Libri di Stefano De Caro
Il gabinetto segreto del Museo archeologico di Napoli. Guida rapida. Ediz. francese
di Stefano De Caro
editore: Electa Napoli
pagine: 48
Dopo secoli di censure e alterne vicende, la riapertura delle sale riservate agli "oggetti osceni": duecentocinquanta opere senza veli, tra sculture, affreschi, mosaici raffinati, bronzetti lucerne e un vasto repertorio di oggetti d'uso comune.
Museo archeologico nazionale di Napoli. Il gabinetto segreto
di Stefano De Caro
editore: Electa Napoli
pagine: 96
Dopo secoli di censure e alterne vicende, la riapertura, nell'aprile del 2000, delle sale riservate agli "oggetti osceni" ha rivelato duecentocinquanta opere, tra sculture, affreschi, mosaici raffinati, bronzetti, lucerne e un vasto repertorio di oggetti d'uso comune.
The national archeological museum
di Stefano De Caro
editore: Electa Napoli
pagine: 160
Ospite di uno dei più antichi e monumentali edifici della città, il cinquecentesco 'Palazzo degli Studi', il Museo Archeologico Nazionale di Napoli non è solo una delle più straordinarie raccolte di antichità del mondo: nelle sue sale, di recente in gran parte riallestite, hanno sede alcune collezioni storiche che costituiscono, senza enfasi, uno dei nuclei portanti della storia della cultura italiana: il gruppo delle gemme e delle sculture Farnese, eredità dei Borbone; i celeberrimi materiali provenienti da Ercolano e Pompei, un insieme senza paragoni di affreschi spettacolari, sculture, oggetti preziosi e d'uso comune; raccolte famose come la Santangelo, la Stevens, la collezione Borgia, che per ricchezza e varietà costituiscono ciascuna un museo a sé. Ma il palazzo non ospita solo reperti storici: scavi recenti hanno apportato nuove sezioni dedicate alla storia di Napoli, alla Magna Grecia, all'epigrafia, alla preistoria, mentre allestimenti originali hanno permesso di ripresentare al pubblico sezioni chiuse da decenni, come il Medagliere, dedicato alla storia monetaria del Mezzogiorno, o il Gabinetto Segreto, celebre già nell'Ottocento e chiuso da mezzo secolo. Una selezione d'immagini di rara suggestione, insieme al 'racconto' in prima persona di Stefano De Caro, artefice della nuova stagione di rilancio rigoroso, metodico, documentano la storia e le prospettive di questo patrimonio inestimabile.
Museo archeologico nazionale
di Stefano De Caro
editore: Electa Napoli
pagine: 160
Ospite di uno dei più antichi e monumentali edifici della città, il cinquecentesco 'Palazzo degli Studi', il Museo Archeologico Nazionale di Napoli non è solo una delle più straordinarie raccolte di antichità del mondo: nelle sue sale, di recente in gran parte riallestite, hanno sede alcune collezioni storiche che costituiscono, senza enfasi, uno dei nuclei portanti della storia della cultura italiana: il gruppo delle gemme e delle sculture Farnese, eredità dei Borbone; i celeberrimi materiali provenienti da Ercolano e Pompei, un insieme senza paragoni di affreschi spettacolari, sculture, oggetti preziosi e d'uso comune; raccolte famose come la Santangelo, la Stevens, la collezione Borgia, che per ricchezza e varietà costituiscono ciascuna un museo a sé. Ma il palazzo non ospita solo reperti storici: scavi recenti hanno apportato nuove sezioni dedicate alla storia di Napoli, alla Magna Grecia, all'epigrafia, alla preistoria, mentre allestimenti originali hanno permesso di ripresentare al pubblico sezioni chiuse da decenni, come il Medagliere, dedicato alla storia monetaria del Mezzogiorno, o il Gabinetto Segreto, celebre già nell'Ottocento e chiuso da mezzo secolo. Una selezione d'immagini di rara suggestione, insieme al 'racconto' in prima persona di Stefano De Caro, artefice della nuova stagione di rilancio rigoroso, metodico, documentano la storia e le prospettive di questo patrimonio inestimabile.
Il gabinetto segreto del Museo Archeologico di Napoli. Guida rapida. Ediz. tedesca
di Stefano De Caro
editore: Electa Napoli
pagine: 48
Dopo secoli di censure e alterne vicende, la riapertura delle sale riservate agli "oggetti osceni": duecentocinquanta opere senza veli, tra sculture, affreschi, mosaici raffinati, bronzetti lucerne e un vasto repertorio di oggetti d'uso comune.