Libri di Valerio Magrelli

Come si racconta la guerra? E come si racconta la pace? Mettendole a confronto, ci dice Valerio Magrelli in questo libro prezi

Fino a che punto uno scrittore può odiarne un altro, che pure non ha mai incontrato di persona? Lo scontro tra Céline e Proust

Valerio Magrelli ha affrontato a più riprese, in poesia e in prosa, il tema dell'infanzia, anche attraverso pagine autobiograf

Tradizione della rottura o rottura della tradizione? A un secolo dalla sua nascita, la più radicale delle avanguardie storiche

Un medico in camice insulta un paziente sdraiato e in mutande (La Radiografia), un intero quartiere insorge contro chi spara m

Chi sta in treno, è segno che vuole andare da qualche parte

Non una storia, un atlante o un manuale

Questo volume riunisce le sei raccolte di Valerio Magrelli: "Ora serrata retinae" (1980), "Nature e venature" (1987), "Eserciz

"Quando ho incontrato il commissario mio omonimo, confesso di non essere rimasto sorpreso

Mai come oggi il passaggio fra lingue è stato al centro del dibattito intellettuale, che si tratti di indagare la natura polit

Chi non ha qualche verso prediletto? Nel confessare le sue preferenze, Magrelli suggerisce però un approccio particolare. Attento al multilinguismo e agli scambi fra culture, il suo lavoro presenta infatti sia poeti italiani che abbracciano altre lingue, sia stranieri che adottano la nostra come nel caso dell'inglese Milton, autore di un sonetto in italiano offerto all'italiano quale lingua d'amore. E appunto come un atto d'amore per la tradizione, questo libro è rivolto a chi voglia attraversare mille anni di versi in poche pagine.

Un medico, un set, una raccolta di poesie: tre fili esoterici che intrecciano due vite. Valerio Magrelli trasforma in opera il suo inatteso rapporto con "Fellini il Tolemaico". Un libro disegnato e raccontato, biografico e autobiografico: aneddoti, corsi e ricorsi, infanzia, maturità, omeopatia e cultura misterica. Su tutto, la prosa di uno fra i nostri più apprezzati poeti. "Fellini era omeopatico, mia madre era un medico omeopata, il fondatore dell'omeopatia italiana era il medico di Fellini e il maestro di mia madre. Morale: io ho vissuto vent'anni sotto il segno dell'omeopatia, e fu proprio grazie ad essa che ebbe luogo il mio incontro col sommo regista, sul set di "Casanova..."