Libri di Tournier
Venerdì o la vita selvaggia
di Tournier Michel
editore: Salani
pagine: 127
Robinson Crusoe è l'unico sopravvissuto a un naufragio su un'isola ostile e misteriosa dove il suo unico compagno è il cane di
Il re degli ontani
di Tournier Michel
editore: Garzanti Libri
pagine: 462
Mi ero trovato in Germania al momento dell'ascesa e dell'espansione del nazismo a un'età - quella di Pollicino - che interessa
La goccia d'oro
di Michel Tournier
editore: Garzanti
pagine: 186
Deserto del Sahara, oasi di Tabelbala
Venerdì o il limbo del Pacifico
di Michel Tournier
editore: Einaudi
pagine: 253
"Venerdì o il limbo del Pacifico" è la prima incursione di Tournier nella forma del romanzo filosofico-morale. L'eroe settecentesco, che nel Robinson Crusoe di Defoe prefigurava il colonialismo britannico, qui non riesce più a trasformare la natura dell'isola con la sua razionalità industriosa e pianificante. Al contrario, viene iniziato dal selvaggio Venerdì verso una completa regressione allo stato "naturale", spinto ad abbracciare una dimensione esistenziale autentica e primitiva. I simboli e i miti della cultura occidentale naufragano assieme col protagonista e ci costringono a ridisegnare con ironia le consuete mappe di navigazione.
Gaspare, Melchiorre e Baldassarre
di Michel Tournier
editore: Garzanti Libri
pagine: 233
Michel Tournier, grande visitatore di testi classici, rilegge il racconto della Natività per narrarci le immaginose biografie dei re orientali che vanno a Betlemme seguendo la misteriosa stella. "Ognuno di loro possiede un segreto e un'andatura", ognuno insegue un suo sogno-desiderio: Gaspare, re nero di Meroa, è stato abbagliato dalla pelle candida di una schiava traditrice; Baldassarre, re di Nippur, è un infaticabile cacciatore d'oggetti di rara bellezza; Melchiorre, principe di Palmirena, è il re-mendicante di un paese insanguinato da lotte intestine. Ma nel racconto di Tournier c'è un quarto ipotetico re: sempre in ritardo, alla ricerca del Divino Pasticciere... Tra tutti gli invitati alla corte dell'intrigante e crudele Erode, sarà forse lui, il giovane e goloso Taor, ad avvicinarsi maggiormente al messaggio evangelico.