Libri di Sottsass Ettore
Di chi sono le case vuote?
di Ettore Sottsass
editore: Adelphi
pagine: 294
Pur essendo un mostro di intelligenza, ironia, e creatività, Ettore Sottsass non è mai riuscito a diventare un mostro sacro
Molto difficile da dire
di Ettore Sottsass
editore: Adelphi
pagine: 297
'Comunisti, africani e barcamenosi', 'La ceramica delle tenebre', 'I container impassibili', 'Per ritardato arrivo dell'aeromo
Per qualcuno può essere lo spazio
di Ettore Sottsass
editore: Adelphi
pagine: 204
Le carte, i disegni, le fotografie di Ettore Sottsass formano uno sterminato continente fisico e mentale - qualcosa come quei
Foto dal finestrino
di Ettore Sottsass
editore: Adelphi
pagine: 75
Nata da un'idea di Stefano Boeri, che sapeva dove Ettore Sottsass potesse arrivare combinando, con la massima libertà possibile, parole e immagini, "Foto dal finestrino" è stata una delle più fortunate rubriche di "Domus" fra il 2003 e il 2006. Qui trova per la prima volta la forma di un volume, molto simile a quelli di analogo formato e ispirazione che Sottsass stesso ha pubblicato nel corso degli anni.
Scritto di notte
di Ettore Sottsass
editore: Adelphi
pagine: 300
Per lungo tempo siamo stati costretti a sospettare che i progetti, i disegni, gli oggetti, le fotografie, le riviste di Ettore Sottsass, oltre a stupire e a innovare, raccontassero una storia. Poi, alla fine della sua lunga vita, Sottsass quella storia ha cominciato a scriverla - partendo da molto lontano. E così, in queste schegge di un'autobiografia pensata come testamento, Sottsass manovra una scatola ottica di cui lui solo sembra conoscere il funzionamento, e la usa per proporre al lettore, in un ordine solo apparentemente capriccioso, le immagini della sua infanzia e della sua giovinezza. La materia di cui il racconto è fatto - i primi anni in Austria, l'arrivo a Torino, le retrovie e il fronte di una guerra a metà orrenda e a metà farsesca, e la Milano del dopoguerra, e l'America, e la nascita del design contemporaneo - basterebbero a giustificarlo. Ma a colpire, e subito a incantare, è il fuori campo con cui Sottsass accompagna ogni rievocazione: una voce ironica, beffarda, sorniona, che sembra sempre condurre a una conclusione già scritta, ma all'ultimo momento scarta verso il paradosso - riuscendo, ogni volta, a sorprendere. Chi tiene fra le mani questo libro, dice Sottsass in una sua breve introduzione al testo, tiene fra le mani (forse) un uomo nudo. La parentesi - e non potrebbe essere altrimenti - autorizza dunque un dubbio: per scioglierlo, non resta che cominciare a leggere.
Scritti 1946-2001
di Ettore Sottsass
editore: Neri Pozza
pagine: 583
Il volume raccoglie gli scritti di uno dei più grandi architetti e designer del mondo: dai primi articoli apparsi su "Il Politecnico" e "Comunità" agli scritti per "Domus" e "Stile Industria" degli anni Cinquanta e Sessanta, a quelli per "Casabella" degli anni Settanta sino a quelli per "Terrazzo" degli anni Ottanta e Novanta. Ettore Sottsass vi illumina il senso della sua opera, offrendo in tal modo un contributo diretto alla già sterminata letteratura esistente sul suo lavoro.