Libri di Sontag Susan
Malattia come metafora e L'AIDS e le sue metafore
di Susan Sontag
editore: Nottetempo
pagine: 240
Un classico, ha scritto Italo Calvino, non ha mai finito di dire quel che ha da dire
L'amante del vulcano
di Susan Sontag
editore: Nottetempo
pagine: 496
Nella New York di fine Novecento Susan Sontag decide di scrivere un romanzo dal forte sapore storico, ambientandolo nella Napo
La coscienza imbrigliata al corpo. Diari 1964-1980
di Susan Sontag
editore: Nottetempo
pagine: 593
In questo secondo volume dei diari e taccuini di Susan Sontag, che copre la parte centrale della sua vita, si dispiega un fitt
Rinata. Diari e taccuini 1947-1963
di Susan Sontag
editore: Nottetempo
pagine: 358
"Superficiale intendere il diario solo come il ricettacolo dei propri pensieri privati, segreti - come se fosse un confidente
Oltre la letteratura. Conversazioni con Susan Sontang
di Susan Sontag
editore: Medusa Edizioni
pagine: 115
Queste interviste a Susan Sontag, raccolte in un arco di tempo che va dal 1975 al 2002, si propongono come un cammino lungo l'
Odio sentirmi una vittima. Intervista su amore, dolore e scrittura con Jonathan Cott
editore: Il Saggiatore
pagine: 163
Riflettere è stata l'attività principale nella vita di Susan Sontag. E scrivere. Riflettere e scrivere sulla malattia e sulla marginalità dei malati, dei pazzi, degli artisti; sulla rottura delle categorie stereotipiche di maschio e femmina o giovane e vecchio; sul rapporto tra amore, eros e amicizia; sulla necessità dell'impegno contro le guerre e della critica alla società occidentale; sul bisogno di reagire all'anti-intellettualismo. Nella sua vita. Susan Sontag ha sperimentato di tutto: la laurea a Harvard e l'insegnamento alla Columbia University insieme alle droghe e al punk-rock dei concerti di Patti Smith al Cbgb; il divorzio e la fuga dall'insegnamento universitario e poi la vita tra New York e Parigi e l'amicizia con Roland Barthes. In "Odio sentirmi una vittima" Susan Sontag racconta che cosa significhi essere una donna intelligente, indipendente e appassionata. Una donna che ha saputo trasformare l'inquietudine esistenziale in un'incessante e fruttuosa ricerca, nella tensione a reinventarsi perpetuamente. Una donna che non ha avuto paura di rivoluzionare tutto più e più volte, muovendosi sempre in terra straniera e sempre scoprendo di essere già in cammino: una vita passata ad andare via, un eterno apprendistato alla vita.
Sulla fotografia. Realtà e immagine nella nostra società
di Susan Sontag
editore: Einaudi
pagine: 179
Di fronte al moltiplicarsi della fotografia, all'onnipresenza dell'immagine e all'incalzare dei messaggi che reclamano tutti con massima urgenza la nostra attenzione, non manca chi si è posto a riflettere sui problemi che tutto ciò solleva, sugli schock e le abitudini che derivano da queste frequentazioni. I saggi che a questo tema ha dedicato la Sontag occupano un posto particolare, perché tutti i motivi, le suggestioni, i problemi e le relazioni, vengono non solo ripensati e riproposti, ma anche verificati allargando il discorso all'intera situazione culturale e politica, individuando una rete di significati nell'evoluzione della fotografia che gettano luce nuova e diversa sul fenomeno e consentono una ricapitolazione stimolante ed esaustiva.
In America
di Susan Sontag
editore: Mondadori
pagine: 397
Nel 1876 un gruppo di aristocratici polacchi guidato da Maryna Zalezowska, la più famosa attrice del suo paese, si trasferisce
Malattia come metafora. Aids e cancro
di Susan Sontag
editore: Mondadori
pagine: 182
Oggetto dell'indagine di questo libro è l'immaginario che la società costruisce intorno alla malattia: attraverso una fitta re