Libri di Vittorio Pelligra
Ipersociali. Le radici, le forme e le trappole della vita in comune
di Vittorio Pelligra
editore: Ecra
pagine: 144
Un saggio sul tema della cooperazione, affrontato sotto molteplici punti di vista
Povertà
editore: Città Nuova
pagine: 114
Rapporti e statistiche ufficiali confermano la progressiva concentrazione della ricchezza nelle mani dell'1% della popolazione mondiale. In Italia, le persone che vivono in condizione di povertà assoluta sono oltre 4,5 milioni. Una lettura per comprendere la radice delle diseguaglianze, causa ed effetto di una crisi, non solo economica, che rischia di travolgere la democrazia.
Microfinanza. Dare credito alle relazioni
editore: Il mulino
pagine: 307
La microfinanza rappresenta una rivoluzione culturale più che economica, e antropologica ancor prima che politica. Si tratta di un sistema finanziario di supporto al processo di sviluppo sociale ed economico che prende le mosse da presupposti radicalmente differenti rispetto a quelli tradizionali e che si fonda su un processo di coinvolgimento bidirezionale che parte dal basso. Solo nella reciprocità, infatti, una relazione di sostegno può promuovere la fioritura delle potenzialità e non avvilire la dignità dei beneficiari. Su questo punto si gioca la sfida culturale del microcredito, sulla capacità di guardare al creditore come a un potenziale partner, un alleato e non un paria, uno sfortunato da aiutare o, nel peggiore dei casi, un opportunista pronto a prendere il denaro e a scappare. Una sfida che abbraccia dunque la prospettiva della libertà e riconosce nel credito e nei servizi finanziari dei potenti moltiplicatori di opportunità, degli strumenti di inclusione sociale ed economica, dei promotori dell'intraprendenza e delle capacità umane.
I paradossi della fiducia. Scelte razionali e dinamiche interpersonali
di Vittorio Pelligra
editore: Il mulino
pagine: 292
Le società che, più di altre, sono state in grado di costruire e sviluppare norme e legami fiduciari, dalla condivisione di cibo tra i cacciatori-raccoglitori fino alle transazioni informatiche delle moderne economie "dot.com", sono riuscite a innescare processi di sviluppo non solo economico, ma anche politico e sociale. Senza fiducia precipiteremmo in una condizione molto simile allo stato di natura hobbesiano, dove non esistono "arti, né lettere, né società", dove domina "la continua paura ed il pericolo di una morte violenta". Fidarsi significa innanzitutto instaurare una relazione interpersonale e, nell'ambito di essa, operare congiuntamente per il miglioramento dello "status quo". Ma a tale possibilità fa da naturale contraltare il rischio legato al tradimento della fiducia. Fidarsi vuol dire rischiare, ma implica anche indurre gli altri ad essere più affidabili. Qui sta il paradosso: fidarsi significa ridurre il rischio del tradimento. Questo volume esplora attraverso l'analisi economica, con incursioni nei territori della filosofia, della storia delle idee e della psicologia, la rilevanza di tale paradosso per la comprensione e la regolazione dei fenomeni economici e sociali in genere.