa e una madre nel mondo capovolto dell'Ade. Il mondo che sopravvive, quello di Creonte (e di Ismene), è il mondo di una truce normalità riconquistata, di una cupa pace che si fa sul capro espiatorio, il mondo del potere che si nutre del sangue dei giovani, delle donne, dei deboli, talora ipocritamente impotente." (dall'introduzione di Giovanni Greco)